Scusate ma sono un filo sciroccata, avendo passato gli ultimi due giorni a correre su e giù la pontina fino a nettuno, a guardare polpettoni al pollo sotto tutti gli angoli, a disquisire di fili di salsa al gorgonzola che sgocciolavano voluttuosi lungo fette di carne lucidate con goccioline di olio e altre storielle simili :-) Nel (poco) tempo libero invece guardo obnubilata dei pdf dove man mano lo spazio virtuale della cucina nuova si riempie di ipotetiche soluzioni e discuto di ante, pensili, ripiani di aluminio, cassetti per le spezie e mille altre cosette – ma quello poi magari diventerà un post a sé, fra un po’ :-)) Dicevamo dunque che avevo ancora un po’ di cose calabresi da parte. Oggi, della serie si cucina con quel che c’è, vi dico della volta in cui sono andata a raccogliere i fichi per metterli nella pasta (a breve invece parleremo della marmellata di fichi anno 2008 :-). In realtà non è che sia particolarmente originale la ricetta, ho semplicemente pensato al famoso prosciutto e fichi, e al posto della pizza beh ci ho messo la pasta :-)
Pasta, fichi e prosciutto, la ricetta (per 2): Tagliare a fettine 4 fichi neri (sbucciate o non, come preferite) e tagliare a striscioline 4 fettine di prosciutto crudo (ho usato quello del pollino, di montagna insomma, non i soliti prosciutto dolci e morbidi che in genre si usano con la frutta). Far cuocere delle tagliatelle, scolarle, condirle con un generoso filo di olio d’oliva, una manciata scarsa di parmigiano grattugiato e un po’ di ricotta affumicata grattugiata. Aggiungere i fichi e il prosciutto, dare una buona mescolata al tutto, finire con abbondante pepe nero macinato e servire.
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