Qunidi, lo scorso ferragosto, niente fighettume bensi una mezza tonnellata di questi (senza dimenticare gli intramontabili crostini fichi balsamico e gorgonzola). Delle semplicissime fritelline di baccalà quindi, estremamente facili da preparare anche in grandi quantità, come dire niente effetti speciali e massima godibilità (devo proprio precisare che sono stati spazzati via? :-)) ps: l’unico inconveniente è che qualcuno (indovinate un po’ chi?) si deve sacrificare e stare a friggere queste cose subito primo dell’aperitivo – però diciamo che il coro dei mmmmmchebbuooooooni poi ripaga lo sforzo :-) [ps2: e per colonna sonore estemporanea, un rimasuglio del concerto di sabato sera che continua a gironzolarmi per la mente, questo…]
Fritelline di baccalà
per un mezzo esercito
baccalà ammollato* 400g
farina 300g
birra bianca qb (2-3dl)
lievito di birra 15g
prezzemolo un pugno abbondante
peroncino macinato grossolanamente mezzo cucchiaino
aglio in polvere una punta
olio per friggere
Pulire il baccalà e strappazzarne la polpa con le dita a pezzettini piccini. In una ciotola capiente, versare la farina, aggiungere il lievito sciolto in mezzo bicchiere d’acqua tiepida, mescolare con una forchetta e aggiungere man mano la birra fino a ottenere una specie di pastella, non liquida come la pastella per le crepes ma nemmeno troppo densa, deve comunuqe risultare piuttosto liquida (non so se mi spiego :-). Coprire con della pelicola e lasciar riposare per un’oretta (dovrebbe lievitare e formare un bel po’ di bollicine). Agiungere poi il baccalà, il prezzemolo tritato fine, il peperoncino e l’aglio in polvere, dare una mescolata, coprire di nuovo e lasciar riposare mentre si scalda l’olio per friggere. Quando l’olio sarà caldo, buttare dentro una cucchiaiata di impasto per volta (regolatevi sulla prima frittella, se si scompone aggiungete un po’ di farina, idealmente dovrebbe conservare la forma tondeggiante della cucchiaiata), friggere poche fritelline per volta, per un paio di minuti finché non siano dorate, scolare su della carta da cucina e ripete l’operazione fino a esaurire la pastella. Servire subitissimo.
*dipende sempre da un baccalà all’altro ma non lo faccio dissalare troppo (lo dico percé so di chi lo lascia in acqua fino a quando non sa più di niente, almeno non di sale :-), poi chiaramente non agiungo altro sale nell’impasto.
Stampa la ricettaPiù baccalà per tutti?
Il baccalà alla zia Concetta
Insalata di baccalà e peperoni grigliati
Baccalà mantecato con salsa pere e coriandolo con guanciale croccante
Linguine asparagi, baccalà e limone
Baccalà alla vicentina
Pingback: E tanti auguri… :-) | il cavoletto di bruxelles()