Un totale azzardo (no che non ve la spaccerò per esperienza neo-vissaniana!) ma visto che non era male, ve lo propino. Azzardo della bustina di orzo perlato (chi sa cosa si fa con l’orzo perlato? hop! nel cestino…), azzardo dei porri (ché, soffritti, mi ricordano tanto casa visto che nell’orto familiale ne vengono piantati ogni anno qualcosa come 500 esemplari…) e azzardo delle mazzancolle (che quel giorno ho trovato particolarmente belle e fresche e che mi facevano quindo l’occhiolino). Poi aggiungete un pizzico di incoscienza culinare et voilà, zuppa!
orzo perlato 150g
porro 1
mazzancolle 8
latte di riso 1 bicchiere
pistacchi non salati 2 cucchiai
albume 1
per il brodo:
carota 1
sedano 1
cipolla 1
pepe nero in grani
Preparare il brodo. Pulire le mazzancolle e mettere da parte le teste. Tritare la carota, il sedano e la cipolla, versare 1l di acqua fredda in un pentolino, buttarci gli aromi e aggiungere le teste delle mazzancolle e un paio di grani di pepe, sale, e un po’ di prezzemolo. Accendere il fuoco, portare a ebollizione e lasciar cuocere a fuoco basso per 30-40 minuti. Spegnere, lasciar riposare un po’ e filtrare tutto quanto.
Per la zuppa: Tritare il porro, farlo leggermente soffriggere con due cucchiai di olio, aggiungere poi l’orzo e coprire con il brodo fatto prima, lasciar cuocere il tutto per circa 25 minuti, o finché l’orzo vi pare cotto. In fine cottura aggiungere il latte di riso, semmai rettificare anche con un po’ di acqua per ottenere una consistenza zupposa. Controllare il condimento. Eliminare poi il budello delle mazzancolle, tritare finemente i pistacchi e passare le mazzancolle prima nell’albume sbattuto poi nei pistacchi. Cuocere le mazzancolle 30 secondi per lato in un padellino con un filo di olio. Versare la zuppa nelle ciotole, appoggiare un paio di mazzancolle su ognuna e servire.