Crostata con le fragole

crostata con le fragole

Classicissima: pasta sablée, crema pasticcera e fragole fresche. Scontato? In ogni caso, funziona sempre. (Eppoi sennò che ci facevo con la mia intera cassa di fragole?).

per la pasta sablée:
farina 200g
zucchero 75g
burro morbido 75g
tuorli 2
estratto di vaniglia mezzo cucchiaino
sale una presa
acqua fredda 2-3 cucchiai

Setacciare la farina e impastare tutti gli ingredienti, aggiungere l’acqua alla fine e avvolgere l’impasto con un foglio di pellicola. Far riposare al frigo per almeno mezz’ora, riportare a temperatura ambiente prima di usare. Stendere la pasta in una sfoglia sottile, di 2-3mm, foderarne una teglia da crostata di 24cm di diametro, buccherellare il fondo e cuocere in bianco (con carta da forno e peso, per circa 10 minuti, togliere la carta e cuocere per altri 5-6 minuti finché la crostata sia dorata).

Preparare la crema pasticcera:
latte 300ml
tuorli 4
zucchero 75g
fecola di mais 25g
vaniglia una stecca

In una ciotola capiente, sbattere i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e cremoso. Aggiungere la fecola setacciata. Aprire la stecca di vaniglia, grattuggiarne via i semi e mettere tutto quanto nel latte. Portare il latte a ebollizione, togliere la stecca di vaniglia, e versarlo, caldo e a filo, sui tuorli, mescolando sempre. Trasferire il composto nel pentolino del latte e cuocere a fiamma bassa per alcuni minuti, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, finché la crema non sia densa.

Montare la crostata:
fragole mature 450g
per la gelatina:
fragole mature 70g
acqua 5 cucchiai
gelatina in polvere 1 cucchiaino

Afettare le fragole e, una volta che avrete versato la crema fredda nel guscio di pasta, deporle sulla crema. In un pentolino, far cuocere per alcuni minuti 70g di fragole tagliate a pezzettini con l’acqua. Quando saranno morbide le fragole, passare tutto quanto al collino. Da parte, far sciogliere la gelatina in polvere con un cucchiaio di acqua e mescolarla al composto di fragole. Spenellare la crostata con questa gelatina e far riposare al fresco per mezz’oretta prima di servire.

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13 Commenti

  • micropunta ha detto:

    buonissima!!!!…….ma ho una domanda : che fare per la crema che si scioglie in un ora neanche?????

    grazie 
    m

  • Valentina ha detto:

    Io invece ho comprato dei fagioli secchi che uso solo come pesetti per la cottura in bianco e poi conservo in un barattolo di vetro chiuso e riutilizzo nello stesso modo la volta successiva, si conservano bene.
    ciao

  • cuocaingiardino ha detto:

    io i fagioli non li uso mai, altrimenti poi li devi buttare.
    copro invece la pasta con della carta forno su cui stendo del sale grosso che alla fine recupero

  • Mirella ha detto:

    Vorrei sapere quando si usano i fagioli per la cottura in bianco della crostata vanno poi buttati? E se si, un’altro sistema per non sprecarli? Grazie tante e complimenti.

  • leli ha detto:

    Cosa succede se tralascio il passaggio della gelatina? Si conserva meno? Cioè la frutta si annerisce subito? Mercì :)

  • Martina ha detto:

    a quanti gradi bisogna far cuocere la crostata? grazie e complimenti per le ricette.

  • giacomo ha detto:

    alcune tue ricette sono iper caloriche
    però sembrano molto buone anche dall’aspetto.

    GIACOMO DI MATTEO

  • Ma che bella crostatona… stavo facendo un giro fra i tuoi dolci :P

  • Sigrid ha detto:

    Ciao Marilena,
    Grazie per i complimenti! Allora: le differenze fondamentali sono due: la pasta sablée est dolce mentre quella brisée non lo è; inoltre la pasta brisé si può stendere molto più sottilmente rispetto alla sablée.
    Per dirti tutto, non uso nessun criterio al momento, semplicemente faccio quello di cui ho voglia, diciamo che tendenzialmente la brisé è più raffinata, più fine, la sablée da un’ impressione un po’ più grezza, più autentica, credo che comunque si possono qiasi sempre scambiare senza creare tanti disastri… Puoi anche basarti sul ripieno: se è molto dolce, forse meglio scegliere una brisée, più neutrale, se il ripieno è di natura un po’ grezza, chesso, mele ecrema, forse ci vorrà una sablée per reggere il tutto…

  • Marilena ha detto:

    Cara Cenzina, regina delle crostate,
    innanzitutto congratulazioni per il blog che e’ una vera delizia per gli occhi ed il palato. Un challah cosi’ bello non l’avevo mai visto!

    Ho una domanda per l’esperta di crostate: pensavo di farne una delle tue questo sabato sera per una cena tra amici. Conosco la differenza tra la pasta brisee e la pasta sable, ma mi domandavo con che criterio usi l’una (nella crostata con mascarpone e lamponi) anziche’ l’altra (nel tuo ultimo capolavoro).
    Grazie mille e complimenti ancora.

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