Non sono scomparsa – ma grazie lo stesso di preoccuparvi per la mia incolumità :) – ho solo passato gli ultimi quindici giorni in un paese immaginario popolato di unicorni e ragazzine danzando fra fiori, farfalle e arcobaleni, a confezionare torte e glassare cupcakes con frosting rosa (a base di lamponi lyophilizzati :), ritagliare caketoppers, costruire torte con un’intero arcobaleno all’interno, fare conversazione con un Furby e servire succo di mele in bicchieri di carta a pois a tre-enni in visibilia. E anche questo compleanno è andato! :) E a prova che più passa il tempo e più la corsa del pianeta intorno al sole si fa sfrenata (o è solo una mia percezione?) è già Pasqua. E chi dice Pasqua pensa, subito, Pastiera (e una volta che ci hai pensato sei fregato, devi farla, non c’è scampo). Se non che quando vivi fuori dall’Italia ci sono cose, anzi ingredienti, di non facile reperimento. Non parlo certo del parmigiano reggiano che lo trovo, autentico, sotto casa e persino in versione bio, né della pasta di Gragnano (giusto accanto a quella con la faccia di Lidia Bastianich sopra… 8-) e nemmeno del san marzano in scatola… Fra gli abbonati assenti da queste parti, com’è del resto prevedibile, c’è il grano cotto per pastiera. Poi magari da qualche parte pure si scova però ecco, anche che si trovasse nel quartiere italiano in fin fondo al Bronx, aint nobody got time for that. La soluzione dell’italianofilo espatriato è quindi: l’ersatz (ricordo ancora mia madrina che, avendo vissuto la guerra, pronunciava ersatz con un’aria di disgusto, per lei ersatz era la margarina al posto del burro, la cicoria invece del caffe, era la sostituzione di ciò che è naturalmente buono, in questo caso per fortuna la valenza del termine non è affatto negative, anzi). L’anno scorso avevo prodotto una pastiera usando del farro vero e proprio (credo che fra ammollo e cotture varie c’erano voluto tre giorni?!), quest’anno ho trovato, guarda caso un prodotto italiano, il farro perlato. Evvaiii! Il farro perlato si cuoce in 10 minuti, dopodiché l’ho fatto stracuocere nel latte per un’oretta, dopodiché l’ho usato come il grano cotto. Onestamente, quasi che non si nota la differenza! :))
La pastiera dell’espatriato (al farro)
per la pasta frolla
farina 00 250g
burro 140g
zucchero 100g
tuorlo 1
Mescolare la farina con lo zucchero. Aggiungere il burro, freddo, a cubetti, poi incorporarlo con la unta delle dita fino a ottenere una consistenza sabbiosa. Aggiungere il tuorlo (e se serve un goccio d’acqua – questo probabilmente serve solo per chi usa la farina venduta negli USA che solitamente è un po’ più asciutta e assorbe più liquido), formare una palla, avvolgerla di pellicola e tenere al fresco per due ore.
per il ripieno
farro perlato 125g
latte intero 250ml
ricotta 200g
acqua di fiori d’arancio 2 cucchiai
cannella 1 cucchiaino
uova 2
zucchero 120g
arancia non trattata 1 (+ 200g di zucchero)
limone non trattato 1
1. il giorno prima, preparare i canditi: lavare l’arancia, sbucciarla, tagliare la buccia (con 1mm di polpa bianca) a cubettini, e farli cuocere piano in uno sciroppo preparato con 200g di acqua e 200g di zucchero, fino a quando i cubetti saranno traslucidi. Spegnere e lasciar riposare per una notte, poi filtrare e lasciar sgocciolare.
2. Preparera il farro: farlo cuocere con 375g di acuì per circa 10 minuti a fuoco medio, coperto. Spegnere, lasciar riposare per 5 minuti. Aggiungere poi il latte, un pezzetto di buccia di limone e lasciar cuocere a fuoco medio basso fino a quando tutto il latte sarà stato assorbito (un’oretta circa). Spegnere e lasciar raffreddare completamente.
3. In una ciotola capiente, mescolare la ricotta con lo zucchero in modo da ottenere una crema. Incorporare le uova, la cannella e l’acqua di fiori d’arancio. Aggiungere infine il farro stracotto, i canditi di arancia e la buccia del limone grattugiata. Mescolare bene.
4. Rivestire uno stampo tondo con i 2/3 della pasta. Versare la crema di ricotta fino quasi a riempire lo stampo, poi decorare con delle strisce della pasta rimanente. Cuocere a 180° per circa un’ora o fino a quando la superficie della torta sarà leggermente dorata. Lasciar raffreddare completamente prima di spolverare con un po’ di zucchero a velo.