Mela al foie gras

Un antipasto insieme chic e semplice, facile da preparare e piuttosto scenografico. Da servire semmai con una piccola insalatina e immancabilmente con del buon pane di campagna o integrale. La ricetta viene da Cucina Bruta, un libro di una sensualità culinaria davvero a fior di pelle e che con le foto non scherza affatto..

mele 2
foie gras di anatra 200g
burro 30g
cardamomo in polvere
sale & pepe

Lavare le mele e tagliare ognuna a fette orizzontali spesse circa un centimetro. Far sciogliere il burro in una padella antiaderente e farci rosolare le fette di mela su entrambi i lati per pochi minuti. Disporre le fette in una teglia e passarle al forno a 170° per 4-5 minuti. Salare e pepare. Intanto prendere il foie gras (meglio se si tratta di un pezzo intero), passarlo semmai un attimo al congelatore per farlo indurire e afettarlo a fette spesse poco meno di un cm. Far saltare queste scaloppine di foie in una padella antiaderente senza grassi, per pochi secondi su entrambi i lati. Mettere da parte, salare, pepare e cospargere con un pizzico di cardamomo.
A questo punto riprendere le mele e reconstituirle, framezzando le fette di mela con quelle di foie, ritagliando ciò che fuoriesce e premendo un po’. Avvolgere ogni mela con un foglio di pellicola ben stretto e porre il tutto al frigorifero per 4-5 ore prima di servire mezza mela a persona.

43 Commenti

  • babette62 ha detto:

    Giù…..sei grande grande grande come te ci sei solamente tu!!!!!!!!!!!!! Fantastico, ho aperto il blog ora dopo le feste per vedere le news di Sigrid e guarda un pò che trovo…… A parte la canzone che ti dedico con tanta simpatia, caro Giù, visto che di te conosco solo la foto che Sig.ti ha fatto sul mitico Libro del Cavolo, concordo pienamente con quanto hai esposto. La Piazzetta, ah l’adoro quanto sigrid….Buon 2010 e viva la libertà di pensiero perchè come diceva il mitico Gaber:la libertà è partecipazione!!!Baci aTUTTI!!!!

  • Marcello ha detto:

    Tale superficialità e insensibilità nei confronti di chi soffre è preoccupante… Da vergognarsi davvero.

    Il fegato d’oca malato è una cosa raccapricciante, un vero prodotto gastronomico degno di Mengele.

    E sì, so bene come si producono anche le altre parti di animali, per questo sono diventato vegan.

    Che mondo violento, che tristezza.

  • sguaraus ha detto:

    Viva le oche ingrassate,
    il foie gras et altre cose..
    …prelibate
    Viva il filetto
    Viva il capretto
    Viva il salmone
    E pure lo storione
    E se qualche sfigato ne e’ scandalizzato
    si vada a fare un giro
    tristo et incazzato!

  • Manuel ha detto:

    Si, è vero. Il foie gras è prodotto utilizzando metodi decisamente poco piacevoli per le oche o anatre. In Italia è vietata la produzione. Ma mi chiedo se chi spara a zero sul foie gras (che, seppur opinabile, è una tradizione alimentare molto vecchia) ha mai mangiato un uovo. Beh, andate a vedere come vengono prodotte le uova e poi ditemi se è più affine ai vostri principi.

    E’ vero nella vita non bisogna ammorbidirsi ma bisogna anche pensare con la propria testa e anche cercare di mantenere un po di senso critico…. Conosco gente che mangia foie gras che si taglierebbe un braccio per aiutare uno sconosciuto nel momento del bisogno e conosco vegani che hanno fatto morire il proprio figlio di stenti perché non lo nutrivano con il latte (notizia di poco tempo fa).
    Veramente, basta proselitismi quando non sapete praticamente niente di quello che vi succede intorno.

    Comunque ho eseguito la tua ricetta ed è assolutamente squisita!! Complimenti

  • ilaria ha detto:

    ho sbagliao, mi riferivo al post di giu

  • ilaria ha detto:

    mi inserisco solo ora in questa discussione.

    a sigrid dico che mi piacciono le sue ricette, anche se sono vegana (che vuol dire che non faccio tutte quelle cose che ha elencato la loquace amarilli, vieni a casa mia e cerca qualcosa di pelle o piuma) e di solito le guardo ma ne modifico gran parte sostituendo gli ingredienti “orridi” con ottimi risultati.

    penso che lo stesso valga per gli altri vegetariani che visitano i blog di cucina…

    ringrazio marcello per il suo intervento sull’orrido ed inconcepibile foie grass, purtroppo già conoscevo la situazione.

    è una mia opinione personale, ma trovo che sia intollerabile la crudeltà verso qualsiasi animale per il solo capriccio umano (sia esso per il cibo il vestiario il divertimento o quant’altro).

    a tutti quanti dico che vivere ad impatto 0, rispettando il più possibile i nostri amici animali si può.

    e si vive bene.

    molto bene.

    Parola di una vegana incinta ed in ottima forma.

  • biscia ha detto:

    oh mio dio che skifo!!! nn ho mai visto niente di + brutto!!! blah!

  • silvia ha detto:

    mi trovo totalmente daccordo con Nirvana e Giu(seppe)e non so perchè, ma mi sono fatta l’idea che gli ecograffitari, come li definisce Giu, sono ragazzi molto giovani, con quelle passioni brucianti che devono essere portate avanti a tutti i costi, spesso con frasi fatte e luoghi comuni, a mio avviso con il tempo si ammorbidiranno…almeno lo spero!

  • amarilli ha detto:

    @giu:mah, equiparare una cura medica a un alimento voluttuario mi sembra quanto meno azzardato. per il resto: più che raccolta differenziata sarebbe meglio consumare solo il necessario, e … viva i viaggi solidali!

  • Giu ha detto:

    Mi pare che ci stiamo attestando su: ognuno ha le sue idee e rispetta quelle degli altri, no? Una cosa per me giusta ed anche bella, perche’ ti stimola a discutere con serenita’.
    @alessandra L’ho detto nel primo comment di risposta che rispettavo totalmente quello che dici e che lo trovavo anche scritto bene e senza essere assolutista :))) Ti diro’ che io un tempo andavo a pesca, i pesci li finivo immediatamente con un colpo solo perche’ trovavo che farli morire di asfissia fosse una crudelta’ inutile (da un punto di vista organolettico poi e’ dimostrato proprio che inutile lo e’, anche con le aragoste per esempio). Salvo poi che oggi non riuscirei piu’ a far fuori un pesce, e difatti a pescare non ci vado da almeno 15 anni, e non credo ci andro’ piu’. La cosiddetta pesca sportiva invece, e’ solo un modo per fargli veramente del male all’animale.

    @Barbara Infatti e’ cio’ che mi ha dato un po’ fastidio all’inizio, quando gli ecograffitari hanno lasciato uno sgorbietto offensivo sul nostro muro invece di perorare la propria causa con la necessaria completezza. Ho scritto un comment “un po’” piu’ lungo perche’ sinceramente mi appassiona il tema e mi diverte partecipare (senza spargimenti di sangue), e nonostante capiti di scrivere cose anche un po’ ciniche, non mi permetterei mai ne’ di giudicare ne’ di voler ferire qualcuno (siamo animali anche noi ;-) ). E poi detto inter nos… con il rancore e la rabbia ci si avvelena soltanto la vita :))))

    @Bruto e Alessandra Beh visto che Alex mi chiama “Giulio”, e la domanda zodiacale non ha avuto risposta direi di sconfinare nello scontato: “Anche tu Bruto, figlio mio…”
    ;-)

    Giu(seppe)

  • Barbara ha detto:

    Non per essere la solita polemica rompi…., ma io vedo diverso nutrirsi di un animale che è vissuto “felice” (leggi non in gabbie strettissime o in allevamenti dove il numero sovrabbondante di coinquilini ti permette di stare in piedi) e viene ucciso in modo non cruento, rispetto ad un animale che in poche settimane vivacchia, rimpinzato di tutto (antibiotici preventivi compresi) e poi fa magari una fine delirante…..sono comunque animali ed io non ci trovo nulla in contrario a mangiarli, la crudeltà è però tutt’altro.
    Credo poi che, se ci sforzassimo a leggere tra le righe dei vari commenti, potremmo anche essere meno cruenti con chi interviene dicendo la propria idea.
    Ciao,
    Barbara

  • alessandra ha detto:

    @tutti (mancava un pezzo…)premesso che io evito molte cose menzionate da Giulio ,vedi capi in pelle, circo,zoo,o pelliccie pelo, ecc.Comunque parlavo del fois gras, posso benissimo vivere senza mangiarlo…La perfezione a mio parere non esiste, ma si puo’ aspirare a vivere rispettando le priorita’ ed i principi che ci siamo posti.

  • @tutti ha detto:

    (vedi capi in pelle, circo,zoo,o pelliccie pelo, ecc.Comunque parlavo del fois gras, posso benissimo vivere senza mangiarlo…La perfezione a mio parere non esiste, ma si puo’ aspirare a vivere rispettando le priorita’ ed i principi che ci siamo posti.

  • Roberta ha detto:

    @Giu…..
    @)>—->–

  • bruto ha detto:

    @giu:
    ..che spettacolo .. di che segno sei ?

  • Giu ha detto:

    @amarilli Beh io ti lascio vivere, anche se non la pensi come me. Mi pare che sia molto piu’ positivo e democratico, che se ti dessi della befana mangiacarote, o del toruratore sarcofagico come quasi fai tu con me e con tutti gli adepti del brodo di pollo. L’uomo, quando e’ sceso dall’albero, prima ha fatto una piasciatina (finalmente eretto, ha pensato), e poi e’ andato da macafrican a farsi un biggiraff. La carne la mangia da sempre, e pare che cio’ abbia anche contribuito alla sua evoluzione ed alla sua sopravvivenza nei millenni. Io vivo. Esisto. Mi nutro. Non sono particolarmente carnivoro, ma non per questo la notte ho incubi atroci per essermi nutrito di un altro animale. Se vogliamo parlare seriamente di queste cose, cominciamo a fare l’analisi nel dettaglio del nostro stile di vita, e li si’ che c’e’ da ridere amaro. Perche’ se uno vuole avere ragione, allora dev’essere integerrimo prima di tutto, cioe’ dare il buon esempio: cio’ vuole dire coerenza. E penso, che se uno vuol essere coerente, non dovrebbe fare un’infinita’ di cose, e non solo difendere qualche pollo e qualche oca spennata.
    – Smettere di vestirsi con capi in pelle o usare accessori in osso e pelo
    – Smettere di mangiare qualunque tipo di carne, uova, pesce, mollusco, e magari anche latte e derivati, che e’ come se il prezioso liquido bianco lo togliessi ai vitellini della Lola
    – Smettere di andare a cavallo (e niente piu’ film sugli indiani, ovvio)
    – Smettere di andare allo zoo
    – Smettere di andare in vacanza dove per sopravvivere fanno cianfrusaglie per i turisti sfruttando preziose risorse locali e/o sacrificando animali
    – Prendere a calci i cinesi, ma TUTTI i cinesi sia chiaro, perche’ usano ancora la medicina tradizionale piena di bestioline mummificate
    – Prendere a calci nelle palle i dementi che credono che il corno di rinoceronte sia meglio del viagra
    – Fare sit-in davanti a tutte le gioiellerie del mondo, perche’ nonostante la caccia agli elefanti sia vietata, il commercio dell’avorio e’ tutt’ora fiorente (e meno ce n’e’, piu’ vale e piu’ lo richiedono)
    – Andare a caccia dei ristoratori che nonostante sia vietato, hanno i datteri di mare per amici e conniventi
    – Far analizzare in laboratorio tutto cio’ che mangiamo, per non renderci complici anche incosapevoli di un coccinellicidio mentre beviamo un Don Bitter (E120, per chi volesse indagare)
    – Assicurarsi che qualunque insetto ci fosse sulla nostra lattughina, sia stato accompagnato gentilmente fuori e non affogato nel lavandino al quinto piano di un palazzo borghese sulla Nomentana
    – Controllare uno ad uno tutti i fagioli secchi, per non bollire vivo nemmeno un vermino che sia uno
    – Dormire a bocca chiusa per non rivelare alla moglie il nome dell’amante, e per non farci finire dentro i ragni (allucinante, ma pare che questo ci succeda diverse volte all’anno!!! Brrrrrrrrrrrrr)
    – Non utilizzare alcun mezzo di locomozione che non siano i propri piedi, per evitare che qualunque insetto si possa spiaccicare sul parabrezza o sul fanale, e stando attenti a non pestare cacche di cane e relative mosche
    – E non parliamo dei ricci, delle ranocchie e di altri piccoli animaletti duracell che popolano i bordi delle nostre strade, e proporre il 41bis per chi distratto acciacca una lumaca mentre va nel bosco a fare fung-watching
    – Nell’ottica del non sprecare nulla, dobbiamo farci seppellire nudi e nella terra o farci buttare nella savana perche’ un animale si possa nutrire di noi
    – Niente piu’ vestiti di lana, kashmir, ecc ecc
    – Via qualunque manifestazione e/o trasmissione televisiva con animali (sfruttamento, ovvio)
    – Niente piu’ animali in appartamento, alla catena, al guinzaglio o con la museruola (se poi morde,vuol dire che la resposabilita’ se la prende il quadrupede)
    – Niente Coccolone ammorbidente, con lanolina, che dal nome mi pare ovvio si fara’ col sudore di pecora, e quelle povere bestie messe li a sudare nella sauna finlandese…
    – Niente piu’ spaventapasseri nei campi, e riscrivere Alice nel paese delle meraviglie
    – Smettere piu’ in generale di rovinare il pianeta, perche’ l’inquinamento causato dalla nostra carta igienica, produce squilibri che fanno soffrire TUTTI gli animali.

    E per finire, il nostro ecocoerente dovrebbe girare nudo tutti giorni dell’anno con un cartello del Peta al collo gridando: “basta con Al Bano e Romina e l’odioso ballo del qua’ qua’”.
    Trovo equamente disgustoso l’estremismo nell’uno e nell’altro senso, gli animali vanno rispettati, e sono contrario alle sofferenze, ma sono anche contrario a chi poi, da ipocrita, quando si piglia una supposta in der posto, o si mette un semplice collirio negli occhi si appella ai diritti del malato e fa finta di non pensare a quali test e’ stato sottoposto il coniglio. Ho lavorato per un istituto di ricerca medica (non facevo il ricercatore pero’, che sono ignorante io), e so cosa fanno alle cavie, e quali sono le procedure e le precauzioni che si prendono per non farle soffrire, nonostante siano “solo ratti”. L’autoregolamentazione impone ai ricercatori di fare dei corsi specifici su come gestire gli animali, su come si devono trattare, e soprattutto come non si devono trattare. Oggi sanno che un animale sofferente, e’ anche una pessima cavia, quindi a chi giova se soffre? Ma tu come pensi che siano stati sviluppati gli ansiolitici, gli antidepressivi, gli antristress? Si puo’ essere contrari alla ricerca medica su animali, ma poi per coerenza si deve anche smettere subito di assumere qualunque tipo di farmaco. Ed ero anche piu’ moralista di te in tal senso, finche’ mi sono chiesto: se un giorno mio figlio avesse bisogno di una medicina che ha richiesto il sacrificio di centinaia di roditori, che fo’? Beh io saro’ grato a tutti questi esserini che sono stati immolati, ma saro’ felicissimo perche’ essite una cura. Senno’ guarda, torniamocene nelle caverne e leviamoci il pensiero. Poi pero’ solo bacche e funghetti, sia chiaro. A me il vivi e lascia vivere sta bene, e lo preferisco al “se non la smetti di essere diverso da me ti faccio saltare in aria”. Fosse anche per una cotoletta. E scusami lo sfogo, ma noi ci conosciamo poco (giusto poco meno di zero) e si fa presto a demonizzarci l’un l’altro senza poi sapere che mi faccio un culo cosi’ per fare raccolta differenziata (un tempo mi facevo anche 10 km per conferire mesi di raccolta certosina), che metto da parte soldi per i pannelli solari e faccio il predicozzo a tutti quelli che sprecano il cibo o lasciano accesa inutilmente una luce. Quindi se qualcuno poi viene e mi dice che sono un “carnivoro”, trovo che sia un’aggressione un po’ gratuita. :)))) Questo per dire che non ce l’ho mica con te, e’ solo che le cose andrebbero viste a mio avviso sempre prima di tutto dalla prospettiva: ma io cosa devo fare per migliorare il mondo? Poi, quando saro’ perfetto io, mi dedichero’ a perfezionare gli altri e a dare il miglior esempio possibile.

    Spero tu non fraintenda le miei intenzioni imbelli, e quindi ti canto pure una canzone vah…:

    Amarilli, mia bella,
    Non credi, o del mio cor dolce desio,
    D’esser tu l’amor mio?
    Credilo pur: e se timor t’assale,
    Dubitar non ti vale.
    Aprimi il petto e vedrai scritto in core:
    Amarilli, Amarilli, Amarailli
    è il mio amore.

    Amarilli, mia bella – Giulio Caccini (1546-1614)

    buonanotte
    Giu

  • amarilli ha detto:

    @nirvana. quando si mangiava meno carne (la tanto decantata e salutare dieta mediterranea) non c’era nessuna sovrapopolazione di vacche…forse confondi gli animali della savana con oche allevate e torturate…
    la produzione eccessiva di carne l’ha determinata l’uomo (vedi PAC, incentivi alla produzione, tutte iniziative che sono nate per salvare l’europa del dopoguerra dalla fame e che hanno finito per distorcere non solo la biodiversità ma soprattutto il mercato…)
    forse confondi il safari africano con gli ormoni dati ai polli…siamo noi uomini che facciamo crescere i polli in 21 giorni…ho visto polli barcollare per il petto troppo pesante(destinato ai banchi della grande distribuzione http://www.lavabruzzo.it/polli.htm ): questo è terrificante!

  • Nirvana ha detto:

    @ amarilli
    non è proprio così..mettiamo che si arrivi a non mangiare più carne tutti quanti..gli animali si riproducono..si riproducono..e tu che fai??? Pensa che in certe parti del mondo, certe razze animali devono sopprimerle per sovrapopolazione..non riescono a trovare il cibo per nutrirsi,e si ammazzano tra di loro per fame!! Non trovi che sia ancora peggio come tortura? Prova a fare un giretto nei parchi in Africa,gli animali che si sbranano tra loro è decisamente terrificante!!
    Amo gli animali..tutti..
    Siamo tutti su questa terra con un ruolo..bello o brutto che sia ma è quello..
    (sicuramente cambierò idea quando nella prossima vita mi troverò ad essere un tacchino vicino a Natale ;) )(

  • amarilli ha detto:

    @ giu: in poche parole fare i porci comodi nostri…invece no, se uno mangia il risultato di una vera e propria tortura io non lo rispetto affatto! basta con quasta finta tolleranza che non è altro che l’italianissimo vivi e lascia vivere

  • Giu ha detto:

    Francamente non volevo rispondere ne’ alimentare una polemica, ma visto che Nirvana l’ha detto, a me resta da sottoscriverlo soltanto. Comunque va dato atto ad Alessandra che ha detto cio’ che pensa con educazione e senza fare la sparata da “neoecologista per una notte che fa un raid una tantum perche’ alla sede del centro asociale hanno deciso che la parola d’ordine del giorno e’ meno oche per tutti”. Il giusto equilibrio forse sta nel mezzo, fare cio’ che troviamo giusto per il nostro stile di vita, il nostro credo sociale e/o religioso e rispettare le scelte degli altri. Forse. :)
    Giu

  • Nirvana ha detto:

    Mi piace rispettare tutti e ci tengo a dirlo..
    ma quante volte mi è capitato di vedere vegetariani convinti con un piumino d’oca addosso..scarpe,cinture e borse in pelle..
    da che mondo e mondo la gente si nutre di carne, gli allevamneti sono fatti apposta..sono cicli di vita, tristi se ci si pensa.. ma è così..

  • Alessandra ha detto:

    @Luca : il rispetto e’ rispetto e basta.sono stata educata cosi’, e amo rispettare ogni essere vivente, che sia uomo od animale.

  • Luca ha detto:

    @Alessandra: Qual è la differenza tra rispettare ogni credo e non rispettarne alcuno?

  • Alessandra ha detto:

    In medio stat virtus…Sono vegetariana e comunque rispetto chi mangia la carne, ognuno ha il proprio credo e priorita’ e gestisce la sua vita come vuole. Penso che l’intervento di Marcello e’ in buona fede, perche’ effettivamente molte persone non sanno come viene prodotto il foie gras.Siamo tutti in buona fede, pero’ personalmente io se mangiassi la carne non vorrei essere complice di queste sofferenze animali gratuite. Un conto e’ morire all’istante , un conto e’ morire con atroci sofferenze, questa differenza penso e’ chiara per tutti. Pero’ ripeto, rispetto i credo e le priorita’ di tutti…

  • silvia ha detto:

    @ Giu sei sempre meravigliosamente irriverente! ah!ah!ah!

  • silvia ha detto:

    Immagino che tutti questi “indignati” per il foie gras siano vegetariani, perchè qualsiasi essere vivente che mangiamo non si suicida prima di arrivare nel nostro piatto…. Non mangiatelo e non girate nei blog di cucina se la pensate così, oppure vuol dire che siete masochisti.

  • Davide ha detto:

    fate schifo……..bella gente davvero

  • Giu ha detto:

    Guarda mamma, due belle ochette! Gnamm gnamm!!!

  • angela68 ha detto:

    Assurde crudeltà… così come i commenti di qualcuno!

  • Francesca di Verona ha detto:

    VERGOGNATEVI!
    In Italia è stata vietata la produzione ed io non esiterò a segnalare la vostra gustosa ricetta alla LAV e alla Protezione Animali!

  • Francesco ha detto:

    Ho visto i video mentre mangiavo crostini al patè di fois gras e fois gras saltato alla mostarda di mele… BUONOOOOOOOOOOOOOOOO…

  • Marcello ha detto:

    La vergogna del fois gras, ecco il link esatto:

    http://www.youtube.com/watch?v=1Ozws-u4xb0

  • Marcello ha detto:

    Il pate’ de fois gras

    Diversi mesi fa, l’associazione canadese Global Action Network, in collaborazione con Farm Sanctuary, ha iniziato una approfondita indagine all’interno della piu’ grande fabbrica di “pate’ de foie gras” del Canada – Elevages Perigord – grazie a degli infiltrati che hanno lavorato sul posto.

    Gli infiltrati hanno lavorato nella fabbrica per oltre 12 settimane e hanno documentato tutte le fasi della “lavorazione”, dalla nascita dei pulcini, alle gabbie di ingrasso, a quelle di alimentazione forzata, fino alla macellazione.

    Grazie alle telecamere nascoste, gli infiltrati sono riusciti a girare piu’ di 100 ore di filmati, oltre a innumerevoli foto. Qui e’ disponibile una galleria fotografica:

    http://gan.ca/campaigns/foie+gras/photos.en.html

    I filmati mostrano un gran numero di evidenti violazioni delle leggi sulla protezione degli animali vigenti in Canada, nonche’ di alcune regolamentazioni sanitarie. Gli investigatori hanno filmato i lavoratori dei macelli mentre staccano la testa alle anatre ancora vive, le sbattono contro il pavimento e contro le pareti, e tagliano la gola ad animali perfettamente coscienti.

    I macellai prendono a calci e pugni gli animali, e li gettano in modo violento da una parte all’altra. I pulcini vengono schiacciati e soffocati dentro a sacchi della spazzatura, da vivi e coscienti. Altri vengono messi in bidoni di metallo e fatti congelare vivi a -20 gradi.Tutto questo si vede nel filmato:

    http://www.youtube.com/watch?v=H4dEHzhod0c

    E questo, come al solito, non e’ un caso isolato: in tutte le fabbriche di questo tipo si lavora allo stesso modo, ci sono le stesse crudelta’, l’incuria, lo sfruttamento, la morte violenta.

    In questi posti (come in tutti gli allevamenti intensivi, e quindi quasi tutti gli allevamenti del mondo), gli animali non possono mai vedere la luce del sole, fino al giorno in cui vengono condotti al macello.

    In particolare, per la produzione del foie gras, il “fegato grasso”, anatre ed oche devono soffrire una violenza ancora maggiore rispetto agli altri gia’ sfortunati animali in altri tipi di allevamento: nelle ultime 2 settimane di vita, gli animali vengono confinati in gabbie metalliche, una per ogni animale, in cui ci stanno appena e nelle quali non possono fare alcun movimento. Piu’ volte al giorno viene infilato loro un tubo metallico in gola, e vengono cosi’ nutrite a forza con un pastone di cereali e olio. Ogni giorno sono costrette a ingoiare una quantita’ di cibo pari a un terzo del loro peso.

    Questa operazione e’ estremamente dolorosa per gli animali. Il loro fegato diventa gonfio a dismisura, 10 volte le dimensioni di un fegato normale, fanno fatica a stare in piedi, perfino a respirare. E i “buongustai” si mangiano poi questa delizia: il fegato malato di un animale torturato orribilmente.

  • Anonymous ha detto:

    scusa, credo che come ricetta sia anche buona ma non ti vergogni a parlare del foie gras come se stessi parlando di noccioline. se sapessi cosa fanno a quel povero “essere vivente” per fare fegato ingrassato. guardati i filmati, almeno ti rendi conto di cosa si tratta. meno male che in italia e pribito per legge. scusa per il disturbo

  • Daniela ha detto:

    Ciao Sigrid, bellissima questa idea! Ho solo un suggerimento da chiederti: quale marca di foie gras consigli?

  • Elvira ha detto:

    C’est superbe, Cenzina! La photo autant que la recette.

  • Francesca ha detto:

    bhè fichissimo!!!!
    io ho proprio il foie gras riportato dal sud della francia, quindi le DEVO proprio provare!
    Favoloso, veramente;))

  • Marly ha detto:

    ça a l’air vraiment bon ;o) Merci pour ton commentaire sur mon blog ;o) Si tu veux parler sur msn avec une belge n’hesite pas à me demander mon adresse ;o)

    Je vais commencer à traduire qqs recettes de ton blog qui a première vue me tente bien :fou: Heureusement que j’ai quelques notions d’italien ;o)

  • Sigrid ha detto:

    Anonimo: calde in effetti missà che crolla tutto (beh puoi sempre infilzarci uno stuzzicadente ma cmq non credo l’effetti sia fantastico). Cmq non sono mica ghiacciate: rassodano al frigo (non al congelatore) e cmq io le ho lasciate riprendere un attimo temperatura ambiente prima di servire…

  • agrodolce ha detto:

    Cucina bruta è uno dei miei libri preferiti e questa ricetta è veramente deliziosa

  • Anonymous ha detto:

    molto belle; ma le preferirei, forse, non ghiacciate, ma calde..si scomporrebbero, temo.

  • Gourmet ha detto:

    Eccola!!
    Bella ricetta e bella foto…
    :-)

  • Piperita ha detto:

    Mmmh… Buona e pure belle!
    W il fois gras

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