Il challah viene solitamente servito il giorno dello shabbat e all’occasione degli altri giorni di festa. In genere vengono posati due pani, a forma di treccia più o meno complessa, su una tovaglia tradizionale ricamata, a simbolizzare la manna. Il challah è un pane ricco, con una mollica abbondante, a metà strada tra il pane bianco e la brioche. Si può consumare con i piatti agrodolci della tradizione ebraica o, più semplicemente, a collazione, con marmellata.
farina 500g
uova 2
burro 6 cucchiai
sale 2 cucchiaini
lievito fresco 20g
acqua tiepida 2 dl
zucchero 2 cucchiai
per la glassa:
tuorlo 1
acqua 1 cucchiaio
semi di papavero 1 cucchiaio
Setacciare la farina e il sale sul piano di lavoro. Mescolare il lievito con l’acqua e lo zucchero. Scavare un pozzo in mezzo alla farina e versarci il composto al lievito. Aggiungere il burro a pezzetti e le uova e impastare gradualmente tutto quanto. Impastare per 10 minuti su un piano di lavoro spolverato con della farina fino a ottenere un impsato liscio e elastico. Porre l’impasto in un recipiente unto con poco olio, coprire con un foglio di pelicola unta anche lei e far lievitare per un’ora fino a quando il volume dell’impasto si sarà radoppiato.
Riprendere il panetto e impastare nuovemente per pochi minuti. Rimettere a lievitare per un’ora. Reimpastare e dividere l’impasto in tre pezzi uguali, srotolarli per formare tre cilindri lungho una quarantina di cm. Su una teglia rivestita con carta da forno formare una treccia, coprire di nuovo con pellicola oleata e lasciar lievitare per 45 minuti. Scaldare il forno a 200°. Sbattere il tuorlo con l’acqua e spenellarne la superficie del pane, distribuire poi i semi di papavero. Cuocere il pane per 35-40 minuti finché sia bello dorato e farlo rafreddare su una grata.
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