Credo di aver già accennato più di una volta alle mie tendenze erbivore e appunto già che tutto l’anno mi ciberei solo di erbete lesse e di foglioline croccanti, figurarsi cosa non mi piglia nella stagione delle primizie dolci e teneri.. :) Cosi sabato scorso a cena, colpa di un piatto di tagliatelle alla vignarola che si trovava sul menu da Flavio (alvelavevodetto, che nell’ultimo anno si è rivelato essere, in qualche modo, la ‘mia’ trattoria sotto casa, capire che proprio sotto casa non sta però le 5 minute di camminata, il menu romano affidabile e il piacevolissimo dehors ne fanno nell’insieme un ottimo deal :), mi sono ricordata che in questo preciso momento è periodo di quella preparazione magica quanto deliziosa quanto fugace, la vignarola. Che altro non è, ovviamente, che il patchwork spadellato di tutto ciò che di fresco e tenero ci sia in giro al momento. Con altre parole: è il mio piatto ideale :)
Mi era quindi rimasto nel cervello l’addizione tagliatelle + vignarola, e, visto che giusto ieri il mio fruttivendolo era pieno di piselli freschissimi (del tipo che li mangi cosi come sono, crudi, e sono teneri, dolci, delicati, la fine del mondo :) ho provato a rifarne una versione a casa, come veniva al momento e come poteva piacere a me, ovvero, verdure giusto sbollentate o saltate in padella, in modo da tenere tutto bello verde e croccante (tanto è tutta roba che si può mangiare anche cruda, anzi, veramente, preparare questo piatto è stato una lotta contro me stessa che continuavo a sgranocchiare piselli crudi e fettine di zucchina e pezzetti di asparago prima ancora di arrivare a cuocerli… :) e il tutto legato con una mezza cremina che ricorda la base della carbonara, giusto per farla ancora più primaverile… Oh, in genere non amo i condimenti superabbondanti ma qui invece, l’avrete capito, direi di andarci francamente pesante con le verdure (tanto è tutta salute :)
Tagliatelle alla vignarola, per 2: 300g di piselli freschi, 300g di fave fresche, 2 carciofini, 1 zucchina romanesca, un mazzettino di asparagi verdi, 1 cipollotto fresco, tagliatelle q.b., 1 tuorlo e poco parmigiano. Pulire le verdure, sbollentare le fave, i piselli e gli asparagi per un minuto, scolare e passarli sotto abbondante acqua fredda. Togliere la pellicina delle fave (potete anche non farlo, io preferisco senza :). Scaldare una padella con due cucchiai di olio d’oliva, aggiungere i carciofi tagliati a spicchietti, la zucchine tagliata a fettine e il cipollotto tritato grossolanamente. Far saltare il tutto a fiamma vivace per un minuto, salare e tenere da parte. Infine far cuocere la pasta, e nel mentre, in una ciotola, sbattere un tuorlo con due cucchiai di parmigiano grattuggiato (o pecorino, se volete un risultato più rustico), allungare con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Infine, scolare la pasta, trasferirla nella ciotola con la cremina, mantecare bene, e aggiungere infine tutte le verdure. Dare una buona rimescolata, aggiustare di sale & pepe e servire :)
Piccolo bonus per i nippofili fra di voi: i piselli façon edamame :) Perché ecco, se non lo sapevate, uno degli snack più diffusi da ordinare con la birra, in Giappone, sono gli edamame, che sono in sostanza dei fagioli di soia freschi (di cui era arrivata la piena stagione poco prima che me ne tornassi in Italia). Ora, sul serio, gli edamame da sgranocchiare con la birra sono una roba da sturbo, semplici e deliziosi. In sostanza, come le fave o i piselli, i fagioli di soia se ne stanno nella loro bacca (che è pero vellutata), si prendono le bacche, si sbollentano intere, si scolano e si mescolano con un po’ di sale. E basta. gli edamame vi arrivano cosi, e non resta che sgranocchiarli bevendo la vostra birre (notare che non si mangia la buccia, solo quel che contiene :). Siccome qua però la soia fresca non è che te la tirino dietro, ho fatto la stessa cosa con i piselli e francamente, non è per niente male :)
Pingback: La mia vignarola | lamiacucina()
Pingback: L’anno del Cavolo [retrospettiva 2010] | il cavoletto di bruxelles()
Pingback: Spaghetti alla vignarola « Ciricette – Le ricette di Ciritorno()
Pingback: La Vignarola()