Oggi, alla lavagna del cavoletto, una sperimentazione interattiva… Dunque, la ricetta di questo confit di coniglio, l’ho letta qualche tempo fa su Il cuore è una frattaglia, altro gastroblog italiano… Insomma, ho voluto provare questa ricetta di Arzak e in effetti è venuto buonino il coniglio. Riporto qui di seguito il testo della ricetta e invito ovviamente Arma – la signora del quinto quarto? – in primis a lasciare un commento sul benedetto roditore protagonista di questa primissima joint venture non annunciata…
coniglio 1
aglio 6 spicchi
olio d’oliva mezzo litro
aceto rosso 2dl
scalogni 2
cipolle 2
carota 1
timo fresco 1 rametto
alloro 1 foglia
pepe nero qualche grano
chiodi di garofano q.b.
salvia q.b.
sale
In una pentola capace, preferibilmente di coccio (ndc:confermo, ho lottato per un’ora che mi rischiava continuamente di attacare alla pentola) mettere 6 spicchi d’aglio interi con la buccia a dorare in 1/2 litro di olio extra vergine già caldo. A seguire friggervi il coniglio che nel frattempo avrete fatto a pezzi, salato e infarinato. Qualche minuto è sufficiente, deve solo dorare. Toglietelo e aggiungete all’olio 2 dl di aceto di vino rosso, un pizzico di pepe nero in grani, qualche chiodo di garofano, una foglia d’alloro spezzata, due scalogni, due cipolle piccole, una carota, un rametto di timo fresco, qualche foglia di salvia, e mezzo bicchiere d’acqua. Fate andare a fuoco medio per un quarto d’ora e rimetteteci il coniglio. La cottura dovrà proseguire coperta e a fuoco lento per circa 40 minuti. Spegnete e fate freddare. Ci vorranno tre ore almeno. Si serve a temperatura ambiente accompagnato da ortaggi appena sbollentati.
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