Ensemaidas

Le ensemaidas sarebbero dei panini dolci spagnoli, specialità di Mallorca, che vanno molto a colazione, servite in genere insieme alla marmellata. Queste piccole chiocciole grassottelle polarizzavano il mio sguardo ogni volta che sfogliava un mio libro sul pane, così, volendo testare il forno di casa (al gaz, sic), ho pensato farle, e non me ne sono minimamente pentita (anche senza marmellata). Da preparare la domenica mattina …

farina di grano duro 230g
sale ¼ cucchiaino
zucchero di canna 50g
lievito fresco 15g
latte tiepido 0.75dl
uovo 1
olio d’oliva 2 cucchiai
burro 50g
zucchero a velo per spolverare

Setacciare la farina e il sale in una ciotola capiente. Aggiungere lo zucchero e scavare un pozzetto. Sciogliere il lievito nel latte e versare il tutto nel pozzetto. Ricoprire con un po’ di farina e lasciar riposare per 15 minuti in un posto caldo. In una ciotolina sbattere l’uovo e l’olio, aggiungerlo alla farina e mescolare il tutto. Impastare per 8-10 minuti finché l’impasto sia liscio e elastico. Deporre l’impasto in una ciotola unta, ricoprire con della pellicola e lasciar riposare per un’ora finché l’impasto non sia raddoppiato di volume. Reimpastare per un minuto e dividere l’impasto in 8 pezzetti. Srotolare ogni pezzetto in modo da ottenere uno spago lungo 40cm. Far sciogliere il burro, versarlo in un piatto e passarci gli spaghi prima di arrotolarli su una teglia da forno. Lasciar riposare per 45 minuti al caldo, spennellare con poca acqua e zucchero a velo e infornare a 190° per una decina di minuti finché le ensemaidas siano dorate. Spolverare con dello zucchero a velo e servire caldi.

31 Commenti

  • crusaneta ha detto:

    Non dimenticare la ensaimada amb cabell d’àngel! Sono una specie di “fili” caramelizati che si ottengono dalla zucca :)

  • Anonymous ha detto:

    Las ENSAIMADAS si trovano a Buenos Aires ripiene di “dulce de leche” (tipico dolce fatto col latte e zucchero)mmm…buonisime!!!

    Sil

  • alemu ha detto:

    forse è una mia impressione, ma il mulino bianco sta pubblicizzandi i girasoli, girelle simili a queste.. non è che stia attingendo ai dolci tipici di altri paesi?

  • Sigrid ha detto:

    Scribacchini: ma come taroccata la foto scusate?? ;-)
    Dani: sarà, ma io in questo momento avrei voglia di tutto tranne che di investire del tempo a costruire una tempestosa relazione personale con il mio forno a gas :-)))

  • Sigrid ha detto:

    Mmmmm!!! Ripiene con la crema all’uovo caramellato???? le voglio le voglio!! :-)))
    Per quanto riguarda lo strutto hai ragionissimo, lo diceva anche il libro nel quale ho preso la ricetta ma appunto da un lato lo strutto non lo uso quasi mai, dall’altro quando do una ricetta con lo strutto dentro poi tutti mi chiedono se possono sostituire col burro :-)) (però in effetti se si fa così si fa così, proverò :-)

  • Anonymous ha detto:

    Grazie di questa ricetta. Ci proverò. Io ho parenti a Mallorca, i quali ogni volta che vengono in Italia portano ensaimada a volontà. D’altro canto, quando vado io a trovarli mi abbuffo di ensaimada a colazione. Spero di non irritare se faccio un piccolo appunto, però. Mi risulta che invece del burro a Mallorca usino lo strutto. I miei cugini mi dicevano che il nome stesso viene dal vocabolo “saim”, o qualcosa del genere, che in maiorchino vuol dire strutto. Anche l’anonimo che ha postato la ricetta in spagnolo indica lo strutto (manteca de cerdo). E infatti, le ensaimadas che ho sempre mangiato non odoravano di burro… E nella loro forma più comuni sono grandi grandi, una spiralona di 30-40 cm di diametro! La versione più golosa di tutte, a mio parere, è quella ripiena di crema all’uovo caramellata, che merita da sola un viaggio a Mallorca!

    Complimenti per il blog

    Betta

  • rosso fragola ha detto:

    Hanno un aspetto a dir poco invitante! Sembra quasi di sentire un profumino…
    ASSOLUTAMENTE DA PROVARE.
    Sai Cenzina, per quei famosi fiocchetti di cioccolato non ho più provato, ma come si può notare, l’ingrediente in questione resta uno dei miei preferiti.
    Ciao!

  • danielad ha detto:

    Io uso da anni un forno a gas e devo dire che per pane, pizza, lieviti dolci mi trovo benissimo … e poi c’è un rapporto più pesonale perchè devi conoscerlo e assecondare i suoi umori.
    Certo il forno elettrico è più attendibile e costante… ma mica sempre…

  • gli scribacchini ha detto:

    Se la foto non è taroccata, sembrerebbe che hai già domato il nuovo forno :-)
    Domenica mattina sveglia alle cinque e… me ne lanceresti due?
    Remy

  • Mimosa ha detto:

    Vraiment magnifiques!!!

  • Piperita ha detto:

    Io mi stavo anche preoccupando che la Cenzina non mi postava il meme… ;-))

  • Sigrid ha detto:

    Infatti, beh devo dire che il forno a gas ancora non si è permesso di bruciarmi nulla (strano, sarà che si sente sorvegliato?) mentre il pakistano che gestisce l’internet point comincia a guardarmi in modo sospettoso per via delle foto di cibo che faccio clandestinamente transitare sul suo pc (fossero ancora foto erotiche ma… cibo??? – ha ragione lui, sarò depravata io…)
    Intanto, scusate per il meme, non me ne ero proprio accorta dato la lontananza dal blogolandia e la full imersion invece in garbaland.
    E quindi che meme sia… :-))

  • Frank ha detto:

    Trasloco, forno a gas e internet point! Nessun ostacolo è in grado di fermarti, per fortuna :))
    Ciao.

  • fiordizucca ha detto:

    bentornata! :) bellissimi questi panini. don’t worry, il forno a gas funziona benissimo, io mi sono adattata perfettamente ormai :)

  • RoVino ha detto:

    Eh Eh, Cenzina, aspettiamo la tua critica al restaurant!
    Io sono un patito di lieviti (purtroppo), difficilmente rinucerei ad un danese con scaglie di mandorle o ad una girandola con uvetta e pinoli.
    Rob

  • violacea ha detto:

    Scuami Lorenzo, non lo sapevo…
    ho visto che cenzina non l’aveva fatto e allora ho pensato…
    meglio così, adesso è bombardata da MeMe.

  • Lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    Veramente era partito da me…questo meme…E partiva proprio con Cenzina e Sandra…ehmmm
    :-))))
    No problems…
    Facci ridere anche tu, Sigrid…

    L.

  • violacea ha detto:

    cara cenzina, se non l’ha fatto nessuno ti passo il MeMe:10 cose che vorrei/non vorrei – farei/non farei in un ristorante!
    Mi raccomando non odiarmi!
    adeluccia

  • relly ha detto:

    hi,
    in the philippines we have the version of ensaimada topped with spread butter or margarine, sugar then grated cheese! hhmmm good to know.. well spanish influence of course to Philippine cuisine.
    Grazé!

  • Lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    Ma guarda…
    Ho un amica a cui mandare questa post…
    L.

  • Papilles et Pupilles ha detto:

    Ils sont superbes !

  • Juliette Godart ha detto:

    Senza niente togliere a Cenzina, el espanol tiene algo muuuy sensual que el ensaimada parece aùn mas encantadora…

    Oh sigue ablando, anonimo!

  • Francesca ha detto:

    che delizia cenzina! e mi sembra dagli ingredienti anche non troppo caloriche;)
    come mai forno a gas?
    Ciao!

  • Anonymous ha detto:

    ENSAIMADAS MALLORQUINAS (Receta Original)

    Ingredientes para 8 personas:
    harina, 500 gramos
    huevo, 1 unidad
    levadura de pan y repostería, 25 gramos
    manteca de cerdo, 50 gramos
    azúcar, 80 gramos
    aceite, 2 cucharadas
    sal, 1 pizca
    mantequilla, 3 cucharadas
    azúcar glass, al gusto

    ELABORACIÓN

    Poner una taza de agua templada en un cuenco y agregarle la levadura, la mitad del azúcar y la sal. Trabajar todo bien hasta que la levadura se disuelva.

    A continuación, tamizar la harina y ponerla en un cuenco amplio, haciéndole un hueco en el centro. Verter en él la levadura disuelta en el agua, la manteca de cerdo y el huevo. Remover enérgicamente para mezclar todos los ingredientes y agregar el aceite poco a poco sin dejar de trabajar la masa.

    Añadir el azúcar restante y continuar trabajando hasta obtener una masa homogénea. Seguidamente, tapar la masa con un paño limpio y dejarla en un lugar seco hasta que suba, esto sucederá en tres o cuatro horas.

    Untar con mantequilla dos placas de horno, formar con la masa fermentada dos espirales, colocándolas a continuación sobre la placa. Dejarlas en reposo hasta que casi hayan doblado su volumen de nuevo. Introducir las placas en el horno, previamente calentado a temperatura alta durante quince o veinte minutos. Sacarlas del horno, dejarlas enfriar y espolvorearlas con el azúcar glas.

  • Anonymous ha detto:

    Io ho diversi amici maiorchini e l’ensaimadas la conosco bene.Provatela con la marmellata di zucca all’interno sono buonissime!!

  • Sigrid ha detto:

    Macché non vi va di alzarvi la domenica per giocare agli apprendisti fornai?? Io ve lo consiglio vivemente, anche perché l’odorino delle ensemaidas è davvero invitante e poi perché semplicemente sono davveroi piu buone ìappena sfornate e tiepide :-))
    besos!
    s

  • Tulip ha detto:

    ..è proprio l’ora giusta per assaggiarne uno…..

  • Lucia ha detto:

    a che ora mi devo alzare la domenica mattina???? naaaaaaaaaaaaaa li faccio il sabato sera magari

  • Juliette Godart ha detto:

    Pip, se le prepari la sera prima avvisami: così la mattina dopo mi presento da te per colazione! :-)

  • Piperita ha detto:

    Come volevasi dimostrare, il forno a gas non ti ha di certo fermato!!!!
    Se le preparo la sera prima vengono?

    :-)

  • Juliette Godart ha detto:

    Un rientro di vero effetto!

    Slurp!

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