Eccola!

C’è chi mi dava già per dispersa, ma insomma! Mais non! A Parigi sono! Solo che ci ho messo un po’, a sistemare me ma soprattutto il pc che fra presa italiana, lettorino carte memoria dimenticato a roma e connessione internet, ha faticato a ambientarsi. Però, ecco, ce l’abbiamo fatta…
Intanto qualche immaginetta dei giorni scorsi passati a correre in giro, con cane, senza cane, canon e dolcetti o baguette sotto l’ascella… Perché Parigi sarà pure supercollegata (lo è davvero!), camminare in giro è un piacere immenso, perché ad ogni angoletto scopri una bottega, una scritta, un baretto, un croissant, una faccia che valgono la pena dello sguardo. Insomma sto come una bimba a disneyland. Meravigliata sempre.

Allora, puisqu’il faut bien commencer par quelque part, vi dico della questa che ha occupato le prime ore della mia prima mattinata parigina (non è che ci volesse tanto tempo ad arrivare lì, è che per strada mi distraggo sempre…) : Eric Kayser. Ve ne ho già parlato, ero impaziente di addentare i pani del suo libro ma fatti da lui, insomma ho trascinato il povero olive per tutta la rue monge e sono arrivata davanti al negozietto dove la fila fuori sembra essere di rigore. Vi passo l’episodo in cui ho scoperto che i cani da Kaiser non entrano (abituata troppo bene dalla fornaia romana sotto casa che non solo i cani li fa entrare ma li offre pure un pezzetto di pizza bianca?), per cui – determinata, io? – l’ho legato a un palo li davanti e per la mia grandissima fortuna è stato buonissimo. Quindi baguetta monge (la cui estremità è andata al cane, per ricompensa :-) e baguette pavot, e anche un paio di madeleines. Le baguette non sono male anche se non stratosferiche come avrei immaginato (bisogna dire che il tempo era umidiccio quella mattina e temo quello abbia tolto un po’ alla croccantezza della crosta), cmq lievitate benissimo e dal bel sapore di grano. Le madeleines invece mi pare molto sospetto che siano ‘aperte’ sopra, cioè mi sembrava più un’impasto da quattre quarts che da madeleine… Comunque sia, al prossimo giro si prova il pane con il curcuma. O quello con le noci. O tutti e due…

boulangerie Eric Kaiser, 14 rue monge, 75005 Paris

11 Commenti

  • artemisia ha detto:

    oh ma non avevo notato l’header nuovo vacanziero!! hehehehe carinissimo!!!

  • Gourmet ha detto:

    Eccola!!!!
    Buona vacanza.. cherie!;-)

  • ivan ha detto:

    Petter Nilsson si è giusto trasferito da Uzès a Parigi.
    Se vuoi puoi anticiparmi (io ci andrò i primi due giorni di dicembre)ed andare a trovarlo a “La Gazzetta” (nome italiano, qualche vino italiano, qualche piatto italiano, clima mediterraneo, dire provenzale).
    29, Rue de Cotte. tel.01 43 47 47 05 Così mi anticipi un giudizio. :)

  • Tulip ha detto:

    ohhhh!! Bene si comincia con il tuo reportage!!!

    Che bello….e che bello pure il cavoletto a Paris!!

    baci a te e ad Olive!!

  • Allegra ha detto:

    divertiti….e tienici al corrente per quanto riguarda la cuisine francais….un saluto dalla nebbiosa milano

  • veronica ha detto:

    bienvenue a Paris bon moi je suis a Lyon mais bienvenue au pays de la belle baguette

  • Elisa ha detto:

    Gliel’hai fatta!!! Il riso e` diventato freddo :)) Te la stai godendo eh…che bello, io non vedo l’ora anche se, ahime’, quattro giorni voleranno.
    Un abbraccio e aspettami.

    P.S. l’header con la correzione e` bellissimo!

  • Fabienne ha detto:

    Ca y es tu es branchée internet ! Ah, Kayser place Monge, je pense que tu as aussi passer par la rue Mouffetard !

  • daniela ha detto:

    sigrid

    ma perchè non sei andata a la boulage-épicerie a bd de courcelles?
    nemmeno li vogliono i cani e, a quanto pare, nemmeno fotografi ;)

  • viruta ha detto:

    cara cenzi, ti auguro un bellissimo mese parigino: noi aspetteremo qui le tue fotografie e i tuoi raccontini.
    con un po’ di invidia, di quella buona, però!
    baci.

  • pescapesca ha detto:

    Che fortuna, adoro Parigi… goditela mi raccomando!

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