Sinceramente? Credo ci voglia un bel po’ di fegato per proporre agli italiani un libro sulla pasta. Perché insomma se c’è un ingrediente di cui già si è detto di tutto e del quale le istruzioni per l’uso paiono iscritte nel dna, è proprio la pasta. Detto ciò, Pasta di Alba Pezzone riesce a non essere per nulla scontato.
In realtà, più di un mero ricettario questo libro è una bella passeggiata al sud. Un grand tour tutto campano e – giustamente – molto barocco che si sfoglia come l’ album di un viaggio, un gioioso patchwork fotografico, composito e colorato, che mescola dettagli di mercatini e pentole, sguardi complici e devote madonnine, frammenti di orto e paesaggi marini. Insomma, una bella fetta di napletudine racchiusa in un libro, con per filo rosso quel’inconfondibile odorino di pasta di grano appena scolata… Eh già, la pasta! Lo dicevo, pur essendo concepito per il mercato francofono, questo libro evita abilmente di versare nello scontato (anche se a guardare bene, cacio & pepe, amatriciana o paccheri al ragù non mancano), proponendo invece una profusione di idee interesanti spizzicate di qua di là nella cucina di 7 chefs (fra cui Iaccarino e Agata Parisella) che esaltano il territorio ma con innovazione e originalità. Va detto poi che ce n’è per tutti i gusti, anche quelli un pochino più classici, io invece avrei buttato l’occhio su queste ricette qui, anzi missà che mi tocca sperimentarle con una certa urgenza: Spaghetti con finocchio candito, capperi e colatura di alici; Pappardelle con crema di scarola, capperi, olive di Gaeta e mandorle; Pennoni con riciola, prosciutto e fichi; Mafaldine con funghi porcini, mirtillo e timo,… (missà che ne riparleremo…:-)
Pasta, sapori e profumi dal sud, Gambero Rosso editore, 162p, 18 euro
Cara Teapottina,
Così, su du’ piedi??
Mbah, nel genere rusticorustico, ci sarebbe er trattino der traslocatore (vedi il post di una decina di giorni fa), oppure Moschino, sempre a Garbatella. Poi, al Ghetto, sora Margherito (anche su quello c’è un post, vedi l’archivio delle recensioni), o, lì accanto sull’isola tiberina, Sora Lella che è molto buono fa molto meno ‘trattoria’ (anzì non f trattoria per niente). Oppure, Felice al Testaccio, nella stessa zona anche Perilli (via marmorata),… Però in effetti il fatto che sia sabato sera e vigilia di Pasqua penso possa essere un po’ un problema…
Ciao a tutti i foodblogger e Buona Pasqua :)
Avrei bisogno di una dritta da tutti i cavoletti all’ascolto: ho un ospite, qualcuno di voi sa consigliarmi un ristorante a Roma dove si possono gustare BUONI piatti rrromani? Io ne conosco uno a Trastevere, ma per stasera è tutto pieno! :(
Grazie a tutti e AUGURI!!!
Ciao. Les mots n’existent pas pour dire l’effet qu’elles me font, et je dois dire que tu as l’art de les mettre en valeur. Bravo !
BELLO POTREI REGALERMELO PER PASQUA!!
BUONA PASQUAAAAAAAAAAAAA
lucia
Che coincidenza! Pensa che proprio ieri ne ho richiesta una copia all’editore olandese che ne pubblica la traduzione a fine agosto…
Interessante recensione!!!
Per una che adora la pasta… ;-)