Ve l’avevo detto che oggi si parlava di mele, no?? Intanto, colloro che frequentano questo luogo con una certa frequenza forse si saranno accorti che a chi scrive poche cose piacciono quanto farsi venire idee di progetti più o meno demenziali, e sopratutto poi realizzarli. Certo che non ne faccio quanti vorrei né quanti ne penso però, comunque, devo dire che nel mio piccolo non sono affatto scontenta di ciò che negli ultimi anni si è combinato da queste parti… (Oddio, sembra il discorso del sesto blogcompleanno ma quello è fra 15 giorni, mica oggi :-)) Insomma, tutto questo per dire che tanto per occupare un po’ il tempo (della (pre)maternità, in sostanza) mi è venuto in mente un progetto e sopratutto: per realizzarlo mi serve il vostro aiuto! :-)
Quindi, in sostanza, ciò che vorrei fare sarebbe una raccolta internaziunale di dolci casalinghi con le mele. Però, c’è un però, la vogliamo anche fare autentica anzi autenticissima, anzi un po’ vintage a dirla tutta, sicché quello che vorrei da voi non sono delle semplice ricette melose trovate casualmente qua o la, no, quel che vorrei da voi è una nonna, italiana o meglio ancora straniera, o una signora anziana (può essere la vostra, di nonna, quella del/la vostro/a fidanzato/a, ma anche la signora ottantenne del quinto piano, la vicina di casa di quando eravate piccoli e via dicendo), che produca (o che abbia prodotto in passato), più o meno regolarmente, un dolce con le mele a lei riconducibile. E – ça va sans dire – di questo dolce vorremmo la ricetta originale (incluso qb, ingredienti misurati con bicchieri, cucchiai e tutte le altre approssimazioni che alle signore di altri tempi si perdonano volentieri :-).
Ciò che vorrei ottenere, in finis, sarebbe quindi una panoramica quanto più internazionale possibile di dolci con le mele di ‘ieri’, insomma, di quei dolci di circa due generazioni fa che hanno accompagnato la ‘nostra’ infanzia. Insisto sul lato internazionale: più svariati saranno i paesi di origine delle signore e delle loro torte di mela, meglio sarà. Con questo non escludo ovviamente le varianti italiane però non è qui che sta il mio interesse principale. Ciò che vi chiedo quindi, se avrete voglia di contribuire, è di guardarvi intorno, di chiamare la nonna per farvi dire – dopo 30 anni che la mangiate una domenica si e l’altra pure – com’è che la fa questa sua torta che la fa solo lei così, di chiedere a quel vostro collega di ufficio danese se per caso sua nonna faceva una torta di mele particolare e se può farvene avere la ricetta, di farvi raccontare da vostra mamma com’è che la faceva la torta di mele vostra nonna russa, e via dicendo… Se poi invece vostra nonna era irpina o ragusana o bolzanese e faceva una torta di mele da sbalo totaaaaleee, riportatecela lo stesso, potrebbe sempre interessarci :-)
Si ma… a cosa serve tutto ciò?? Per ora, a poco o niente… :-) Per ora vorrei vedere le risposte che arriveranno qui nei comment, ed eventualmente raccogliere le proposte più interessanti in un piccolo pdf… Però in realtà le nostre ambizioni sono un pochino più demenziali (dico nostre perché oltre alla sottoscritta stavolta siamo una squadra di pazze, incluso Chiara Borda, la grafica dei miei due ultimi libri, che appunto curerà la grafica di questo progettino – cosi vi eviterete di beccarvi il solito pdf pasticcianto in word fatto da chi sapete, lol…) e Ilaria Falorsi, che è illustratrice e che molto gentilmente ha confezionato melette retro di tutti i colori… :-). Insomma, ciò che si vorrebbe fare in finis sarebbe (notare il condizionale! :-): un libro (toooooh??!!! :-)), ovvero una raccolta internazionale e monotematica in cui riproporre, cucinare e fotografare torte di mele venute da ogni dove. Questo ovviamente vuol dire che bisognerà, semmai, fare una selezione (con i soliti miei personalissimi criteri che non ammettono discussione :-) ritenendo le ricette più interessanti (e che più fanno viaggiare…. :-), cucinare, fotografare ecc, e vuol anche dire che nel caso potrei arrivare a chiedervi, a voi che avete mandato la ricetta della torta di mele di zia Katiuscia originaria di San Pietroburgo, di farmi avere, se esistono, una foto della zia in questione e, proprio a esagerare, una scansione della ricetta scritta di suo pugno (in qualunque lingua fosse :-). Ovviamente per ogni ricette verrebbero chiaramente segnalato i nomi della cuoca e di chi ci ha fatto avere la ricetta ecc. Insomma, nell’insieme è un po’ un progetto open source (poiché il materiale diciamo grezzo me lo dovete mandare voi :-) e un po’ no (poiché appunto semmai sarei comunque io a rielaborare il tutto). A me però sembra un modo divertente di interagire e di costruire un qualche cosa di prezioso, e l’intero progetto rappresenta una sfida che mi sembra intrigante e stimolante, per cui sarei felice di dedicarci un po’ di tempo…
Si ma… cosa si vince? Al momento nulla! :-) insomma, non ho pensato questa cosa come concorso a premi, anzi, mi piace l’idea che a volte si facciano le cose in modo gratuito, ecco :-) Ciò detto, ovviamente, se mai avremo sufficiente materiale per un libro, abbastanza tempo per portarlo a termine e un editore pazzo al punto di volerlo pubblicare, alllora state certi che la vostra ricetta porterà il vostro nome e penso di potermi persino sbilanciare a promettervi, sempre nel caso in cui ritenessi di pubblicare la ‘vostra’ ricetta, una copia dell’eventuale futuro ipotetico libro, ecco :-)
E come si fa? Per ora direi di pensarci e di guardarvi intorno (son certa che tutti abbiamo vicino qualcuno che può farci avere una ricette interessante e venuta da lontano, basta pensarci un attimo, e guardare meglio – e dopotutto, certo, com’è che non c’avevate pensato prima, perché non chiedere alla fidanzata siberiana di vostro cognato?!), poi quando vorrete potrete postare la vostra ricetta qui nei commenti. Per ogni ricetta, serve, oltre alla ricetta, il nome di chi ve l’ha data, l’origine geografica, e possibilmente due indicazioni di massima su come dovrebbe risultare il dolce finito (dimensioni della teglia, altezza del dolce finito, dimensioni eventuali della porzione, colore, consistenza – non dev’essere un report scientifico però per chi deve cucinarla senza averla mai vista può risultare utile sapere che la torta di vostra nonna era invariabilmente alta 3cm e dai bordi caramellati, per dire :-), più un indirizzo mail valido in firma (no è pubblico, lo vedo solo io) in modo che possa eventualmente ricontattarvi :-) E questo è tutto: non c’è al momento una data di chiusura, questo post rimarrà aperto, allo stesso modo non ci sono date per i passi successivi del progetto, anche perché non ho per ora idea di cosa potrà venirne fuori :-) Come si dice, work in progress, chi vivrà vedrà, purché se magna’, ecc… :-) Intanto spero avrete voglia di giocare e contribuire con un vostro piccolo tassello a questo progetto collettivo, questo forse-libro fatto a tantissime mani, lo spero proprio :-)
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