La gougère, una parola che già da sé è una delizia e che fa tanto raffinato buongustaio, non è altro che un piccolo bignè salato al formaggio, da aperitivo (yes! it’s finger food!). Semplicissimo e delizioso, c’è perfino un passaggio di Aglio e Zafiri di Ruth Reichl in cui una signora molto per bene in un ristorante molto per bene frega una piccola gougère calda calda dal piatto dell’autrice. Che poi uno già s’immaggina la signora scusandosi educatamente, la bocca piena però, di non aver potuto resistere. E in effetti questo è esattamente il tipo di reazione che la gougère appena sfornata può scatenare…
latte 125ml
acqua 125ml
burro 100g
sale mezzo cucchiaino
zucchero 1 cucchiaino
farina 150g
uova 4
uovo 1 + 1 cucchiaio di latte
montasio grattugiato (o groviera, o comté) 100g
peperoncino in polvere 1 punta
noce moscata grattigiato 1 punta
paprika dolce per spolverare
In un pentolino, far scaldare a fuoco basso l’acqua e il latte insieme al sale, lo zucchero e il burro. Quando il tutto arriva a ebollizione, spegnere. Aggiungere la farina a pioggia e mescolare con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto liscio. Rimettere sul fuoco per 1 minuto, girando, per far asciugare l’impasto. Trasferire il composto in una ciotola capiente e aggioungere uno per uno le uova sbattendo energicamente con un cucchiaio di legno. Aggiungere il peperoncino e 3/4 del formaggio e versare l’impasto in un sac à poche. Disporre mucchietti dell’impasto su una teglia da forno rivestita con carta da forno. Spenellare i bignè con poco uovo sbattuto insieme al latte e finire con un po’ di montasio. Infornare a 200° per una ventina di minuti, finché i bignè ssaranno gonfi e dorati (decono essere croccanti fuori e soffici dentro). Sfornare, lasciar raffreddare su una griglia e spolverare di paprika prima di servire.
Cosa ne ha pensato Olive? (si, fa schifo la foto ma provateci un po’ voi a immortalare sto coso che non sta mai fermo mentre con l’altra mano lottate con la tovaglia che sta tirando giù). Nonostante il nostro tremendissimo cucciolo fosse a dieta no latticcini ( l’abbiamo perfino privato del suo panino da autogrill preferito, il bufalino), è riuscito a distrarre la nostra attenzione per accappararsi di una di queste cose che sono un concentrato di burro, latte e formaggio (mi consolo illudendomi che c’è pure tanto uovo il ché, a parte fargli sbalzare il cholesterolo, potrebbe anche favorirgli il pelo). E temo gli sia pure piacciuto visto come poi è rimasto a girare attorno alle gougères per 20 minuti… 0