Ancora una ricetta ritagliata tempo fa con la promessa di farla, un giorno… E un classico di Massimilliano Alajmo, trovata sul Gambero Rosso (e da lui cucinata alla cena delle tre forchette nell’ormai lontano 2003 - io c’ero :-)). Le indicazioni riportate sulla rivista sono un pochino vaghe (vi riporto la ricetta tale quale), in realtà, a farla vi accorgerete che non c’era bisogno che fossero più precise dato che la densità dei due composti si può benissimo regolare ad occhio. Il risultato non solo è scenografico, è anche molto buono.
per le seppie:
seppie pulite tagliate a cubetti 300g
cipolla 20g
aglio mezzo spicchio
alloro mezza foglia
vino bianco 30g
olio d’oliva 20g
nero di seppia
fumetto di pesce
sale
per la crema di patate:
patate 500g
latte 80g
panna liquida fresca 80g
brodo vegetale
erba cipollina tritata 1 cucchiaio
olio d’oliva 2 cucchiai
sale
Far sudare la cipolla e l’aglio nell’olio, unire le seppie (e l’alloro), salare e farle insaporire un po’. Sfumare con il vino e unire un mestolo di brodo e il nero di seppia. Coprire e proseguire la cottura a fuoco lento per 30 minuti portando la preparazione a giusta consistenza. Lessare le patate con la pelle, quindi passarle e confezionare un purè fluido diluendo il passato con il brodo bollente e l’olio. Frullare con il mixer à imersione. (io qui però ho aggiunto anche panna e latte q.b. per ottenere una crema densa ma comunque fluida, di brodo ne avevo messo poco)
Versare in un bicchierino di vetro un cucchiaio di seppie al nero e coprire con la crema di patate. Completare con 2-3 gocce di olio (e l’erba cipollina!)
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