Una segnalazione che sarebbe da collocare nell’ormai lunghissima lista degli episodi del cavoletto scopre l’acqua calda. Beh, è vero, io mica pretendo scoprirli i posti… al massimo ci capito per caso quando tutti già ne parlano da un paio di anni, e mi meraviglio :-) Ed è esattamente ciò che mi è capitato con questa signorina qui e il locale in cui cucina.
Basta veramente guardarla parlare, Fabriazia, per pochi minuti, per capire tutto della sua cucina: è solare, divertita e divertente, appassionata ed energica, e stranamente tutto ciò che esce della cucina è esattamente alla sua immagine e somiglianza. Sembra curioso, specie in un settore dove la passione prevale, ma sono sensazioni che si incontrano pochissime volte.
Dunque, la cucina, nel disordine: come ho già detto, basta rileggere gli aggettivi che ho usato per descrivere la cheffina, appiccicarli alle foto dei piatti, e avrete una buona idea di ciò che si mangia. Piatti non tanto complicati, alcuni tradizionali romani, tutti felici e generosi, e intrisi di quella passione che ne costituisce il quinto gusto. Superlativi, anche se molto agliosi (ma l’aglio a noi piace) i tortelli di baccalà (sopra accanto alla zuppa), così come le polpette (che qui – e forse da nessun’altra parte – non nascono da ricicli vari ed eventuali ma da angus, salsicce fresche, mortadella), molto buoni pure i tortellini (anche se il consommé era finito).
Dolci (qui sopra, semifreddo di zabaione affogato al caffè, una zozzeria inventata da uno dei soci ;-) curati e buoni (è buona regola che i locali caschino in modo particolarmente patetico sul dolce, questo no!), e un ricordino di un pranzo tra blogger in piccolo comitato, davvero molto molto piacevole (con anesso papparazzamento sui piatti manco fossimo una comitiva di giaponesini en goguette per la città eterna).
Infine, dopo il pedro jimenez di qualche parte negli anni settanta, su sfondo di biscottini blogger-made. Sono stata troppo entusiasta nel mio piccolo resoconto? Beh, non è niente, sto lì lì per creare dal nulla e attribuire altrettanto arbitrariamente un cavoletto di aluminio (realizzato in pregatissime lattine di succo di mango egiziano :-) alla personalità cuochesca più convincente incontrata in qualcosa come un anno e mezzo di blog. Lo devo aggiungere? Eh vabbe': Correteci!!
grappolo d’oro, piazza cancelleria 80/84 (campo de’ fiori) 06/6897080
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