Gli speculoos

Più fiammingo di così… Non chiedermi cosa significhi la parola speculoos, no ne ho la minima idea!! Così a occhio, dato la presenza delle spezie (cannella, garofano, noce moscato, pepe e zenzero), direi che la ricetta è medievale. Oggi, in Belgio, si trova nei supermercati e nei forni, specie nel periodo di Saint Nicolas, San Nicola, il protettore dei scolareschi che viene festeggiato il 6 dicembre, portando mandarini, speculoos, cioccolata e gioccatoli (da quel punto di vista sarebbe un po’ l’equivalente della Beffana italiana).
La ricetta: Setacciare 300g di farina con un pizzico di sale e un cucchiaino di lievito per dolci. Far sciogliere 200g di burro e amalgamare un uovo e 250g di cassonade (sarebbe lo zucchero di barbabietola non raffinato, quindi non bianco ma biondo, molto diffuso in Belgio – qui non si trova quindi l’ho sostituito con dello zucchero di canna). Aggiungere 1 cucchiaino di cannela macinata, mezzo cucchiaino di garofano macinato, un pizzico di cardamomo, uno di zenzero, uno di pepe bianco e un po’ di noce moscata. Versare questo composto sulla farina e amalgamare. Lasciar riposare questo impasto per 12 ore, poi riprenderlo e stenderlo in una sfoglia spessa 3mm. Ritagliare rettangoli, porli su una teglia da forno rivestita con carta da forno (stand attento a lasciare un paio di cm tra ogni biscotto) e cuocere a 180° per una quindicina di minuti.

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11 Commenti

  • Sophie ha detto:

    Io li ho mangiati in Germania, dove si chiamano Spekulatius. A me dissero che derivava da speculum perchè i disegni nello stampo sono incisi specularmente.
    Anche perchè quelli avevano appunto questi disegni, erano tutti decorati.

  • georgette ha detto:

    ..si infatti e queste formine sono intagliate in modo che sui biscotti risulti l’immagine raffigurata a specchio..”speculoos” appunto:)

  • oscar ha detto:

    …in realtà speculoos deriva dal tipo di formine che si utilizza per fare questi tipici biscotti olandesi. sono fornine di legno intagliate che generalmente raffigurano personaggi in abiti tradizionali e che con una leggera pressione sulla pasta del biscotto prima di infornarlo viene incisa specularmente. ciao e complimenti per il blog!

  • dinny ha detto:

    Il nome speculoos deriva dal latino ‘species’ che significa SPEZIA.
    Li ho conosciuti in Francia, di varie marche nei supermercati…..sono buonissimi!!
    ciao Dinny

  • Sigrid ha detto:

    Ciao May,
    Grazie per aver segnalato il refuso (e la soluzione!! brava!!!) non ho proprio idea come mai sia successo (anche perché su mangiare bene va la copia di queste ricette qui.. buh! Comunque grazie ancora ;-)

  • Anonymous ha detto:

    Ho già risolto! Ho trovato la stessa ricetta che credo Sigrid ha dato anche su http://www.mangiarebene.com.

    La “P” sta per pepe bianco!

    Complimenti ancora!

    Mary

  • Anonymous ha detto:

    Questi biscotti mi intrigano non poco e la foto, come tutte le altre, è invitantissima.
    Una domanda: nella ricetta c’è scritto: “uno di zenzero, uno di p e uno di noce moscata.”. Quella “P” per quale spezia stà? Peperoncino?
    Grazie e complimenti ancora!
    Mary

  • Sigrid ha detto:

    Cereal missà che faccia quasi solo cose integrali e sane quindi non mi meravglio (se sei in belgio, cerca gli speculoos Lotus che sono più fedeli all’Idea di speculoos, de resto nonsocomemai ma degli speculoos integrali li ho trovato pure dal todis!)
    Ahm, si, d’accordo, specchio… ma perché???

  • Anonymous ha detto:

    il nome speculoos deriva dal latino “speculum” = specchio. Ieri ho trovato questi biscotti al supermercato (marca cereal) rispetto ai tuoi, questi sono fatti con farine integrali e grassi vegetali.

  • Anonymous ha detto:

    Salve,

    Splendido sito !

    Una domandina : il tempo di riposo degli “speculoos” si fa in frigo ?

    Grazie
    Maria

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