…. o come rovinarsi la cena con una ricetta veloce di Donna Hay:
il marito: (con tono sospettoso) hum… ma è una ricetta inglese questa?
cavoletto: …??!! no…
il marito:… (guardando il piatto con una certa perplessità)
cavoletto: … vabbè, è australiana…
il marito: ah ecco vedi!
cavoletto: cioè, l’autrice della ricetta è australiana… però vende libri di cucina in tutto il mondo eh!… è molto brava…
il marito: si però vedi, gli inglesi hanno questa concezione geometrica del cibo, non riescono a concepirlo senza toppings, fillings, ecc…
cavoletto: dici?
il marito: beh si, è come in belgio, quando ti servono la pasta con la mapazza di salsa sopra…
cavoletto: … che vogliamo insultare?!
il marito: (assaggia) eh vedi, te l’avevo detto, gli inglesi proprio non ci capiscono di cibo…
cavoletto:... ma guarda che è d’ispirazione italiana questa ricetta!!!?
il marito: appunto, peggio ancora, con la cucina degli altri non possono proprio fare a meno della geometria! E poi pensa che gli inglesi cenano alle 5 eh…
cavoletto: che è pesante?
il marito: mah…
(…)
Per la cronaca, la ricetta prevede di porre l’uno sopra l’altro melenzane, pomodori, origano, petto di pollo e mozzarella, 20 minuti al forno ed è pronto. E non è per niente buono…
Si lo so’ è un post vecchissimo ma ogni volta che lo leggo piango dalle risate. Mi ricorda qualche altro uomo italiano ;), sempre sospettosi eh? Pero’ spesso (purtroppo) hanno ragione…
Vabbè apparte le scaramucce tra chi sa cucinare meglio (in assoluto noi italiani e non rispondete), vi racconto la piccola disavventura di un mio amico: Claudio, appena diciassettenne vola in America per il mese di vacanza studio.
La famiglia ospitante lo accoglie con tutti gli onori: “Ciao! Siediti pure che ti cucino! – dice la mamma di famiglia – ti ho fatto LA PASTA!”. Il piccolo e spaurito Claudio non sente il classico odorino del sugo con 2 cm di olio (sugo abbruzzese), nè vede la pentola dell’acqua che bolle. Però vede quella signora andare verso il frigo, aprirlo e sentirsi chiedere: “Ci vuoi il pomodoro o la cioccolata?” Il nostro wonderboy riesce appena a farfugliare: “To-ma..to..”.
La signora taglia col coltello una fetta di quegli spaghetti freddi e incollati e li serve al ragazzo con accanto l’immancabile KETCHUP!
Bella stà blogosfera! mi sa che ci passerò un bel po’ ddi tempo..
E complimenti a Cenzina per questo tuo blog.
e a proposito di cucina della mamma qui sopra abbiamo un grandioso esemplare che dimostra che ci sono grandi creativi anche qui ;-)
A me veramente l’origine, il paese o il colore non importa nulla, anzì sono curiosissima e credo che dal sito si capisce benissimo, solo che se, come in questo caso, una cosa viene cattiva viene cattiva, c’è poco da discutere… del resto missà che i giudizi sulla cucina inglese sono stati emessi da non da chi ci è capitato per poco tempo ma da chi ci ha vissuto a lungo… E evidente poi che non bisogna mai generalizzare nulla e di certo mi appresto a partire con la ferma convizione di interessarmi alla cucina locale.. vi saprò dire ;-))
la differenza è che forse con 50 euri in italia riesci anche a mangiare bene mentre in uk con 50 euri riesci spesso a mangiare malino
La ricetta non l’ho nemmeno letta sinceramente….pero’ i commenti sulla cucina inglese non mi sono piaciuti affatto e non perche’ penso che la cucina inglese sia buonissima ma perche’ non sopporto i topici!! Denotano una certa ignoranza….anche qui da noi non si mangia sempre benissimo…., perlomeno gli inglesi apprezzano le altre cucine e si sforzano di provare a cucinare cose diverse non le solite ricette di mamma’ che io adoro pero’ ammiro la creativita’ e diciamolo pure che la cucina italiana si sta un po’ troppo fossilizzando e poi come in tutte le cose anche per scegliere un ristorante in Italia o dovunque sia ci vuole buon senso… oggigiorno si puo’ mangiare bene o male in tutti i posti bisogna solo saper scegliere. io in Inghilterra ho mangiato da dio e ho mangiato malino pero’ dove?nelle canteen, nelle mense o nelle catene o pseudo ristoranti. I supermarcati inglesi offrono una varieta’ che l’italia se la sogna, dai prodotti organici o biologici a quelli di origine internazionale. Non crediamo che tutti in italia sappiano apprezzare il cibo, si e’ vero che diamo molta importanza alla cucina ma ci sono quelli che non sanno nemmeno farsi un uovo fritto… in inghilterra la maggior parte degli uomini sa cucinare non fosse altro per esigenza visto che lasciano l’ala di mamma’ ai ventanni….
in spagna sempre mi lamentavo della mancanza di interesse nella cucina, della mancanza di ingredienti freschi, artigianali, biologici,internazionali, la mancanza di curiosita’ verso altre cucine e sempre elogiavo l’italia….poi ho visto un programma di Jamie Oliver in italia e mi sono vergognata di quello che ho detto… Ho visto un italia ignorante, chiusa alle sue ricettine quelle di mamma’, questa non e’ come la fa’ mia madre e poi ci lamentiamo degli inglesi…perlomeno loro si che sanno apprezzare la cucina. Per che’ non aprite un po’ i vostri orizzointi, si puo’parlar male di una ricetta, di un metodo di cottura ma non di una cultura e poi perche’ sempre generalizzare? noi siamo quelli che mangiano solo pasta al pomodoro tutti i giorni???
Però un pregio ce l’ha questa ricetta: ti ha dato lo spunto per un divertente spaccato di vita domestica.
Remy
magari senza petto di pollo…
l’ultima però non mi ha entusiasmato sinceramente… ciao
Ti ho aggiunto tra i link sul mio blog! Ottime ricette complimenti
secondo me senza petto di pollo sarebbe stato mangiabile. rabbrividisco all’ideqa del petto di pollo crudo messo lì a tradimento, su quel povero pomodoro innocente che, secondo me, sognava già una bella fetta di mozzarella.
E dopo una cenetta così ti parla ancora??
A me Rob toglie il saluto per tutta la serata, con un piatto non di suo gradimento!!!
Povero Donna ( hay).. che dici le fischieranno le orecchie?
:-)
food traveller: infatti, anche mio marito, in belgio, tempestava contro le salse, specie quelle ‘pannose’, sul pesce. Però, va detto che non tutti i pesci sono serviti in salsa, e che non tutte le salse alla panna non cattive ;-))
lorenzo: alla prima domanda la risposta è sì’, alla seconda no :-))
Tuo marito è parente del poeta?
Poetizza anche lui?
:-)
L.
Buona fortuna in UK … si mangia bene (qualche volta) ma a prezzi esorbitanti o in maniera molto pesante.
Alcuni commenti di tuo marito mi ricordano i miei alla mia fidanzata quando andiamo fuori in Belgio … ma come e’ che in Belgio c’e’ sempre un litro di salsa on un micro pezzetto di pesce (spesso congelato) ???
:-)
Troppo carino il tuo post. Auguri di cuore per le pause di nutrimento in GB. Anch’io punterei sui ristoranti indiani. Però …in Donna Hay I still trust. Dai! Kat
Maddaiiii, robbbbb, io son sposata da due anni:-))))) nonno, di pane, matrimonio (non il mio) e abbinamenti riparlerò più avanti… pazienzzzzza ;-)
Hihhi, vedo che contro il mio volere ho appena fondato il club antidonnahay!??
Comunque, a parte che forse bisognerebbe precisare che il povero marito è stato culinariamente traumatizzato durante i suoi studi a cambridge, è pur vero che qualche sospetto su sta ricetta ce l’avevo pure (specie la parte ‘pollo crudo messo nel mucchietto e cotto al forno così’, però poi, bah, in god and donna hay we trust… non l’avessi mai fatto! ;-)) Del resto, di donna hay mi piacciono le insalate, anche se spesso finisco col fare patchwork piuttosto che seguire alla lettera le sue ricette, del tipo che prendo un pesce di qua, una salsa di là, e combino il tutto… poi le foto sono stupende :-DD Però evidentemente sulle rivisitazioni italiane sarebbe meglio soprassedere…
ps a Fiore: fra un po’ ce ne andiamo per una settimana nel warwickshire, che dici?, mi porto cafettiera, fornellino a gas e scorte di spaghetti e pelati??? :-D
(bah, pare che a birmingham ci si possa salvare… con la cucina indiana ;-)
Dunque, il 14 luglio Elisa sospetta benevolmente matrimonio in arrivo.
Il 17 luglio Cenz posta un dibattito culinario fra lei e il “marito”.
Devo dedurre che il tutto è avvenuto in questo week-end?
Perché se si, allora FELICITAZZZZZZIONIIIIIIII!!!!!
Ma l’accostamento dolce-dolce è stato fatto? :))
Rob
posso dire la verità??’
a me il petto di pollo mi pare non c’entri nulla con la mozzarella…non sò, l’accoppiata mi suona sospetta…
devo dare ragione al marito!!!
hehehehe
hihihi grazie cavoletto, una bella risata il lunedi’ mattina ci vuole :)))
tuo marito ha perfettamente ragione. potrei scrivere un enciclopedia su come rovinarsi la giornata mangiando fuori in Inghilterra!! non mi ci far pensare! :)
:-D mi immagino la scena!!!! stavolta sono d accordo col marito….ho provato un po’ donna hay l’ anno scorso poi ho smesso proprio per questi motivi…non buono e pesantuccio!!!! ma forse potrei approfittarne per riciclare il tuo esperimento a mio marito che con toppingse fillings è una cosa sola…:-DDDDDDD
baci e bando alle cuoche australiane mediatiche!
;-DDD un bel 4 a donna hay!!!
hihihi!!! spaccatello di coppia? la mia metà, invece… non odia… i commenti… ma quando a domanda rispondo “mmmmm” o “ahummmm” (tono perplesso dubitativo) ;-))
quanto alla foto, posso dire la verità?? è molto appetitoso a guardarsi….
per renderlo migliore? la melanzana la friggerei infarinato, il petto di pollo grigliato oppure fritto con infarintura o panatura.. la fettona di pomodorodo un minuti in pentola antiaderente, aggiungerei foglie di basilico e pizzico di peperoncino sul pomodoro prima della composizione… evvai!!!
Bravi tutti a dispensar consigli??? Se non altro, di sicuro, ho toppato sul fattore tempo… che forse era quello fondamentale della ricetta?’!!?
Vabbè, se ilforno venne acceso… presumo che a roma si stia meglio??? ;-))
variazione tema melanzane… stasera… perchè non proporre al marito le melanzane dello sceicco? (isabel allende, almeno, è sudamericana…. e quindi più vicina a noi, in un certo senso) suonano vicine (di nome) ad un cuoco che ogni tanto fa una capatina qui e che un bel giorno visiterò (ciccio sultano) perchè mi è stata messa addosso… tanta curiosità!! ;-))