Cerco di farla breve che è l’una di notte e domani mi alzo al’alba per un giro di 4 giorni al nord-est (giusto per dire che non so quand e come questo cavolo di blog verrà aggiornato nei prossimi giorno…). Dunque, questo weekend l’ho passato in Abruzzo, nel parco della Maiella, giusto abbastanza che per vivificarmi di aria pura, e stupirmi un’altra volta di quanto quella regione sia profondamente bella… Lascio un paio di appunti sparsi, delle volte che qualcuno di voi dovesse capitare dalle parti di Pennapiedimonte e Guardiagrele…
Sopra: le pappardelle al cinghiale alla Grotta dei raselli, Guardiagrele. Non starei a racommandarlo vivissimamente, diciamo che ho mangiato delle pappardelle al cinghiale francamente migliori, in altri occasioni, per non parlare degli spaghetti alla chitarre con coniglio e zafferano che erano decisamente poco convincenti, poi che un ‘ristorante’ non abbia una carta stampato, boh… per la loro difesa va detto però che hanno una selezione di montepulciani d’abruzzo impressionante ( sempre che abbiate voglia di montepulciano d’abruzzo – non cercare però un qualsiasi pecorino sulla lista dei vini che nun c’è) e la selezione dei formaggi e salumi dela zona era anche piuttosto intressante… (eh vabbe sarà che noio cittadini in weekend alla montagna preferiamo le cose semplice ma fatte bene, tipo…
Sopra e sotto: la porchetta della casa della porchetta, via Roma, a Guardiagrele. Peso le parole: è in assoluto la porchetta più buona che io abbia mai mangiata in vita mia, le pelle croccantissima e la carne profumata, morbidissima, un’amor di porchetta (e io che pensavo che la porchetta la facevano bene solo ad Ariccia, grave errore!). Qui fanno solo quella, viene cotta a legna e si trova solo nei weekend, verso le 18 (e d’estate, tutti i giorni). Assolutamente da provare :-)
Gli arrosticini. E l’agnello arrosto in genere. Da sballo. Ovunque. E ho detto tutto :-)
Il B&B. Si chiama Lo gnomo e si trova a Pennapiedimonte, nel piccolo centro storico, in una vecchia casetta rustica rinnovata con una stupenda cura del dettaglio. Le stanze sono quattro, il ragazzo che lo gestisce si chiama Gino, sua sorella Rossana produce e commercializza gli antichi dolcetti abbruzzesi di sopra che si chiamano i pensieri del poeta (sono fatti di frolla ripiena con un trito di frutta secca), l’altra sorella Marta sta per diventare veterinaria (sembra un dettaglio inutile così ma se avete un piccolo cagnetto dalle tendenze suicida può sempre essere utile, grazie Marta! ;-) mentre il papa di famiglia gestisce un altro posto sul quale tornerò più avanti… Ah, infine, i petali di rosa sparsi per strada… Ho chiesto perché c’erano (e perché tutti in questa domenica mattina avessero appeso il bucato, ma non qualsiasi bucato: ovunque c’erano le lenzuola bianche appese alle finestre), e m’han risposto ‘ perché deve passare il Cristo’… Due minuti dopo stavo in mezzo a una marea di persone che seguivano il prete e che recitavano il rosario.. :-)
Piana delle mele: in realtà non è una piana di meli bensi una montagna di pini e faggi, una delle mete dei camminatori che vengono in zona, nonché luogo di animazione per famiglie con bimbi piccoli venuti da non so dove, per dire, stamattina per esempio abbiamo incontrato la regina degli elfi e un’altro paio di personaggi dal capello di feltro a punta :-)
La baita del poeta: dopo la passeggiata su e giù per il bosco abbiamo pranzato qui (sempre la stessa famiglia di sopra :-), è esattamente una baita di legno in mezzo al bosco con tanto di tavolini all’aperto e famiglie venute a pranzare. Notare che nell’antipasto c’è il salsicciotto di Pennapiedimonte (prima viene ricoperto di erbe, poi stagionato in grotta e conservato nello strutto, mi è piaciuto un fracco e me lo sono pure portato a casa), poi molto buoni gli gnocchi con salsa di ortiche e sopratutto queste tagliatelle con porcini (non è che sia proprio stagione vero?? :-/) e erbe della maiella.
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