Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia ve lo impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
Nous qui en rentrant le soir trouvons repas chaud et visages amis, nous savons que tout cela a existé.
Mais tu as raison de le rappeler. On oublie si vite, surtout si l’on veut oublier.
“Il treno della memoria” è partito da torino questa mattina…Non si dimentica…
S
Grazie. Davvero. E’ bello vedere che anche qui non si dimentica.
Piera
Merci pour ce poème Cenzina. Je n’ai lu qu’un seul livre de Levi, se questo è un uomo, mais il s’est gravé dans ma mémoire pour toujours.
Shalom.
L.
che bello levi buona serata
Non importa essere in pochi ad affiggere la Memoria anche in cucina. Conta che chi lo sente come giusto e necessario lo faccia. Brava Sig. E bella scelta. Bisous. Kat degli scribacchini