Che fosse per sforzo di mettermi in spirito natalizio? Non lo so, ma in questi giorni sto leggendo Natali d’Italia. Le regioni a tavola nei racconti di chi ci è nato. Ed è uno spasso! Per me che di tradizioni natalizie italiane ho sperimentato soltanto quelle calabresi (vi passo il racconto dei primissimi natali alla tavola della suocera – a rimpiangere il tacchino con le castagne di mia mamma…), girare l’Italia sfogliando le pagine di questo libro è davvero interessante. Tanti i ritratti e racconti, tante le evocazioni di tavole imbandite a secondo degli usi della regione e della famiglia (perché alla fine sono parecchie le tavole meticciate e le ceremonie personali). Stanislao Porzio riesce benissimo a cogliere, negli interlocutori, attimi e parole – sempre quelli giusti – e lo fa con un affetto che profuma tutto il libro. Insomma, se anche voi avete un’attimo bisogno di spirito natalizio in pillole, o semplicemente voglia di scoprire un insolita Italia golosa, il rimedio eccolo qua.
Natali d’Italia. Le regioni a tavola di chi ci è nato; Stanislao Porzio, Guido Tommasi editore, 17 euro
Ivano:
Hai visto che curioso ché ci leggiam gli stessi libri nell stesso momento (già, le ostriche pure…)
Anonimo:
Abbiamo capito che trovi questo libro pessimo.
Bene.
Forse ci vorrai anche anche spiegare perché?
(così, giusto per dare un senso alla conversazione dico…)
Non ho detto che non mi è piaciuto, ho detto che è un pessimo libro.
Non ho letto il libro, quindi non esprimo pareri, ma scusa…anonimo…se una persona apprezza un libro, un quadro, un’opera in genere e` ovvio che ne parli bene…se a te non e` piaciuto, hai espresso il tuo parere e cmq sarebbe carino firmarsi, non trovi?
Che? Volete fare pubblicità?
Sto leggendo anche io il libro e concordo pienamente con Cenzina , non è approssimativo , è un libro di cucina raccontata , a volte molto meglio di una sterile guida !!!
Mah, perché??
Certo che non è una guida slowfood precisissima ma non credo che lo scopo fosse questo, sono singole interviste a singoli personaggio, una forma di caleidscopo molto soggettivo, ma credo sia proprio questo il bello del libro… no?
Mi spiace, ma è un pessimo libro: approssimativo e pieno d’imprecisioni!
Mi mancava qs SIGRID!!!
Grazie dell’idea,può essere un bel pensierino per natale!!!
Baci
Sandra
Ciccio è proprio un mito!!
grazie Cenzina x la ricetta del pain perdu!!! non la conoscevo
Blu
… e complimenti x il blog…è fantasticoooo