Per la mia cena svuotacongelatore, oltre a un certo numero di cose che si trovavano, ha!, nel congelatore (tortellini, brodo di cappone, cosciotto di agnello neozelandese etc) m’era venuto in mente che in qualche modo non potevano mancare le melanzane (absolutely fuori stagione ma tant’è). E che fra gli ospiti
c’era anche un amico greco e, già che c’era l’agnello (che mi rimane fortemente ancorato ai ricordi di tzatziki, colpa dei pranzi di anni fa da un’amica greca a bruxelles), mi ci volevano anche le melanzane (non so perché di preciso, forse per colpa della mussaka, boh?? :). Sono rimasta a indugiare un po’ poi ho ripensato a un certo antipastino che mi era molto piaciuto da Bir & Fud qualche settimana fa: mezza melanzana dalla polpa morbida (pensavo l’avessero messa nel forno insieme alle pizze), servita con del pane abbrustolito e un olio d’oliva piccantino, il tutto separato e da assemblare da sé. Mi sono quindi fatta spiegare le melanzane al volo (dal sempre ottimo Massimiliano Sepe che lì cucina:), e ho riprodotto la cosa ieri sera. Molto buona la melanzana, che viene letteralmente bruciata sulla fiamma del gas, il ché da alla polpa un saporino affumicato (oltre al piccante naturale della melanzana che rimane tutto concentrato nel cartoccio), e molto divertente l’idea della bruschetta fai da te (ieri poi ho piazzato lì vicino anche l’immancabile humus aperitivo in modo che chi volesse potesse pasticciarsela ancora di più, la bruschetta). Se poi per caso la stessa sera fate anche un arrosto, mettete nella teglia della carne un paio di teste d’aglio intere, dopo cottura basta aprirle e recuperarne la crema d’aglio morbida e spalmabile all’interno, e anche quella può diventare una componente dell’antipastino :)
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