E un giorno cavoletto scoprì l’uva fragola

Una ordinaria mattinata di sabato al mercato. Per caso, tra le mele e le zucchine, intravvedo la scritta uvafragola sull’angoletto di un banco. Posso assaggiare? E mi ficco in bocca uno di quei chicchi piccini, pieno di una polpa quasi viscida dal vago sapore di fragoline di bosco, poi la buccia acidina. Buonissima. Rincasata con cane, spesa e busta di uva, bene bene, emmo’ che ci facciamo?? Così per prima cosa mi sono ricordata della focaccia all’uva fragola, una usanza toscana a quanto pare pare. Ne ho trovato diverse versioni ma avevo però voglia di fare semplice e così ho preparato un’impasto base di focaccia semplice…

Focaccia all’uva fragola

farina 500g
bustina di lievito secco per pane (ho usa quella Hovis inglese, eccellente)
acqua tiepida 300ml
olio d’oliva 2 cucchiai
sale 1 cucchiaino
uva fragola 500g
zucchero semolato

Impastare il tutto e lasciar lievitare per circa 1h30. Intanto lavare l’uva, tagliare i chicchi a metà e toglierne i semi. Quando l’impasto sarà lievitato, reimpastare aggiungengo due terzi dell’uva (aggiungere semmai un altro poco di farina che l’uva rende appiccicoso l’impasto. Stendere la focaccia in una teglia da forno rivestati con carta da forno, premendola con le mani. Lasciar lievitare per un’oretta. A termine aggiungere l’uva rimanente premendola un po’, aggiungere un filo d’olio e cospargere con dello zucchero. Infornare a 200° per mezz’oretta.

Tutto ciò però non mi è bastato, mi avanzava ancora mezzo quintale di uva fragola e cosi, eureka, ho ripensato a un dolce visto tempo fa su un rivista culinaria belga, creata da non ricordo quale chef belga, un torta piena di uva imprigionata nella gelatina. Così poi ho provato pure quella

Torta gelatina di uva al miele
e biscotto alle mandorle

farina 120g
burro 120g
farina di mandorle 80g
zucchero demerara 80g
uva fragola 250g

per la gelatina:
gelatina in fogli 3 (6g)
acqua 3dl
limone 1, il succo
miele 3 cucchiai

Mescolare il burro, la farina, la farina di mandorle e lo zucchero. Aggiungere uno o due cucchiai di acqua e impastare fino a ottenere un’impasto che si sbriciola. Ricoprire una teglia da forno con carta da forno, porci un cerchio da entremet (potete anche usare il bordo di una teglia a cerciera, e stenderci la pasta, premendola con le mani. Far cuocere per 15 minuti a 180° e lasciar raffreddare completamente.
Mettere la gelatina a bagno, scaldare l’acqua con il miele e il succo di limone e infine scioglierci la gelatina morbida. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente poi in frigorifero. Nel frattempo tagliare i chicchi d’uva a metà e eliminare i semi. Quando la gelatina comincerà a rapprendersi: foderare l’anello di metallo con una striscia di carta da forno, disporre l’uva sulla basa di biscotto e versare la gelatina. Lisciare la superficie e mettere il tutto al frigorifero per un paio di ore finché la gelatina si sia del tutto rassodata.

nota: Biscotto e uva invece sono molto buoni ma per quanto riguarda la parte gelatininosa, non mi ha del tutto convinto. Al prossimo giro ci metterei pure dell’uva, un pugnetto, cuocendola nell’acqua calda poi passando il tutto al mixer e al colino prima di incorporare la gelatina e di versarlo sulla torta. Se ci provate fatemelo sapere :-)

19 Commenti

  • duchessa ha detto:

    io me la faccio fare dal mio fornaio di fiducia.io fornisco l uva e poi me la porta anche a casa.è superba ho provato a farla nel forno a legna di mio marito ma non era la stessa cosa

  • Sigrid ha detto:

    @tommy: di zucchero direi circa un paio di cucchiai, da spolverarci sopra, poi dipende di quanto ti piace zuccherata la foccaccia o meno…

    @alex: boh? cioè, può darsi sì, nel senso che ho registrato entrambe le trasmissioni (questo l’ho fatto io a primavera di quest’anno mentre cortesia per gli ospiti risale ormai a… due anni fa!), poi davvero non ho idea delle repliche ecc… :-) (anzi mi fai pensare che devo postare na cosa, due giorni fa mi sono imbattuto in alessandro borghese… :-)

  • Alex ha detto:

    ciao Sigrid
    ma sbaglio o ti ho visto oggi su 2 programmazioni Sky cortesie x gli ostini e questo l’ho fatto io…

  • Tommy ha detto:

    ciao Sigrid,
    vorrei preparare la focaccia per il prossimo we, che da noi si vendemmia e mi sembra simpatico proporla come spuntino a metà mattinata…ma di zucchero quanto ne devo mettere? non lo trovo indicato..
    grazie mille :-)

  • adelina ha detto:

    Io la focaccia l’ho fatta!!!
    Togliere i semi è una sfacchinata perchè la polpa tende ad esplodere fuori dalla buccia (che è spessa, ma non tanto da creare sto tormentone!) e a schizzare sul muro e a non lasciarsi penetrare per estrarre i semini…
    Poi, siccome sono calabrese, e volevo una versione “RUSTICA” l’ho fatta salata, con sopra sale e olio al peperoncino…..
    SCUSATE IL SACRILEGIO PERO’ ERA BUONISSIMA!!!!

  • Massimo ha detto:

    Complice lo sciopero dei giornalisti, ho guardato la fine della Prova del cuoco di oggi (6/10/2006) e facevo vedere la fine di una ricetta: focaccia con uva fragola!
    Che qualcuno abbia fatto un giro da queste parti?! Ma tanto noi sappiamo che la migliore sei tu!
    Ciao!
    Massimo

  • Francesca ha detto:

    Rosi, ti copi la ricetta della marmella d’uva:)

  • Anonymous ha detto:

    Io ci ho fatto la marmellata .
    Ho sgranato circa un chilo di uva, ho messo gli acini in una pentola e li ho fatti cuocere un pochino in modo che si rompessero e uscisse il succo. A questo punto ho levato il torsolo a due mele golden ancora verdi, le ho tagliate a pezzi lasciando la buccia e ho fatto bollicchiare un’oretta insieme all’uva . Poi ho passato tutto al passaverdure .
    Ho rimesso la marmellata nella pentola ed ho aggiunto lo zucchero a gusto. Bollito ancora un po’ finchè la densità mi è piaciuta , invasato e capovolto i vasetti per sterilizzarli. La crostata che ho fatto poi mi è piaciuta tantissimo.
    Ciao Rosi

  • Sigrid ha detto:

    Purtroppo, a Roma da nessuna parte, l’ho comprato in inghilterra e mi sta finendo, per le prossime foccacce anch’io tornerò alle bustine italiane :-)

  • Anonymous ha detto:

    Sono stuzzicata!
    Dove lo trovi il lievito Hovis a Roma?

  • Gloricetta ha detto:

    Dalle mie parti si chiama “frambois” ed è largamente utilizzata per creare delle belle pergole negli orti. Il profumo si diffonde nell’aria ed il mosto cotto preparato con questa uva è davvero speciale. Glò

  • artemisia ha detto:

    infatti volevo giusto chiedere quante giornate ci hai messo a togliere tutti i semini….. l’idea mi terrorizza quasi più che sgusciare i gamberetti crudi!

  • Anonymous ha detto:

    ma è una questione di memoria o qui si sta giocando a metter tutto topsy-turvy???

  • Elisa ha detto:

    E pensare che nel giardino della mia casa in montagna mio padre ne ha piantata una caterba…mia madre l’adora, io la detesto…come tulip trovo la buccia dura ed ha un odore nauseabondo (almeno in base ai ricordi :( )

    A mammina non faccio vedere ne’ la focaccia, ne’ la torta che e’ gia’ cicciotella :))

  • pimms ha detto:

    io sapevo che non era adatta ad essere usata per la schiacciata con l’uva proprio per una questione di buccia! bona, comunque ;D

  • Sigrid ha detto:

    Tulip: bah, no :-))) L’unica cosa veramente fastidiosa trovo siano i semini…

  • Anonymous ha detto:

    @ tulip: è belga, è belga…. ;-)

  • Elvira ha detto:

    Ooooohh…! C’est superbe!

  • Tulip ha detto:

    Cenzì, ti posso sollevare un dubbio?

    io l’uva fragola la mangio spremendo le bucce degli acini e facendo quindi scivolare SOLO la polpa in bocca…..

    perchè la buccia dell’uva fragola è un pò spessa….. non ti è risultata troppo dura??

    buh!!

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