… Quando si incontrano a Roma?
Beh, vanno a mangiare l’amatriciana, no?
Era ieri a pranzo, da Arancio d’Oro, e a tavola c’erano Arma, La Piccola cuoca e me medesima. Bel incontro, grandi risate e la voglia di ritrovarsi presto. Nei piatti, amatriciana per tutte, solo che, con due cuoche e un cavoletto a tavola, potete immaginare che le critiche non potevano non esserci (il tutto, per una volta, con spirito bonario però), quindi, l’amatriciana di Arancio d’Oro, il verdetto:
1) troppo pomodoro
2) pancetta invece del guanciale
3) non c’era il peperoncino
4) poco pecorino
5) non c’era la cipolla (ma sono due scuole di pensiero e se ne può discutere)
con 2 esse
Siete bellisime
Comunque, per una buona amatriciana puoi andare da “I tre moschettieri” in via di S. Nicola da Tolentino!! …con tanto pecorino, guanciale… e servita in spasette di legno… che fanno molto vecchia hostaria!!
hahaha, fortissimo!!
Devo dire che con tutta sta parlatino sull’amatriciana, me la devo mettere in programma… :-))
… dedicata a te, ad Arma ed alla piccola cuoca…
“La melodia der bucatino”
Quanno er sugo è tirato ar punto giusto
La pasta è cotta ar dente e a giusto sale.
Fatto il piatto, si può passare finalmente
all’”intorcine”
Che è er momento più fino e delicato
der come se manovra er bucatino:
mentre tenghi’n funzione l’odorato
e pregusti la gioia der sapore,
infili la forchetta con amore,
acchiappanno sortanto du’ o tre fili,
stanno attento ner mentre che l’infili,
a spostà er giro su bordo der piatto, così er boccone te viè compatto.
Come de canna d’organo che sona,
a nun succhià co’ troppa frenesia,
fa bene attenzione,
ché si er fischio num sorte a perfezzione
nun te s’accorda co’ la melodia.
Si la succhiata è giusta, er bucatino
va in bocca e te da gioia, drento ar petto,
e la forchetta diventa n’archetto
e li spaghetti corde de violino…
Mauro Marè
Che bello care ragazze che voi siete tutte a Roma!!Vicine..
..Come mi piacerebbe poter essere “dei vostri”…Uff…
Torino è troppo lontana…E Roma è così…Bella!!
Baci a tutte!!
;-))
Perec: Anche tu eh???? Sto pomeriggio missà che faccio un salto a via del Pelegrino a prendermi un bel tè affumicato :-)))))
cara,
sto a tè da qunado ci siamo viste (a parte la cena, ma del menù non mi occupavo io). credo che domani sera darò una cena a base di tè. non oso pensare: e se andavamo alla rpesentazione “stracotti nel mondo”, cosa potevo combinare?
besos!
Veramente mi sembrava che tu mi avessi chiesto l’indirizzo del cartaio vicino al mio ufficio :(
Dai torna e avvertimi per tempo così mi tengo libera.
Ma perché hai l’ufficio proprio vicino al mercante di buste?? Ma mica avevo capito!! (però, si, da li sono andata a pzza di spagna!)Tanto poi ci devo tornare, dal vecchio signore :-)))
Fammi capire… ma sei andata dopo aver fatto gli acquisti di buste e carte varie per la cucina sotto il mio ufficio?
Mi dispiaceva non averti visto ma ero bloccata in ufficio, ma per fortuna hai mille risorse.
La prossima volta fammi uno squillo prima e ci mangiamno qualcosa insieme.
Guarda che voglio un resoconto dettagliato di quello che hai comprato :))))
In realtà è giusto uno scatto fatto col telefonino :-))
Cmq, io sull’amatriciana non mi pronuncio, non mi permetterei… ;-)) ma se qualcuno vuole farl, benvenga…
Complimenti per la foto Cenzina, mi piacciono molto i colori e l’angolazione .
Io sono per la scuola di pensioro della cipolla nell’amatriciana , in teoria nella versione originale senza pomodoro la cipolla c’era sempre , non mi vorrei sbagliare , attendo chiarimenti da chi ne sà di piu’