Certo che da quando sto frequentando assiduamente certi luoghi dedicati al gusto la mia già non stabilissima psiche non è migliorata… Così ormai mi capita di svegliarmi il sabato mattino e di pensare cose strambe quanto mah, missà che stamattinami disosso un coniglietto… Ed è quindi ciò che ho fatto (mai fatto prima!).. A dire il vero, non è tanto difficile disossare un coniglio, basta un po’ di pazienza, un paio coltelli affilatissimi, e di precisione (poi, nel concreto, basta seguire le ossa con la lama del coltello, in modo da separare lo scheletro dalla ciccia – mi sa che gli amici animalisti non lo troveranno affatto divertente questo post… ). Per il resto, il procedimento di questo coniglio in porchetta è pressoché uguale a quello postato tempo fa, con poche variazioni: non ho usato la pancetta e ho stufato il coniglio, oltre che di erbette fresche, con il suo fegatino, rosolato con aglio e rosmarino poi eliminati. Detto ciò, mi sa che mi servirebbe una lezioncina sul tema ‘come legare un arrosto con dello spago da cucina’… (che ancora non ci siamo con la techica eh… :-)
11La mia primissima volta
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