Eccoqua, l’avevo detto che con tutte ste corse della domenica qua finiva che non mi accorgevo fosse lunedì! e infatti, sto qui pimpante ed energetica che gestisco le mie cose lunediane con un brio osservato solo rarissime volte (tipo che non vi dico come sono stata a litigare stamattina con quelli di sabatini – fornitori ufficiali ma non so per quanto ancora della roba fotografica cavolettiana – e che il lavaggio del pavimento della cucina stamattina m’è venuto particolarmente bene :-). Insomma, smaltite le stanchezze di ieri, oggi niente cucina (ho già dato, e poi c’ho daffa’ :-), pero ecco, siccome fra le svariate cose che ieri ho sfornate a milano c’era una pizza di quelle che al primo sguardo potrebbero anche lasciare un po’ perplessi (tipo che se siete napoletani e avete nel sangue il culto del pomodorino del pendolo e della pizza di matteo forse è meglio se non andate oltre, comunque, vi rassicuro, non è così che facciamo la pizza in belgio anche perché in belgio la pizza non la famo proprio, hihi :-). La pizza in questione però l’avevo inserita nel libretto quello francese su come divertirsi in cucina facendo cose italiane che non siano le solite, e rifacendola intanto mi sono accorta che era da tempo che non la preparavo e che oltretutto è veramente tanto buona (come poi hanno confermato colloro che l’hanno spazzata via – avete presenti le cavalette? :-) Quindi, sciuésciué, la pizza con taleggio, mela, salvia, pecorino e miele (se qualcuno trova un nome un pochino meno lungo… :-)
Ve la scrivo di getto eh :-) Impastare 400g di farina con 20g di lievito di birra sciolto in 12 cl di acqua, aggiungere un cucchiaino scarso di sale, uno abbondante di zucchero e due cucchiai di olio d’oliva. Mentre impastate (con la planetaria, ovvio, sennò che c’andavo affa’ io ieri? :-), regolate se serve con poca acqua o poca farina per volta, in modo da ottenere in finis un impasto che sia liscio e compatto ma anche un pochino umido (tipo che non deve formare una palla soda ma deve rimanere un filo appiccicoso), il tutto deve rimanere a impastare per 10 minuti. In finis, ungere una ciotola capiente con poco olio, ungere un pochino anche l’impasto stesso, ricoprire con della pelicola e lasciar lievitare per un’ora abbondante. Una volta l’impasto lievitato, rovesciatelo direttamente su una teglia da forno unta anche quella, e schiaccare l’impasto con la punta delle dita in modo da fare un rettangolo spesso meno di 1cm. Condire con un filo d’olio, poi disporre, regolarmente (tipo ogni 5cm) del tocchetti di taleggio, poi delle fettine sottile di mela (nell’ultima versione erano delle mele fuji dalla romagna, nella foto di tempo fa erano golden), una abbondante manciata di salvia finemente tritata, salare leggermente, spolverare con del pepe nero macinato, aggiungere un filo di miele liquido (circa 1 cucchiaio per 1 pizza) e completare con del pecorino toscano stagionato, grossolanamente grattugiato o a scagliette. Altro filino di olio e infornare il tutto a 200° (nel caso di un forno decente) o con forno a palla (nel caso del mio forno a gas, c’è scritto 250° ma di sicuro non ci arriva), finché la pizza non sia dorata. Sfornare, tagliare a pezzi e servire. Altre foto di milano? uhps… :-)
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