Sarebbe una variazione sui tartufi alla liquirizia fatti qualche tempo fa… Beh visto che ho ancora 990 grammi di polvere di pura liquirizia Amarelli da smerciare, ho pensato farci una crostata: con due strati di ganache, l’uno fondente, l’altro bianco e profumato alla liquirizia (ho aumentato un po’ la dose rispetto ai tartufini, il sapore risulta più pronunciato mentre i tartufini erano più delicati); il tutto accompagnato da una salsa tipo inglese aromatizzata al caffè in polvere…
ganache al cioccolato:
panna fresca, 370ml
cioccolato fondente, 300g
Portare la panna a ebollizione e versarla sul cioccolato spezzettato. Mescolare bene fino a quando il cioccolato sarà completamente sciolto. Lasciar raffreddare un po’ prima di usare.
ganache al cioccolato bianco e liquirizia
panna fresca, 200g
cioccolato bianco, 400g
liquirizia in polvere, 15g
Portare la panna a ebollizione e versarla sul cioccolato spezzettato. Mescolare bene fino a quando il cioccolato sarà completamente sciolto. Aggiungere la polvere di liquirizia e mescolare bene fino a ottenere una ganache omogenea.
la crostata:
Rivestire una teglia da crostata con la pasta frolla (200g di farina, 75d zucchero a velo, 75g burro morbido, 2 tuorli, 2 cucchiai d’acqua fredda), coprirla con carta da cucina e legumi secchi, cuocere a bianco per circa 8 minuti a 180°, togliere la carta e cuocere per un altro paio di minuti. Far raffreddare la crostata e riempirla ai due terzi con la ganache al cioccolato bianco. Mettere la teglia al frigo per mezz’ora e riprenderla quando la ganache sarà diventata solida. Riempire la crostata con la ganache fondente e rimettere al frigo. Portare la crostata a temperatura ambiente prima di servire.
salsa al caffè
vaniglia, 1 stecca
latte, 300ml
caffè macinato, 1 cucchiaio
zucchero, 1 cucchiaio
tuorli, 2
cognac, 2 cucchiai
Mettere la stecca di vaniglia, tagliata nel senso della lunghezza, il latte, il caffè e lo zucchero in un pentolino e scaldare a fuoco basso. Portare a ebolizzione, togliere dal fuoco e lasciar in infusione, coprendo, per 15 minuti. Togliere la stecca di vaniglia. Sbattere i tuorli co una frusta, aggiungere poco atte prelevato nel pentolino, mescolare bene e versare i tuorli nel pentolino. Mescolare con un cucchiaio di legno, su fiamma bassissima, fino a ottenere una crema. Aggiungere il cognac fuori da fuoco.
Technorati: crostata tart coffee liquirizia
ciao sissi: son felice che sia stata una soddisfazione! Per le creme, non credo tu abbia sbagliato nulla, dipende dalle dimensioni dello stampo, poi del resto sono avanzi facili da reciclare, puoi anche versarle in mini bicchierini e farne dei microdolcetti al cucchiaino… Buona continuazione in cucina!! :-)
Ciao Sigrid….
la liquirizia è la mia passione e ho deciso di cimentarmi con questo dolce. L’ho preparato ieri ed oggi l’ho portato al lavoro, da far assaggiare ai miei colleghi durante la pausa caffè! Non ho fatto la salsa… Comunque, un successone e, per me che in cucina sono una frana, è stata una grande soddisfazione. Una sola cosa: le quantità delle creme erano un po’ troppe e mi sono avanzate. Ho forse sbagliato qualcosa?
Grazie
Sissi
Mmmmm…liquirizia! Io l’ho comprata in erboristeria ma credo di aver sbagliato. Cioè mi pare più che sia lo stecco di liquirizia sminuzzato. Non è nero ma è color marroncino…va bene ugualmente è serve proprio il succo di liquirizia?
Invece di star li a frullare tozzetti ed a tagliuzzare rondelle (che lasciano sempre residui e sapori di gomma arabica) la polvere di liquirizia calabrese si trova su saporidellasibaritide
lorena: la liquirizia l’ho comprata direttamente in polvere, da amarelli, in calabria :-) Forse si trova anche in erboristeria, comunque c’è chi mi ha detto di averla ‘fatta in casa’ pestando finemente delle pastigliette di liquirizia pura (non avvolte di zucchero ecc), solo che a quel punto per il dosaggio no so, dovrai fare a occhio, asagiando. Cuocere in bianco invece significa che si cuoce al forno solo il guscio della crostata, senza il ripieno che va invece aggiunto dopo, nel guscio cotto e raffreddato. Il peso serve quindi per questa cottura, per evitare che la pasta si gonfi, o faccia bolle – spesso in realtà non metto il peso, dipende un po’ dal tipo di pasta che usi ecc, comunque, giusto per sicurezza, meglio usarlo :-)
Ciao, a me piace tantissimo la liquirizia e cercando su google “dolci alla liquirizia” ho trovato la tua ricetta, solo alcune domande:
– che tipo di liquirizia deve essere frullata per ottenere la polvere di liquirizia?
– che vuol dire cuocere a bianco?
– perchè la pasta frolla si deve coprire con i legumi secchi?
Ti ringrazio anticipatamente e attendo tue risposto. Ciao
Ciao Sigrid, seguo il tuo blog da diverso tempo e ogni volta con grande piacere!
Sempre ricco di squisite ricette, luoghi diversi.. E le foto poi, davvero bellissime!
Ho riproposto la crostata qui sopra per il compleanno di mio marito e devo dire che è stato un successone! E’estremamente sublime!!!
Buona continuazione per il tuo viaggio in Giappone e non smettere di stupirci con il tuo reportage e i piatti orientali.
Iris
Si frulla alla massima velocità liquirizia
e zucchero a velo con un frullatore ad
immersione.Poi eventualmente si passa tutto
al setaccio per elimiare i pezzettini più
grossolani. ciao
Ciao! Giusto un informazione: dove trovo la liquirizia in polvere? l’abbinamento con il caffè sembra interessante e son sicura che il mio boy ne abdrebbe pazzo||
dove si trova la liquirizia in polvere? l’ho cercata dappertutto, ma niente