Cake salato con fave & pecorino

Già che siamo in tema, ecco un’altra ricetta di cake salato (confesso, i cake salati mi appassionano parecchio ultimamente), una variazione pasquale sull’intramontabile ‘fave & pecorino’, praticissimo per chi avesse intenzione di fare un picknick a pasquetta o sfizioso stuzzichino per chi riceve a casa.
In una ciotola, lavorare 3 uova e 3 cucchiai d’olio d’oliva con la frusta fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungere 150 g di farina, un cucchiaino di lievito in polvere, 50 g di pecorino romano gratuggiato e 50 g di parmigiano gratuggiato (per smorzare un po’ il sapore deciso del pecorino). Far bollire in acqua salata 100 g di fave fresche per una decina di minuti, scolare, sciacquare con acqua fredissima e eliminare le pellicine. Aggiungere le fave al’impasto. Tritare un mazzetto di mentuccia e incorporarlo. Salare (poco) e pepare abondantemente. Mescolare di nuovo l’impasto fino a quando sarà bello omogeneo e versarlo in una teglia da cake (lunga 20 cm). Infornare a 180° per circa 50 minuti.

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13 Commenti

  • Giuliana Cupi ha detto:

     E’ passato molto tempo, ma ci provo ugualmente… le fave vanno tritate o messe intere?
    Grazie
    Giuliana

  • Sigrid ha detto:

    Ciao Giulietta: allora, no, il baking powder (scusa il termine inglese, più che altro si tratta di una ricetta vecchia, da tempo ho ‘italianizzato’ i termini :-)) in realtà è esattamente la stessa cosa del lievito per dolci, solo che non è né zuccherato né aromatizzato alla vanillina (essendo una ricetta salata, la vanillina c’entrerebbe poco :-) Si trova quindi tranquillamente al supermercato, come lievito per dolci appunto :-)

  • giulietta ha detto:

    perdono…ma sono davvero profana… quando parli di baking powder ti riferisci alle bustine di lievito di birra tipo mastro fornaio? bellissime foto, da far innamorare chi della cucina frequenta solo la moka…

  • sisi ha detto:

    i miei complimenti è tutto davvero molto interessante.

  • merilux ha detto:

    Ho fatto il cake con le fave e pecorino; all’inizio mi ero impanicata perchè il composto era molto solido, invece è assolutamente fantastico!

  • Anonymous ha detto:

    ovviamente sono arrivata a questo blog grazie a comida, la mia ‘fucina’ preferita. bellissimo. complimenti.
    anche le foto mi piacciono molto. le fai tu?
    e poi ‘sta storia del cavoletto.. mi piace proprio. abbiamo qualcosa in comune.
    s/massaia di avesa
    http://cabalandcabbages.splinder.com
    http://www.massaieveronesi.net

  • Anonymous ha detto:

    Grazie a cecilia arrivo su questo bel weblog, complimenti!
    Mi chiamo comidademama e anche io scrivo di cucina, ma solo ogni tanto.
    Io sono italiana e vivo ad Amsterdam.
    Tot kijk!

    http://www.montag.it/comida/

  • Sigrid ha detto:

    Credo piuttosto per l’assurdo esotismo. Quella del piatto da portata l’ho scoperto poco fa, infatti, mi ha sorpreso (non l’avevo mai sentito prima… forse sarebbe il caso di scriverci un post ;-))

  • nonsologeomangio ha detto:

    Ma che bel blog! Verrò sicuramente a trovarti spesso, anche se, purtroppo, ora sono a dieta! Grazie della mail.

    PS la fiamminga, in Italia, è un piatto da portata, sarà per questo che tuo marito ride?

  • danielad ha detto:

    Molto interessante anche questa ricetta. La voglio provare con il lievito di birra, come ho già detto per l’altra con i cavolini.

Commenti chiusi.