The sticky toffee pudding project

Confesso che ho barato! Di solito avrei una specie di regola culinaria che vuole che si cucinano soltanto i piatti tradizionali di cui si è almeno assaggiata la v.o. Beh, ecco, questa è un eccezione alla regola. Nonostante sia in qualche modo vicina di casa, non avevo assolutamente mai sentito parlare dello sticky toffee pudding inglese prima che un affezionato lettore, fatato da quel dolce scoperto in Inghilterra, mi chiese se per caso ne avessi la ricetta. Beh non ce l’avevo. Ora potevo benissimo rispondergli che non sono mica le grand larousse gastronomique io, ma poi ovviamente la mia natura di scimmia curiosa prese il sopravvento. Cosi ho cominciato a girare la rete, per scoprire poi che di sticky toffee pudding (pudding qui non sta per budino ma per dolce) ce ne sono un’infinità, e che perfino grande firme come Jamie Oliver, Nigella Lawson e la mitica Clotilde, hanno una versione preferita di questo dolce ai datteri. Dopo tanto di studio comparativo ho usato questa versione qui, tratta da Cookies, muffins & co, il libricino bestseller di Pascale Weeks. Traduco, con due piccole modifiche: zucchero muscovado nella torta al posto di quello normale e più panna nella salsa.

per la torta ai datteri:
datteri snocciolati 200g
bicarbonato di sodio1 cucchiaino
acqua bollente 20cl
zucchero muscovado180g
farina 175g
burro 50g
uova 2
lievito per dolci 2 cucchiaini
sale una presa

per il caramello al burro salato:
zucchero di canna 75g
burro demi sel 25g
miele un cucchiaio
essenza di vaniglia 1 cucchiaino
panna fresca 5 cucchiai

Preparare la torta: scaldare il forno a 180°. Versare i datteri e il bicarbonato in una ciotola, coprire con l’acqua bollente, mescolare e lasciar riposare. Da un’altra parte mescolare il burro fuso, lo zucchero, mescolare poi aggiungere le uova uno a uno. Aggiungere la farina, il lievito e il sale, mescolare e infine passare i datteri con la loro acqua al mixer e incorporare pure quelli. Versare questo impasto in uno stampo e far cuocere per 30 minuti.

Prepapare il caramello: in un pentolino, a fuoco basso, far sciogliere il burro (se non lo trovate salato potete aggiungere una piccola presa di fior di sale al caramello quando sarà pronto) con il miele e lo zucchero. Mescolare il tutto per 5 minuti (finché cominci a caramellare leggermente sui bordi del pentolino), togliere dal fuoco e aggiungere la panna a filo mescolando sempre.
Infine servire uno spicchio di torta con una generosa colata di caramello.

17 Commenti

  • Brilynn ha detto:

    I love the way the toffee dribbles over the edge, so good!

  • Emma ha detto:

    Thanks for your entry to DMBLGIT – have a look at all the entries here.

    Sticky toffee pudding is a necessary, if infrequent, indulgence!

  • pascale ha detto:

    Il est superbe bravo. Ta photo est sublime. Je vais la mettre sur le making of. Merci encore pour ton mail.

  • il_vile ha detto:

    sto blog è da preferiti anzichenò!

    e allora posto che a me piace salato…

  • danielad ha detto:

    OT: a parte la buca/sòla che mi hai dato oggi… quando organizziamo un incontro tra bloggers romani e non romani?

  • omelette ha detto:

    waaaaa!! il est magnfique!!

  • Sophie ha detto:

    Superbe. Il en reste un peu ???

  • Anonymous ha detto:

    beh… non mi rimane che battere i pugni sulla scrivania (no… non di rabbia, ma “accademicamente”!)
    insomma, mica male per chi…
    -cucina (per diletto)
    – qui legge spesso e volentieri (per le ricette sfiziose e le belle foto)
    – è un po’ fuori dal mondo (dei blog)…

    palma x post più lungo (mi scuso con tutti, so che la brevità dovrebbe essere la caratteristica della comunicazione net… ma quando ci sono troppi particolari???)
    e palma (sottobanco) x cavoletto indotto a barare
    ;-)

    ecco che mi hai già risposto… c’erano ricette che mettevano acqua di “vegetazione” bicarbonata nell’impasto ed altre no….
    mi pareva un’animalata e così: niente acqua bicarbonata nella ricetta scelta.
    avendolo magnato posso dire che sticky si riferisce soprattutto all’impasto (che si attaccava ai denti proprio chewchew), e che il caramello… beh.. forse è più gluey che sticky… ma si tratta pur sempre di sinonimi, nooo?

    il mio muscovado veniva dalle mauritius… scuro scuro e profumato di liquirizia… ma pudding chiaro… boh..

    il non saper di datteri forse è proprio una caratteristica (che dolci arabi dove i datteri si sentono ne ho magnati) e cmq si tratta di un ingrediente che trovo abbastanza magico (v. durata in sofficità e difficile individuazione)

    ah, il profumo sarebbe stato ancora più rotondo,ma la mia dolce metà mi ha trattenuto dalla grattuggiatina di noce grattuggiata e dal pizzichino mini di cannella…
    e, ps… le mie quantità di spezie valgono per la ricetta raddoppiata, che ho fatto un mega pudding in stampo di ferro… da focacciona!

    per il caramello… de gustibus…
    (nei sacchettini di toffees scelte per tipo in un old sweet shop, riportate a casa e ditribuite… no salted included!)
    goloso

  • Sigrid ha detto:

    hihhi, ma quello dev’essere il comment più lungo della storia??
    Dunque: io il bicarbonato ce l’ho messo nel dolce, non ero convintissima ma l’ho fatto e in effetti il mio era piuttosto sticky (resta a vedere se quel sticky si riferisce al dolce in sé o al caramello colato sopra, parecchio sticky pure lui, direi)
    Comunque in effetti il mio non è che sapesse di datteri, ho provato anche la ricetta di nigella e devo dire che è meno sticky e più dolce ai datteri (e almeno così si sentono), però ecco esteticamente ha poco a che vedere.
    Che il mio dolce fosse scuro credo sia anche dovuto in parte al muscovado scurissimo che ci ho messo dentro… La variante speziata invece mi pare proprio da provare!
    E infine: si, preferisco il caramello leggermente salato (e forse è anche uno dei motivi per cui ho scelto la ricetta di Pascale Weeks), è pur sempre dolce..ps: il mio toffee al frigo non ci è mai arrivato! ;-)

  • peggy ha detto:

    miammmmmmmmmmm! bellissimo questo dolce…

  • Anonymous ha detto:

    ammazzaò! nun ce credo…
    ho fatto deviare cavoletto dalla retta via del taste, appreciate, cook & print (& take a pic).
    mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa. ;-)

    ora due note, che, deliziato in uk e senza troppi lumi dal cavoletto, lo sticky io l’ho fatto domenica mattina ma con la ricetta di jamie olivier che, tra quelle in cui ero incappato su internet, mi ispirava di più.
    le differenze con l’originale e quelle apparenti con quello del cavoletto???
    a me è venuta una torta:
    – alta come quella del cavoletto (l’originale era pure lievemente… più basso);
    – chiara color gelato alla nocciola(l’originale era scuro come quello del cavoletto);
    – forse un po’ più ricca della versione del cavoletto (jamie aggiunge pure 2 tbsp di ovomaltina e mi sa che le dosi di burro e zucchero sono un pelo…meno dietetiche);
    – molto profumata (…con licenza pratica ho interpretato le mixed spices di jamie polverizzando 1 stella di anice stellato ed 1 chiodo di garofano, ed ho aggiunto la polvere passata al colino);
    – per nulla sticky (come quella che avevo magnato in uk)..!!!! buuuuh…
    ora domando (se qualcuno sa, alzi la mano):
    sarà che non è venuta sticky (appiccicosa) perchè l’acqua schifida bicarbonata che ammorbidisce i datteri per sbucciarli io l’ho buttata e non l’ho aggiunta all’impasto????
    mi puzza di sì…
    @cavoletto: la tua è venuta sticky?

    insomma, è venuta diversa da quella mi aveva incantato a fine pasto la settimana passata in uk (quella del cavoletto appare molto più simile all’originale).
    Cosa strana: chiedendo a tutti coloro che l’hanno magnata (ed apprezzata) di indovinare gli ingredienti… nessuno ha individuato i datteri! (ed confesso che neppure io, assaggiatala in uk, avevo capito che contenesse datteri)
    Comunque, buonissima (la mia) un equilibrio rotondo e profumato di soffice dolcezza…
    ecco… è rimasta soffice 4 giorni di fila (tanto sono riuscito a centellinarla)

    ah, ps: quella di fare il caramello salato mi sa che o è un po’ una fissa (v. caramelle fleur de sel del cavoletto) oppure è volontà di controbilanciare tanta dolcezza…

    Io l’ho trovato buonisssssimo anche dolce dolce (il mio assaggio incantevole non fu salato) ed il toffee avanzato… in frigo, diventa più denso e sono… cucchiaiate di mou!!!! ;-)

    goloso

  • veronica ha detto:

    impossible de resister bravo…

  • Anonymous ha detto:

    camille: essaye aussì la variante de Jamie Olivier..
    un petit peu plus riche et claire
    mais…
    fermer les yeux et… gouter…
    mmmmmm
    souad

  • Camille ha detto:

    Celui-là je sens qu’il va me plaire !!! Je n’en ferai qu’une bouchée… c’est sûr !

  • Piperita ha detto:

    Una volta ne ho assaggiato uno d aurlo in un pub di un paesino delle Costwolds, caldo, favolsamente sticky e tofee…
    Non l’avevo notato nel mini libro di Pascal!!! Devo studiarmelo meglio…

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