Ricordate che dicevo che a Santo Stefano di Sessanio la zuppa di lenticchie non è che te la tirano in testa ma quasi? Beh, ecco, ho intacato la mia scorta di lenticchie abbruzzese per rifarne una zuppa a modo mio. In realtà quelle mangiate in loco erano estremamente ‘povere’, nel senso che a parte lenticchie, acqua e, se ti andava bene, un’unghia di pancetta non si distingueva un granché altro. Per farla almeno un pochino più aromatica ci ho giusto aggiunto un po’ di odori. Rimane una zuppa rustica e genuina, proprio come piaciono a me in questo periodo. Si vede che m’avvicino pian piano ai 30 anni vero? (veramente sarebbe ai 29) :-)
lenticchie 200g
carota 1
sedano 1 costa
cipolla rossa 1
pomodoro san marzano 1
pancetta 30g
aglio 1 spicchio
alloro 1 fogliolina
acqua
olio, sale & pepe
Mettere le lenticchie a bagno in acqua la sera precedente. Tagliare a dadini la carota sbucciata, il sedano e la cipolla, e far rosolare in un pentolino con 3 cucchiai di olio d’oliva. Aggiungere la pancetta tagliata a dadini e infine, quando gli odori saranno morbidid ma non dorati, il pomodoro tagliato a pezzetti. Far cuocere per qualche minuto e aggiungere le lenticchie, l’aglio e l’alloro, e coprire il tutto con dell’acqua. Fa cuocere per una mezz’oretta, infine aggiustare di sale e pepe, togliere l’aglio e l’alloro, e servire, volendo con dei pezzetti di pane abbrustolito o fritto.
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