Vi ho messa la copertina del libro ché quella del film non si può proprio vede’. Ecco, circa tre mesi dopo l’uscita del film e le infinite discussioni che ha generato, anch’io, una tranquilissima domenica sera in cui stavo sperimentando con la gelatiera, mi sono visto sideways… Volevo giusto dire due cose:
1) Sideways non è affatto un film sul vino, è al massimo una comedia su fondo di strada del vino al’americana. I protagonisti: uno scrittore fallito in depressione e suo amico ex-attore televisivo il quale, solo in teoria, fa l’addio al celibato. Qualcuno ha cercato di leggerci una qualche filosofia di vita, ma mi sembra prendere davvero troppo sul serio una serie di gag senza pretese ontologiche.
2) Non capisco proprio il perché delle polemiche. Sinceramente? Non trovato affatto che Sideways fosse un grandissimo film, non ci ho trovato nessun aspetto da estasi, nessuna espressione di grande genio cinematografico. Però mi sono divertita, discretamente, perché alcune situazioni, nella loro banale assurdità, erano davvero buffe, e alcune battute piuttosto azzeccate (e non erano neanche quelle sul vino). Tutto qui. Che poi del resto ci sia anche il vino, non può che farci piacere…
Sideways, in dvd, dal vostro blockbuster di fiducia…
Certo. Però questa oddyssea mi sembra meno la ricerca della buona bottiglia che un pretesto; cosi come il personnaggio di Jack non vive un viaggio iniziatico che abbia a che vedere col vino. Anzì, il vino mi sembra che lo vive in modo piuttosto superficiale, e credo anche che sostenere il contrario sia una forzatura.
Si è vero il film non è un film sul vino, ma forse per la prima volta nella storia del cinema il vino ha un ruolo così evidente. In più vorrei aggiungere che il viaggio fra amici e amiche (perchè oggi molte donne sono amanti e conoscitrici del vino) alla ricerca della bottiglia perfetta, a trovare produttori e a visitare vigne, a degustare nelle enoteche e nei ristoranti non è solo un fenomeno di costume americano ma appartiene anche alla nostra cultura, ma di questo mi riprometto di parlarne più a lungo sul mio blog.
infatti, aspetto con ansia che faccia la sua apparizione sui scaffalini giallo/blu… ;-))
Ancora non l’ho visto, e non se sei la prima a commentare su questo tono. Ti consiglio invece Mondovino, il documentario di Nossiter (sulle pecore?).