In realtà, l’usanza di mangiare il pesce di venerdì l’ho persa da un po’, per via di un’infanzia traumatica in cui, da 0 a 18 anni, ogni santo venerdì dell’anno a casa mia si mangiava il pesce. Ovviamente, in quanto bambina che non amava il pesce (eccezione fatta per le sogliole, i gamberetti grigi e le aragosta :-), non facevo un granché notizia, e più avanti mi sono perfettamente riconciliata con la cosa. Però ecco, quando vedo ‘venerdi pesce’ affisso sulla soglia di qualche trattoria torno sempre a pensare al merluzzo fresco di mia mamma (lo so, non li conoscete i merluzzi del mare del nord – qui non ne ho mai visti – sono enooooooormi e polposi, molto buoni, sempre che non li fai stare per mezz’ora nel court bouillon come a casa mia dove, cito, il pesce si mangia cotto… sic!). Mo’ che c’azzecca tutto questo? Niente. Insomma, un po’ per ricordare i sapori dell’estremo nord europa, un po’ per fare fuori una confezione di salmone affumicato che altrimenti si sarebbe mumificata nel frigo, un po’ perché una comfort soup in questi giorni grigi ci vuole, ho adattato questa ricetta di Donna Hay che non presento più :-)
Zuppa di patate, aneto e salmone affumicato
patate 2
porro 1
brodo vegetale 75cl
latte 50cl
aneto tritato (meglio fresco) 2 cucchiai
succo di limone 2 cucchiai
salmone affumicato 150g
sale & pepe
Afettare il porro e farlo appassire in una pentola insieme a due cucchiai di olio. Aggiungere le patate sbucciate e tagliate a cubetti, mescolare e versare il brodo. Coprire e lasciar cuocere per una decina di minuti finché le patate non siano tenere. Frullare la zuppa con il mixer à immersione. Rimetterla su fuoco basso, aggiungere il latte, l’aneto, il limone, aggiustare di sale e pepe. Quando sarà riscaldata versare la zuppa nelle ciotole, decorare con il salmone tagliato a striscioline e un’altro po’ di aneto.
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