English Puddings

English Puddings di Stefano Arturi

Divertente questo libro! Pure io, nonostante gli inglesi, una volta, erano quasi i miei vicini di casa (basta vedere dove sta Oostende…), ho sempre riso molto di fronto ai gelly fluorescenti e altre sconcerie gastronomiche che, puntualmente, ci venivano serviti quando, adolescente, la scuola ci mandava nel Regno Unito per imparare la lingua… Beh, devo dire che Stefano Arturi riesce benissimo a rovesciare lo stereotipo. Non solo, sfogliando questi English Puddings, ci si accorge quanto è ingegnosa e ricca la cultura gastronomica inglese (almeno per i dolci, aspetto curiosa un volume sui salati…), in più, per me – nordica – è un continuo ritrovo di cose note, sapori di casa e d’infanzia, un viaggetto davvero delizioso per sapori schietti e preparazioni semplici. Molto piacevole e rassicurante anche l’autore, quando ribadisce che in cucina ci si sbaglia, capita, e che le foto delle riviste sono finte, mentre è nell’essere di alcune preparazioni di afflosciarsi un po’. O come applicare il leggendario sangue freddo anche davanti ai fornelli. Intanto, viene gran voglia di cucinare un figgy pudding, quel promettente apricot and almond crumble, oppure di applicarsi all’arte del lemon curd o del cheese cake settecentesco (!)… magari qualche domenica di estiva pigrizia… sarete i primi informati del risultato!

English Puddings, Stefano Arturi (presentazione di Allan Bay), Guido Tommasi editore, 13 euro

2 Commenti

  • Elvira ha detto:

    Je ne sais pas si vous parlez français (ou se fala português…?), mais j’aimerais juste vous féliciter pour votre superbe blog culinaire!

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