(piedini di maiale in una macelleria hallal di boulevard rochechouart, come lo preparano i magrebini, non saprei… – in belgio si fanno grigliati con la senape :-P)
(zucchero di canna in un negozio africano rue Dejean – di nuovo, chissà come si usa??)
(non sono melanzane ma yam, dalla polpa bianca e col nocciolo – uno se lo sgranocchiava crudo la ragazza congolese che li stava vendendo sul marciapiede – spiegando però che in genere si fanno bollire fino ad essere teneri, poi se ne schiaccia la polpa e la si mangia insieme ai platani fritti)
(dei ravanelli al marché des enfants rouges, credo siano un po’ ‘disamati’ in italia che li vedo sempre tondi, tristi e trascurati, questa la versiona lunga, in bella mostra su un banco biologico)
I ravanelli saranno trascurati in tutta Italia, ma non in Puglia. Nel nord-barese, per la precisione, dove gli danno un taglio in croce sul fondo, li bolliscono e li mettono sott’olio a mo’ di conserva. Sono amari da morire ma fanno tanto “cucina di una volta”. Esiste gente che ne va orgogliosa. :)
Perdona la pedanteria, ma – come è stato notato sopra – si tratta di “canna da zucchero” (come sta pure scritto sul rustico cartello), non di “zucchero di canna”…
Belle foto, comunque!
lambre & poetessa: in effetti, direi che si tratta del classico caso in cui parlo prima di riflettere… Del resto, capirete che sono un po’ frastornata con tutto il ‘da vedere’ che c’è qua intorno… Insomma, son sicura che ci fosse scritto ‘hallal’, quindi magari sono veramente piedi di vitello e sono stata confusa da quel delizioso rosato… boh??
Uh! Mi stupirebbe alquanto che si tratti di “pied de cochon” visto che gli arabi hanno il divieto assoluto di mangiare carne di maile e non ho mai visto una macelleria che ne venda.
Che diano piedini di vitello, invece?
Complimenti per le foto che sono sempe molto belle
il succo di canna da zucchero a Cuba si chiama “guarapo” e viene spremuto con macchine di questo genere:
http://www.flickr.com/photos/jo-bi-wan/98302790/
i locali lo bevono di solito diluito con acqua, ma esiste anche la versione “turistica” con il rum
Giovanni
Ho bevuto il succo di canna spremuto al momento in un mercato all’aperto a Kuala Lumpur: veniva strizzato con un macchinario di ferro battuto a manovella che avrà avuto almeno cent’anni. La cosa buffa è che se lo prendevi con il ghiaccio costava meno poiché la quantità del succo era minore. La bevanda è diffusa anche in America Latina, e ad Assuan mi dissero che c’era un posto in cui la servivano, ma francamente non sono riuscita a trovarlo… Hai ragione che i ravanelli sono bistrattati in Italia: io li trovo decenti solo alla Lidl. Mi ricordano l’infanzia: i nonni li seminavano per me, io li mangiavo appena colti, senza nemmeno lavarli, solo puliti alla meno peggio sul grembiule di mia nonna. Non sarà stato igienico, in compenso ora possiedo notevolissimi anticorpi.
What does the purple yam look like inside and what does it taste like? It almost looks like an eggplant-avocado to me and I’m really curious about it. In the Philippines our purple yam is called “ube” or “ubi” and is used for various preparations, i.e., jam, cake, pudding, etc.
EEEEEHMMMMMMM…
SIgrid sei sicura che fosse una vera macelleria Halal? No perché se non mi sbaglio i musulamni mica lo mangiano il porcello, che é visto come un animale “sporco”…
Non ho idea di come si cucini, ma la scorsa estate ho visto in una tenuta agricola vicino a Rio de Janeiro come la spremevano per ottenerne il succo.