Siccome tutto questo girovagare per le campagne di casa cavoletto vi avrà, forse, fatto venire un petit creux, oggi piccola raccolta di cose varie ed eventuali cucinate negli ultimi giorni (io nel mentre mi sono ritrasferita su lidi a voi più noti :-). Si inizia con un momumento di belgitude di cui non mi era mai capitato di parlare qui: L’américain préparé. Trattasi di un battuto di carne di manzo cruda (il quale, nature, si chiama filet américain) che va poi condito (e cosi diventa américain préparé, anche se spesso i due termini sono intercambiabili). Da noi molto popolare, sia nei ristoranti che nelle paninoteche (si usa anche come ripieno dei panini), in ogni caso, non è una cosa da mangiare ovunque, poiché com’è ovvio la carne dev’essere ottima e l’insieme freschissimo. (ps per colloro che avessero già iniziato a storcere il naso, faccio notare che questo piatto non è sostanzialmente diverso dalla battuta di fassone che tanto va da queste parti – e che fra l’altro è anche ottima :-)
Secondo capitolo: gli asparagi bianchi, meglio se di Malines (o, più realisticamente, di Bassano :-)), anche se l’altro giorno ne ho acquistato di ottimisisme anche in francia (le vedete nell’ultima fotina del post di ieri :). Ovviamente non ho resistito a farli in versione à la flamande, con uove soda al burro e erba cipollina (al posto del prezzemolo :-), e poi già che c’ero ho fatto anche un giochino non proprio tradizionale confezionando una zuppa che sognava di essere un cappuccino, usando anche un po’ del formaggio di capra acquistato in Francia.
Cappuccino di asparagi bianchi e crottin de chavignol, per 4: pulire 300g di asparagi bianchi e tagliarli a pezzettini, sistemarli in un pentlino, aggiungere una piccola patata sbucciata, un 40g di crottin de Chavignol, 2dl di birra bianca e qb di acqua a coprire il tutto, e far cuocere per 20 minuti. Frullare, aggiustare il condimento, versare nei bicchieri. Infine, far schiumare un po’ di latte freschissimo (de la ferme) scaldato, prelevare la schiuma e distribuirla sulle zuppette.
Questi qui invece non sono per nient’affatto fiamminghi, solo che il caso ha voluto che inciampassi in dei panais, delle pastinache insomma (che in realtà si trovano anche a campo de’ fiori, sempre a prezzi proibitivi of course, altrove non li ho mai visti), la ricetta invece l’avevo adocchiata una vita fa su chocolate&zucchini, e finalmente l’ho potuta provare… :-)
Tortine di pastinaca & chorizo: sbucciare e grattuggiare grossolanamente 600g di pastinaca, farla cuocere in padella con un filo d’olio e un bicchierino di acqua per una quindicina di minuti. Sbattere poi 4 uova con 60ml di latte (in realtà ho usato del latte fermentato :-), aggiungere la pastinaca, 80g di chorizo tagliato a dadini piccolini e due cipollotti sottilmente affettati. Mescolare, aggiustare il condimento e versare in pirofiline leggermente unte. Cuocere il tutto a bagno maria al forno a 180° per una quarantina di minuti. Vengono dei ‘tortini’ (che dovrebbe essere un po’ delle frittatine ma che ci assomigliano tutto sommato poco) morbidi e deliziosi, e il contrasto fra l’impasto pastinacoso dolciastro e il chorizo piccantino è ottimo… :-)
Qua invece siamo di nuovo in Belgio, anzi, siamo a Falaen, uno dei tanti paesini di case di pietra grigia della zona dinentese. Ora, in sostanza, a Falaen c’è un chateau ferme dove si produce una birra che si chiama ‘Li Crochon (non chiedermi cosa significhi, io non parlo i dialetti walloni :-), e come spesso da queste parti, dove c’è birra c’è anche qualcosa da mangiare. Cosi la confraternità del crochon si è ‘inventata’ questo panino (non so se tradizionale o meno ma fatto sta che si fa solo li da loro…) che non ho nemmeno mai mangiato in loco e che però mi ha sempre incuriosito. Quindi ho provato a rifarlo. In sostanza, si tratta di un panino aperto, svuotato dalla mollica, farcito con un misto di formaggio prosciutto e panna, poi richiuso e passato al forno. Un tipica cosa belga pannosa e pesante, ça va sans dire, ma devo pure ammettere che il risultato davvero non era male :-)
Panini Li Crochon, per 6: aprire 6 panini (io qui ho usate delle mini baghettine tradizionali e dei pistolets ma pare che in realtà andrebbero usati dei panini tipo al latte), togliere la mollica e tenere da parte il coperchietto. Mescolare 200g di prosciutto cotto tagliato a dadini con 200g di formaggio tagliato a dadini (ho letto che molte ricette usano il brie, io ci ho messo del Gouda con i semini di senape, tié :-) e 2dl di panna fresca (ho aggiunto anche un poco poco di erba cipollina tritata). Mescolare e riempire i panini. Chiudere con il coperchietto e passare il tutto al forno a 180°C per un 15 minuti. Sevire con un’insalata e … una birra Li Crochon (hum :-)
E infine… qualcosa con lo speculoos (no, non ho ancora provato la pate de speculoos in compenso adesso so com’è nata, cioè in seguito a un concorso per ‘inventori’ in tv, lol :-)). Insomma, mi rimanevano delle fragole di Wepion (cfr post di due giorni fa ;) e cosi ho pensto a un triffle, una specie di dessert inglese che dev’essere in qualche modo imparentato con il tiramisu ( o la zuppa inglese, vai a capire…) solo che nel triffle ci può andare veramente di tutto e di più mentre diciamo che la struttura del tiramisu è un po’ più definita :-) Insomma, dolcetto improvvisato per un risultato molto, euh, belga :)
Triffle di fragole e speculoos, per 4 bicchierini: montare 2dl di panna fresca e incorporala, insieme a 50g di zucchero, a 250g di fromage blanc frais al 40%. Sbriciolare una manciata di speculoos, affettare delle fragole, e alternare nei bicchieri gli speculoos con la crema di fromage frais e le fragole. Tenere al fresco per un’ora prima di servire.
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