Oggi, piccolo laboratorio illustrato di pasticceria natalizia calabrese.. (eh si, ci ho preso gusto a spiegarvi le cose per filo e per segno). In realtà, queste cosette non le ho cucinato io ma la mia suocera Ermelinda, io stavo lì in qualità di osservatrice volontaria, con magari la mezza idea di tramandare anch’io un giorno questi gnocchi di pasta al vino fritti e passati nel mosto cotto…
Come per ogni ricetta casalinga che si rispetta, le indicazioni delle quantità sono alquanto vaghe: qui, per un chilo di farina versata a fontana, si misurano due mestoli di olio e 4 mestoli di vino rosso e si scaldano a fuoco basso in un pentolino prima di versarli sulla farina. Mescolare poi impastare (se l’impasto è troppo secco, aggiungere un po’ di miscuglio olio/vino, se è troppo liquido aggiungere un po’ di farina).
Staccare dei pezzi dall’impasto e rotolarli in modo da formare delle salsicce di 2cm di diametro. Staccarne dei pezzi di 3 cm e passare ognuno di questi su un cestino di vimino premendo bene, formando così uno gnocco concavo.
Scaldare l’olio per friggere e buttarci gli gnocchi, faccendoli friggere per 4-5 minuti finché siano dorati. Far scolare su della carta da cucina e far raffreddare completamente. Versare del mosto cotto (qui però si tratta di avere un amico che ha l’uva e fa il vino, sennò… non saprei come rimediarlo!!) in un pentolino, scaldare a fuoco basso e passarci i cannaricoli pochi per volta, per 1 minuto, girando bene in modo che tutta la superficie dei dolcetti venga ricoperta di mosto cotto. Scolare, lasciar asciugare e sistemare i cannaricoli in pirottini di carta.
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