La tarte au sucre de namur

Una crostata con lo zucchero? Ma, se c’è lo zucchero in tutte le crostate?? Si, è vero, però in questa qui c’è solo zucchero! (o quasi – già, ci son pure le uova :-P) Vi ho già annoiati poco fa con un paio di ricordi culinari del Belgio, eccone un’altro. Questa è una crostata tipica, tra l’altro, di Namur (30 km a nord di dove stanno i miei), molto diffusa pure nel nord della Francia, con varianti in Alsazia e perfino in Canada. L’ultima volta che piantò una forchetta in un esemplare di questi sarà stato nel 1986 ma, visto che questo weekend ci sarebbe da festeggiare il compleanno di due belghe residenti a Roma (no, non c’è un nido, una sono io :-), ho pensato rispolverare questo classico du terroir che profuma terribilmente di casa.
Per onestà devo però premettere che in realtà la tarte au sucre non mi è mai stata simpatica: troppo dolce, troppo grezza (non viene bella liscia per natura proprio) e in più munita di una crosta chewingummosa (le crostate devono essere croc-can-ti!), quella tremenda pate levée briochiosa che non posso proprio vede’ e che i belghi si intestardiscono a mettere attorno a tutto (tarte au flan, tarte au riz, tarte aux pommes et j’en passe). Solo che, ecco, sans pate levée point de tarte au sucre e quindi eccolaqua, solo per questa volta e poi mai più…
nb: per quanto riguarda lo zucchero, ho usato la cassonade, ne abbiamo già parlato e mi pare di aver appurato che in giro non si trova, comunque va benissimo pure con del semplice zucchero semolato oppure con zucchero di canna.

per la pate levée:
farina 250g
latte tiepido 1dl
burro 50g
zucchero 20g
lievito fresco 15g
uova 1
sale una presa

per il ripieno:
zucchero 250g
panna fresca 1dl
uova 2

Per la pate levée: sciogliere il lievito nel latte tiepido. Versare la farina, il sale e lo zucchero in una ciotola, aggiungere il latte e mescolare. Aggiungere poi il burro fuso e impastare su una spianatoia spolverata con un po’ di farina. Lasciar lievitare a coperto per un’ora e mezzo. Riprendere l’impasto, stenderlo al matarello a 3-4mm di spessore e foderarne una teglia da crostata imburrata.
Distribuire lo zucchero del ripieno sulla crostata cruda, sbattere le uova con la panna e versare tutto quanto sullo zucchero. Aggiungere qualche fiocchetto di burro e infornare a 190° per 20-25 minuti.

16 Commenti

  • NON E’ UNA CROSTATA, E’ UNA TARTE SE FAI LA PATE SABLEE AVRAI UNA CROSTATA COME IN  ITALIA. IO LA ADORO SE E’ FRESCA NON E’ GOMMOSA  E’ MOLTO MENO DOLCE E CALORICA SE LA FAI CON LA FRUTTA

  • Bernard ha detto:

    Merci Sigrid,

    Grace à ta recette je pourrai en préparer une pour mes filles. L’ainée ne jure que par celles de Chaumont-Gistoux… La concurrence est forte!

    A presto,

    Bernard

  • Anonymous ha detto:

    A Chiavenna in Valchiavenna facciamo la “Torta fioretto”

    http://www.valchiavenna.com/2005/itineraridettaglio.php?lingua=it&tipo=13&elemento=38

    Ciao Michele

  • Sigrid ha detto:

    shinobi: vouivoui, aucin problème si tu commentes en français :-)) merci pour la variante, au prochain tour j’essayerai!

    viruta: l’ho levato! E che mi hanno segnalato varie volte che la casella google ‘mangiava’ la foto in homepage, beh, non sono riuscita a ridurla e non era carino quindi l’ho levata. Però se vai sulla pagina archivio trovi tutto tutto tutto sia per ordine alfabetico sia per categorie (spero vada bene lo stesso O:-)

    laura: beh ora che mi hai detto che siamo quasi gemelline stellari e che mi hai fatto incuriosire, dimmi pure dove ti posso leggere!! (se vuoi pure per mail, sopra nella colonna di sinistra)

  • AH ha detto:

    Ah ben ah ben! Anche i Belges fanno la tarte au sucre? È anche una ricetta tradizionale qua nel Québec ; quella nostra si fà colla pâte brisée, però, e spesso senza l’uovo. Se t’interessa dare un’occhio alla ricetta:
    Tarte au sucre, recette québécoise

  • viruta ha detto:

    cenzinaaaaa! dov’è finito il “cerca nel cavoletto”?

  • Laura ha detto:

    ciao “cavoletta”, ti leggo con piacere da giugno… circa. Non avevo fatto caso al tuo segno zodiacale sul profilo, ma dal post di oggi scopro che abbiamo il compleanno quasi sovrapposto. Io lunedì prossimo. Ecco l’affinità delle “libre” che si fa sentire e forse ecco perchè ti leggo con tanto piacere. Bellissime (si, anche belle da vedere oltre che buone da mangiare)le tue ricette! Una meglio dell’altra. Io non ho un mio blog, ma mi puoi leggere su qualche giornale che si trova in edicola (se ti va, ti farò sapere quale). Un saluto a te e una carezza al tenerissimo Olive.

  • veronica ha detto:

    bon j’attends la recette en francais parce que celle ci elle semble etre du tonnerre…

  • Gourmet ha detto:

    ;-) diciamo che per chi è a dieta non è proprio indicata!!!
    ;-)
    Ciaoooooooooo!

  • shinobi ha detto:

    ah je peux parler en français? ouf parce que mon italien est un peu limité ;)c’est la recette de ma grand-mère originaire du nord-pas de calais : une pâte briochée, de la vergeoise blonde et un peu de crème fraîche par ci par là mais j’essaierais la tienne

  • la blasio ha detto:

    sono le 9.28 e mi fai venire già fameeeeeee…..

  • Anonymous ha detto:

    a parte le disquisizioni zuccherine (barbabietola/canna-grezzo/ da melassa) io gioisco semplicemente di questa simpatica ricetta semplice:
    è un dolce sedativo rispetto alla disquisizione pasticcera e dimostra, se non altro, che in ogni paese europeo (e regioni relative) si può trovare un dolcetto più o meno povero che combina, in modo sempre diverso, gli stessi pochi ingredienti base!
    ciaociao
    daniela

  • Sigrid ha detto:

    Salut shinobi: en fait ce que les belges (et moi aussi, donc) appèllent ‘cassonade’ n’est rien d’autre que votre vergeoise à vous. ps: mais t’es certaine que la crème prend sans oeufs??? (je suis perplexe :-D)

  • shinobi ha detto:

    tu puoi prendere “la vergeoise blonde” e senza uova per il ripieno
    scusate me ma non sono italiana ?

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