Vissani, finalmente!

E così, un sabato pomeriggio di inizio autunno, filammo dritto verso l’umbria. Luce dorata e soltanto qualche nuvoletta a forma di popcorn che galleggiava nel cielo limpido. Destinazione: una casa in riva al lago di Corbara, alla quale, in mezzo a un fiorire di pannelli pubblicitari per agriturismi, camping e pizzerie, nessuna indicazione vi porta. L’insegna è quasi discreta, una targa di bronzo che porta una piccola firma: Vissani, appunto.
Di Gianfranco Vissani si è già detto tutto mille volte. E sinceramente non ho molta voglia di stare a sintetizzare a parole noiose una serata che è stata un vera esperienze estetica. E forse è proprio per questo che non si rimpiange nemmeno un secondo i soldi spesi, perché cenare da Vissani è veramente come partecipare a una lunga serata di teatro gastronomico, uno spettacolo che vi avvolge, vi interpella e vi appaga in modo addiritura squisito, con un ritmo felice, perfettamente orchestrato. Ecco, mangiare da Vissani è proprio, sisi, come passare la serata in un centro benessere. Anzi: è molto meglio!

Vi lascio quindi, in immagini, il mio menu…

Per primissima cosa, un calice di bollicine e una matassa di grissini caldi. E qui comincia l’incanto…

Capesante con mantecato di moscardini e zuppa di mele

[Ecco una delle grandi cose che ho capito: che l’arte, quella seria, sta davvero nelle cose piccole, come per esempio condire alla perfezione una capesante e il suo brodetto: sapori intensissimi senza ovviamente nessun ecesso. Impressionnante]

Branzino farcito di farina di aranca con salsa di fagioli da sgrano ottimo, piccolo raviolo di fagioli.

[seconda lezione di alta cucina, ovvero ‘la maestria della technica’: è semplicissimo, e si vede. Tutti i piatti sono esteticamente perfetti – ve lo prometto, io sarei asslutamente incapace di farcire un filetto di branzino in questo modo!]

Scampi con flan di cavolfiore alla mentuccia, salsa di asparagi, fondo di vitella, purè di carciofi e aglio

Risotto con finocchi e triglia, salsa di fave secche e panna, creposità di spinaci

[terza lezioncina: le consistenze. Il finocchio nel risotto (a brunoise piccolissima) è croccante ma non crudo… provate un po’ a farlo a casa…:-)]

Anatra croisé con mantecato di broccoletti al profumo di acciughe, salsa della stessa e birra. Frittata di rape rosse all’aceto.

Pane con patate & rosmarino, pane bianco, pane al pecorino, pane pomodoro e mentuccia.

Soufflé di cioccolato ai lamponi con salsa di lamponi e maggiorana. Gelato di zuccotto variegato.

[di nuovo, il soufflé è da perderci la testa per quanto è bello, ma la stesa cosa vale anche per la più liliputiana delle crostatine della piccola pasticceria: era perfetta – da esasperazione proprio]

La piccola pasticceria

Le praline

Due parole sul luogo: è probabilmente il ristorante italiano più bello che abbia visto fin’ora, evitando felicemente il kitch lussuo-pomposo (che si trova per esempio da non-vi-dico-il-nome nel capoluogo toscano) e gli ecessi della contemporaneità ricercata con frenesia. Insomma, le sale, salotti e spazi vari sono sì lussuosi ma sopratutto arredati con fantasia e gusto, un mix nel quale in genere risulta difficile trovare un equilibrio felice. Bello quindi, molto.

E un giro veloce delle cucine (splendide, ovviamente…)

… il piattino del caffè, l’unico piatto che ce porta la firma del maestro, un po’ come se ce la mettesse a fine serata, come alla fine di un suo scritto. Un pensiero di un eleganza discreta, rara davvero.

Un’ultimissima dritta per chi dovesse, per puro caso, cercare un alloggio in zona. Noi siamo stati da Casal Italia,un casaletto a Civitella del Lago (a 5 km dal ristorante) gestito da una gentilissima coppia di pensionati (in primis, la buonissima torta fatta in casa a colazione :-). E, se vi dovesse interessare il lato Novella 3000 della situazione: la signora ricorda benissimo, e con tanto affetto, il piccolo Gianfranco, compagno di scuola dei figli suoi, … e quant’era scapestrato e dispettoso :-)))

17 Commenti

  • walter ha detto:

    …concordo con Luigi… credo che in Italia ci siano molti chef molto più bravi di Vissani… ma essendo questo un paese dove le raccomandazioni e le “parrocchie” valgono più di quello che si è realmente… il buon Vissani altro non è che il risultato e il portavoce di questa parte di paese…. credo che oramai sia vecchio e sa da vecchio e che qualche cosa sotto le braci stia nascendo….
    un saluto a tutti!

  • corrado ha detto:

    Vissani, fin da quando frequentava la prima elementare( classe ’51) , non presentava particolari doti. Si sa che per cucinare occorre
    cultura come ad un regista. Una cultura infinita.Lui non si e’ mai preoccupato di questo, e’ stato viziato, non ha conosciuto
    la vera pasta e fagioli. Attualmente è un bimbo cattivo; me ne dispiace. Delle sue trovate, mi garba come affetta il prosciutto. Ma i contadini dell’Umbria, in silenzio, sanno fare meglio.

  • Penelope ha detto:

    …Forse non è il luogo più adatto per parlar male di vissani visto che la “padrona di casa” stima e apprezza il personaggio in questione.
    In ogni caso concordo sul suo degrado come persona e come professionista, i suo ristorante sarà forse bellissimo ma lui è una persona orribile, l’ho incontrato in occasione di eventi gastronomici tenutisi in Sicilia nei mesi scorsi e vi posso dire che sono basita da quanta arroganza e presunzione mette nel relazionarsi alle persone…chiedete agli aiuti chef che gli sono stati affiancati come sono stati trattati!

  • fralori ha detto:

    Caro Vissani…vedi http://www.cookaround.com/yabbse1/index.php?….come si cucina….
    ma prima di giudicare…leggilo TUTTO!!!!
    Saluti saziati!!!!

  • adele ha detto:

    ma per favore!!!! quanto snobismo nel riempirsi la bocca perchè si è mangiato da Vissani! Se provaste la mia cucina ve lo dimentichereste immediatamente, anche perchè sono molto, molto, molto ma molto meno cara fi quanto fa pagare lui per una lenticchia e un raviolo (uno schiaffo alla miseria) E poi quando parla fa un sacco di strafalcioni!! Mah!

  • sunto ha detto:

    ragazzi non entro nel merito, ma vi consiglio caldamente di leggere qualche libro, anche un romanzo, il vostro italiano è vergognoso e non parlo di errori di battitura ma di gravi errori grammaticali : se esistono i congiuntivi perchè non usarli ?

  • luigi ha detto:

    Purtroppo Vissani da quando è stato nominato cuoco o chef di D’Alema s’è montato la testa. E’ diventato autocompiacente, saccente, presuntuoso, come il mediocre Massimo nazionale, ed è come il … prezzemolo. E’ invitato dappertutto! Se poi fa queste meschine figure, be’ allora vuol dire che si è adeguato all’andazzo italico, delle pietose e patetiche furberie tipiche del nostro paese.

    Che figura di c…a.

  • Cordova ha detto:

    Daccordo su tutto,ma un paio di domande.

    Piatti preparati da lui?O dal suo Staff?
    Piatti di sua creazione o dal suo staff?

    Voglio raccontarvi una cosa,freschissima.

    Seguo da molto questo blog,che trovo non interessante,ma di più,visto che amo viaggiare e mangiare bene.
    In questo momento,mi trovo nel Cilento,in Campania,in un Palazzo del 700 di un pricipe.
    Bene proprio in questi giorni,qui c’e’ stato Vissani e la sua compagnia di linea verde.
    Stamani,lo stesso alla reception,ha fatto un teatrino,poco simpatico,con il suo modo elegante di fare che abbiamo ammirato anche su blob,ha cercto in modo poco velato di non pagare il conto,perchè lui è un personaggio famoso ed un giornalista gourmet,e dove è sempre stato non ha mai pagato o poco,alla reception ovviamente non hanno gradito,visto che qui,di personagg famosi davvero ne passano e non fano storie,lui invece no.
    No c’eè l’ho con lui,che fra l’altro ammiro culinariamente,ma non accetto che per via della sua fama debba passare per eroe,nel suo ristorante,dove per altro non ce’ quasi mai e altrove.
    Vi assicro che lo chef ( siciliano) di questo palazzo dove alloggio ha delle capacità e doti eccezionali,eppure non ha la fortuna o ( forse lo è) di conoscere nessuno,ma ripeto vi assicuro che i suoi piatti sono eccezzonali,come gusto,come delicateza e come presentazione,bene lui purtroppo o per su fortuna non divenerà mai un Vissani,ma almeno quando andrà in vacanza pagherà a testa alta,e senza la minaccia di chiamare i carabinieri.Viva i nostri chef italiani sconosciuti

  • Anonymous ha detto:

    Caro anonymuos se la fame è il tuo problema credo che questa ristorazione non è per tè!
    Vai direttamnete in pizzeria .

    Davidechef

  • Anonymous ha detto:

    se avete soldi da buttare e voglia di uscire ancora affamati fate pure…..ma cercatevi una bella pizzeria li’ nei paraggi, potrbbe servire!!!

  • Sigrid ha detto:

    Il menu degustazione costa 150 euri a testa (ce n’è un’altro, del territorio, a 100 ma credo questo qui sia un filo più interessante se non si è mai stato da vissani). Il totale del conto non me lo ricordo ;-))

  • Anonymous ha detto:

    Si, ma quanto hai pagato?

  • Anonymous ha detto:

    le foto sono splendide… devi essere un’ottima cuoca!

  • Anonymous ha detto:

    grazie per aver pensato a noi bellissima idea e ottimo lavoro.

    Complimenti
    elena

  • Anonymous ha detto:

    davvero una rece molto bella…foto stupende…ho provato a convincere ia moglie a tornarci per rinverdire la sola visita di qualche anno fa ma è stata irremovibile…dice che è una questione di coscienza.

    Su questa affermazione non ho appiglio alcuno.

    Complimenti.

    balrog

  • marco ha detto:

    Mamma mia come ti invidio! Vissani è veramente grande ed io è un anno che non ci vado…

  • elfo ha detto:

    Ma alla fine quanto avete pagato ? e che vini avete bevuto ?

    Capisco bene quello che hai provato. Io ho cenato due volta alla Pergola dell’Hilton, da Heinz Beck. Mi è costato un capitale, ma è stata una esperienza. E non mi sono sentito defraudato, alla vista del conto, come sempre più spesso mi capita quando pranzo in un normale ristorante romano

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