Per fare una lunga storia breve, fra i buoni propositi portati dal Giappone, c’era (notare l’uso del verbo al passato) quello di rimettermi al cassettone bio. Cosa che ho fatto la scorsa settimana. Solo che nel momento in cui il famoso cassettone è arrivato nella mia cucina mi è venuto un attimo di perplessità: biete, tante, insalata, un paio di carote, due finocchi, 6 cetrioli, una busta di patate e poi arance, kiwi, limoni e pere. Hm… Ma non era primavera?? Fatto quindi un rapido giro di verifica sul sito, risulta che da Officinae bio non producono un granché di cose verdi e tenere che dovrebbero essere in stagione ora ( o magari si ma magari non li conviene metterli nel cassettone, non saprei :). In più, a parte che non amo le biete (però vabbe, fa parte del gioco), non tutto era freschissimo (i cetrioli erano molli e le carote avevano vissute giorni migliori, e anche le biete stesse non è che comunicassero tutta sta gioia di vivere), anche se le patate, i finocchi, le arance, i limoni e le pere (raccolte quando?) erano davvero molto buoni. Insomma, diciamo che il cassettone ha suscitato sentimenti misti, e qualche domanda tipo ma se compro roba bio perché cavolo poi me la danno nella cassetta di plastica??? (per le uova idem, nel classico contenitorino plasticoso, grmpf…) e anche ma che senso ha rifilarti una quantità di biete e di cetrioli che neanche una famiglia numerosa ecc…?? Insomma, inizio seriamente a pensare che la vera soluzione sensata sia di prendere il cesto di vimini e di andarmene al mercato di Testaccio, ecco :)
La ricetta: pendere 1kg di patate non troppo grandi e dalla buccia sottile, lavarele bene in modo che le bucce siano pulitisisme, asciugarle, prendere un oggetto mediamente pesante (se avete un batticarne è perfetto :) e date un botto su ogni patata in modo da spaccarla. Sistemare le patate in una ciotola, aggiungere 10g di sale marino, mescolare e lasciar riposare peruna decina di minuti. Scaldare poi in un tegame capiente 150ml di olio d’oliva, quando sarà caldo, aggiungere le patate in uno strato solo, e aggiungere 2 cucchiai di semi di coriandolo pestati. Mescolare, coprire, e lasciar cuocere per circa 25 minuti, girando i tanto in tanto le patate. Infine, scoperchiare, versare un bicchiere di vino rosos, alzare la fianna e lasciar evaporare. Spegnere, aggiungere un po’ di pepe nero macinato e servire.
Allez, un po’ di servizio pubblico, elenco delle casse di verdure bio disponibili a Roma (suggerimenti ben acceti! :)
Officinae Bio
Biobox
Bioexpress
Le Zolle
Fattoria solidale del Circeo
Pingback: Il pane fritto di Cipro via Vefa | il cavoletto di bruxelles()