Comunicazione di servizio
Volevo giusto segnalare al volo, per tutti colloro che si troverebbero attualmente confinati in quel di Bruxelles, che domani giovedì sera, alle19h, facciamo una delle nostre ormai consuete puntate chiacchiericcio/aperitivo/libreschi, insomma: Presentazione del libro del cavolo in patria, sissignori, presso la libreria enoteca La Piola, appuntamento organizzato da La vita è belga (continuo a trovarlo geniale il nome, scusate se lo dico :), neonata associazione culturale belgoitalica. Sarà presente la sottoscritta e ci saranno anche, in mezzo a molte cosettine da spizzicare (pazientemente curate dalle ragazze della Vita è belga), i favolosi salami piemontesi di Beppe Dho, un intera forma di Asiago (di 15kg, venite a digiuno!! :) gentilmente mandatoci da Levàa, il cui sito vi invito caldamente a scoprire (anche perché il progetto è bellllissimo :P) e infine, la goccia evergreen siciliana che sta agli incontri cavolettosi come il chanelnumerocinque sulla Monroe al risveglio: l’olio d’olive exxtravergine di Pianogrillo. Insomma, ho detto, ci vediamo li!! :))
Volevo giusto segnalare al volo, per tutti colloro che si troverebbero attualmente confinati in quel di Bruxelles, che domani giovedì sera, alle19h, facciamo una delle nostre ormai consuete puntate chiacchiericcio/aperitivo/libreschi, insomma: Presentazione del libro del cavolo in patria, sissignori, presso la libreria enoteca La Piola, appuntamento organizzato da La vita è belga (continuo a trovarlo geniale il nome, scusate se lo dico :), neonata associazione culturale belgoitalica. Sarà presente la sottoscritta e ci saranno anche, in mezzo a molte cosettine da spizzicare (pazientemente curate dalle ragazze della Vita è belga), i favolosi salami piemontesi di Beppe Dho, un intera forma di Asiago (di 15kg, venite a digiuno!! :) gentilmente mandatoci da Levàa, il cui sito vi invito caldamente a scoprire (anche perché il progetto è bellllissimo :P) e infine, la goccia evergreen siciliana che sta agli incontri cavolettosi come il chanelnumerocinque sulla Monroe al risveglio: l’olio d’olive exxtravergine di Pianogrillo. Insomma, ho detto, ci vediamo li!! :))
Vabbe’, questo detto… Oggi cercheremo di rispondere alla seguente domanda (cerco di riportarla qui come mi è stata riferita :P): come si fa quella zuppetta giapponese, massì dai quella li che sembra acqua sporca, che te la danno sempre al sushi bar, con delle cose che galleggiano dentro? :)
L’acqua sporca in questione si chiama miso shiru, zuppa di miso insomma, e se siete avete messo piede almeno una volta nella vita in un qualche ristorante giapponese (persino se era solo un cinese cammuffato), è molto probabile che l’abbiate già assaggiata (in una versione più o meno tarocca, specie se eravate appunto da cinesi senza veramente saperlo :). Tanto per rispolverare un attimo i basics (eheheh, pensavate che vi foste liberati del Giappone eh, que nennì! :): il miso essendo la pasta fermentata di fagioli di soia, qui in sostanza il miso (che può essere rosso, bianco, nero, con grana più o meno fine, sono tante le varianti e vanno bene in fin dei conti un po’ tutte, anche se io in genere lo preferisco bianco e nontroppo granuloso) viene fatto sciogliere in brodo dashi (il famoso brodo base della cucina giapponese dal delicato saporino affunicato e marino che si fa con alga kombu e scaglie di katsuobushi, ovvero sgombro affumicato e essicato, o piu comodamente con un po’ di brodo dashi granulato che basta sciogliere in acqua).
L’acqua sporca in questione si chiama miso shiru, zuppa di miso insomma, e se siete avete messo piede almeno una volta nella vita in un qualche ristorante giapponese (persino se era solo un cinese cammuffato), è molto probabile che l’abbiate già assaggiata (in una versione più o meno tarocca, specie se eravate appunto da cinesi senza veramente saperlo :). Tanto per rispolverare un attimo i basics (eheheh, pensavate che vi foste liberati del Giappone eh, que nennì! :): il miso essendo la pasta fermentata di fagioli di soia, qui in sostanza il miso (che può essere rosso, bianco, nero, con grana più o meno fine, sono tante le varianti e vanno bene in fin dei conti un po’ tutte, anche se io in genere lo preferisco bianco e nontroppo granuloso) viene fatto sciogliere in brodo dashi (il famoso brodo base della cucina giapponese dal delicato saporino affunicato e marino che si fa con alga kombu e scaglie di katsuobushi, ovvero sgombro affumicato e essicato, o piu comodamente con un po’ di brodo dashi granulato che basta sciogliere in acqua).
Altre componenti indispensabili: l’alga wakame (che si trova secca, in bustina, basta buttarla nel liquido bollente che in pochi minuti si reidrata e diventa pronta al consumo) e infine qualche fettine di cipollotto fresco. Per il resto si può customizzare a piacere: pezzetti di tofu, un paio di vongole che basta far cuocere per poco nel brodo bollente (come ho fatto in questo caso), un paio di shitake secchi reidratati, o persino dei pezzettini di fu (glutine, un po’ come il seitan) desidratato, che anche lui si reidrata nella zuppa (esistono persino a fiorellini firmati hello kitty :) Insomma, questo è un po’ l’identikit della zuppa di miso, che fra parentesi esiste anche in bustine già pronte, ma sinceramente cucinarla da sé è talmente scemo e veloce che non vedo proprio a cosa possano servire le bustine (che fra l’altro da queste parti costicchiano), anzi, è persino capitato che la sottoscritta andasse in viaggio con suo barattolino di miso e qualche bustina di dashi granulato in tasca in modo da farsi il miso in tazza con il primo bollitore che si presentasse. Quindi, consiglio esotico del giorno: alla prosisma occassione, arrufate un barattolodi miso dal naturasi, procuratevi del dashi in bustine, e sperimentate questa zupetta che, ve lo giuro su quel che volete, è una delle cose più buone che ci siano al mondo. Eh che volete, c’è gente che va avanti a sostanze più o meno illecite, e c’è chi si fa le zuppette giapponesi :)) Ah, dimenticavo, le proporzioni: sarebbero circa 800ml di dashi (quindi grosso modo 800ml di acqua con 3 o 4 cucchiaini di dashi in polvere) per 3 cucchiai di miso, in realtà, varia un po’ anche in funzione del tipo di dashi e di miso che state usando, dovete azzeccarla un po’ voi, mescolando e assaggiando e aggiustando la cosa alle vostre personalissime preferenze. Da mettere in ogni caso d’urgenza sulla lista delle cose da cucinare, prima o poi!! :)
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