Tortine con manioca e mango


Devo essere un po’ strana io. Mentre c’è chi impazzisce per lo shopping griffato, e cerca sempre l’ultima chicca modaiola da mettersi adosso, a me invece poche cose divertono quanto andare ad annusare verdure strane e frutti piu o meno esotici nei mercatini e negozietti etnici. Chiedere spiegazioni a venditori che l’italiano quasi quasi non lo parlano. Acquistare barattolini e bustine di speziette di cui manco so cosa sono né sopratutto cosa bisogna farci. Insomma, qualche tempo fa son tornata carica di manioca, il grazioso tubero che si vede qui sopra. A quanto pare viene consumato più o meno come una patata, io ci ho fatto questi curiosi tortini ispirati a una ricetta tipica della Reunion, un pochino grassotelli ma sicuramente sorprendenti…

manioca grattugiata 1kg
zucchero 300g
burro 250g
uova 4
mango 2
rum 5cl

Lavare e sbucciare le manioche. Grattuggiarne la polpa con una grattuggia tipo da parmigiano. Sbucciare i mango e tagliarne uno a dadini piccolissimi, l’altro, tagliato a fettine, servirà alla decorazione. Mettere la polpa di manioca in una ciotola piena d’acqua e lasciarla a bagno per 20 minuti. Sciacquare, strizzare bene la polpa e rimetterla un’altra volta a bagno per 2o minuti (stare attenti a buttare tutto il deposito bianco che si sarà creato nel fondo della ciotola). Aggiungere il burro fuso, le uova, i dadini di mango, lo zucchero e il rum. Mescolare bene il tutto. Versare questo composto in piccole teglie da muffin (meglio se di silicone) e cuocere a 150° per circa 40 minuti, finché le tortine saranno belle dorate. Lasciar raffreddare, spolverare con dello zucchero a velo e decorare con le fettine di mango rimaste prima di servire.

21 Commenti

  • Simona ha detto:

    Ciao io ho la manioca ancora in tuberi ma è dura, tipo secca non morbida e polposa. Qualcuno mi sa dire come posso ridurla in farina?

    Grazie

  • didia ha detto:

    sono tornata da poco dal Brasile e ho portato un sacchetto di goma de mandioca(credo sia quello chiamato polvilho), purtroppo sta finendo (usato per crepes concocco e latte condensato buonissimi…)
    qualcuno sa dirmi dove posso trovarla?
    grazie

  • giada ha detto:

    Buongiorno ragazzi. Ieri sera ho visto Ratatouille e ho un solo commento: M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O!!!!Correte a vederlo!!

  • Sigrid ha detto:

    @gata: beh grazie a te per la spiega!! Sul serio, non sapevo di tutti questi ‘derivati’ (cioè che si usa molto ecc si, ma per il resto… :-)

  • Gata ha detto:

    Ciao singrid, curiosavo tra le tue ricette e mi sono imbattuta in questa. Conosco bene la manioca. Il mio ragazzo è brasiliano e per loro è un alimento d’uso quotidiano. La mangiano fritta, oppure la usano come noi usiamo le patate nello spezzatino (è difficile spiegarsi ^__*), poi ne fanno una farina (farofa) che ha la grana di varie dimensioni (a me personalmente sembra segatura…) e che usano come noi usiamo il parmigiano grattugiato, oppure ne fanno un amido, il polvilho con cui si fanno i tradizionali pao de queijo, i sufflè di formaggio. A parte la farofa che proprio nn mi ispira, la manioca l’adoro. Proverò questi dolcetti di sicuro e li farò assaggiare anche a Thiago. Grazie per l’idea. Vivi

  • franci&mini ha detto:

    Tourment d’amour, io li ho mangiati con questo nome, aromatizzati al cocco, provenivano dalla Guadalupa.
    Gusto delicato.

  • Patty ha detto:

    Il pao de queijo si fa con il polvilho, una fecola di mandioca, che esiste in versione dolce e acida. Non si usa il tubero grattugiato a meno che non sia un’aggiunta alla ricetta tradizionale (ne ho trovato un esempio in rete). Se sono fatti bene e ancora caldi, questi paninetti sono un attentato alla linea perché uno tira l’altro. In effetti quando ho visto le gougères ho pensato subito ai paes de queijo e mi è tornata la saudade.

  • Diamanterosa ha detto:

    Mi hanno giusto portato dei bulbi di tulipano (viola, ovvio) dall’Olanda. Secondo me, ci faresti un dolcetto anche con quelli!:-) Che donna sei?

  • cat ha detto:

    che bello sapere di non essere l’unico a sniffare ortaggi e altri prodotti sconosciuti! Va bene la forma, ma l’odore mi dice subito se qualcosa mi potrà piacere o meno; purtroppo a volte no! non ti dico le cantonate che ho preso nei super cinesi di milano (quando ci abitavo andava forte la cucina cinese!), il tuo cagnotto è uno spasso! saluti golosi cat

  • Rosa's Yummy Yums ha detto:

    Magnifique! J’adore le manioc et ces petits gâteaux!…

  • Brazilian soul ha detto:

    se non sbaglio con la farina di manioca in Brasile fanno delle pallette tipo le gougères al formaggio. Si chiamano pao de queijo (=pane al formaggio) e sono spettacolarmente buone…. magari nel tuo shopping trovi anche la farina…..

  • Anonymous ha detto:

    il risolat era una prise per i fornelli!!
    ;-)ehehehhe
    grazie… a me oltre alle foto e al procédé piace tanto sapere quali sensazioni ha suscitato ciò che cucini… in te o nei commensali (e perdona la pretenziosità)

  • Gourmet ha detto:

    Stessa cosa capita a me, Cenzina!! Ormai ho dimenticato i negozi modaioli.. e vado dritta dritta nei mercati o in negozi di cibo etnico!! Saremo malate?? ;-)
    Un morsetto a Olive!

  • Lambre ha detto:

    La mia ispirazione quetidiana… e io ch esono a dieta!
    Giuro é davvero un dolce tormento!!!!

    Cenzí solo guardando le foto mi vien fame!

  • Sigrid ha detto:

    morso & anonimo1: euhm, il sapore?? bah, in realtà è molto discreto, infatti missà che il paragone della patata si possa usare anche qui, in più dolce, insomma, nulla di forte o irruente. E in effetti il rum un po’ copre, però a mio avviso si potrebbe anche non metterlo (tanto c’è il mango). ps: non sono biscotti, sono tortine, rimangono cmq morbide dentro! (col risolat? mavalaaaa….:-D

    max: a roma è facile, basta andare in zona piazza vittorio, o sul mercato stesso (è pieno così di manioca, patata dolce, platani & co), oppure nei negozietti etnici che stanno li nei dintoni… gli gnocchi? non saprei proprio! Se li fai vienicelo a raccontare!! ;-)

  • max ha detto:

    mi sai consigliare qualche negozio di roma dove comprare qualche ingrediente “esotico” da portarmi a genova?

    quasi quasi vorrei provare ad usare la manioca per farci i gnocchi.

    max
    http://lapiccolacasa.blogspot.com

  • Anonymous ha detto:

    Ca donne vraiment envie.
    C’est superbe et les photos sont très tendance et design.

    Nous aussi nous avons un blog :

    http://www.a-la-louche.com

    Si vous êtes italien vous allez aimer :
    http://www.cravate-avenue.com

    A bientôt.
    Maud

  • Anonymous ha detto:

    une question…
    mi descrivi per piacere il sapore di questi simpatici biscottini??
    e olive? ha assaggiato???
    i due tuberi di manioca comprati al china&africa market… li ho dimenticati in fondo al cassetto delle verdure ed hanno fatto una brutta fine….
    ora, dopo acquisti “strani” (cui non resisto) ti chiederò direttamente…
    io proverei ad usarli come cucchiaio per magnare il risolatte alla vaniglia… dici stona????
    ;-))

  • daniela ha detto:

    tout à fait d’accord pour les escapades exotiques tout près de chez soi…
    ciao esploratrice!

  • Morso ha detto:

    ho un negozietto del genere proprio sotto casa..adoro girare tra i sacchi di riso profumato e la manioca mi aveva sempre incuriosito..ma..che razza di sapore ha? (o è non sapore e si copre con il rum apposta?)
    ciao da quella L che aveva già sbrodolato a giugno da queste parti!

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