Le ferratelle sono state in qualche modo il simpatico corollare di una mini-gita in compagnia di Mara. E che la signora frattaglia aveva bisogno di una spianatoia, di quelle vere, serie, tradizionali, grandi, e dove trovarla sennò in Abruzzo, quel pezzo di eden dove a quanto pare tutte le massaie fanno pasta e pane in casa. Direzione mercatino di tagliacozzo quindi. Inutile dirvi che ci siam sprecate, dopo aver riperito la preziosa tavolozza di legno, fra giri al mercato e in salumeria. E cosi abbiamo scoperto le ferratelle – delle cialdine più o meno croccanti che qui farciscono con un morbido ripieno fatto di miele, noci e mandorle – e anche l’apposito aggeggio che ovviamente è tornato a casa con noi…
Vi lascio la ricettina delle ferratele dure, gentilmente fornita dal signore che ci ha venduto gli attrezzi :-)
Amalgamare con cura 5 uova con 10 cucchiai di zucchero, la buccia di un limone grattugiata, 10 cucchiai di olio, 1 pizzico di cannella e infine della farina quanto basta (a me è ‘bastato’ circa mezzo chilo). NB: l’impasto deve avere la consistenza degli gnocchi.
Da lì poi deporre un cucchiaino di impasto in mezzo alle due piastre già caldissime, stringere il tutto, girare e cuocere in tuto per una trentina di secondi…