Scontato!

Il problema del panettone è che c’è in giro di tutto, il meglio come il peggio con una forte propensione per la seconda categoria. E ogni anno è la stessa storia, studi etichette, ascolti consigli, scegli, assaggi, e rimani pressoché sempre deluso. Tranne rare esperienze illuminanti ma poi, comunque, l’anno dopo ti sarai scordato come si chiamava il produttore, dove l’avevi preso, chi te l’aveva regalato, e così ricominci invariabilmente a studiare etichette, ascoltare consigli, scegliere, assaggiare e rimanere sempre più deluso. Poi un anno la smetti. Rinunci al carosello colorato delle scatole ingombranti, alla carta cangiante, elimini semplicemente dalla tua vita il componente panettone, convinto che tanto tutti fanno schifo e che hai altro da fare che cercare il panettone buono in quella marea di insulsaggine che ci circonda, rovinandoti accessoriamente le colazioni natalizie. E infatti quest’anno di panettoni non ne ho comprati. Cioè sì, uno, confesso, un giorno che al supermercato, in un momento di debolezza e forse anche un po’ spinta dal pamfletto di Filippo Facci, ho buttato nel carello, quasi in modo inconscio, un panettone Maina Gran Nocciolato ( grand’ interprete della tradizione Maina/fiore all’occhiello dell’azienda…). Così, faccendo finta di niente. E stato solo un motivo in più per non commettere mai più un atto simile e lo sfortunato oggetto cartoncinoso (nel senso che sapeva di cartone), dopo due colazioni misere, e finito per terra (per questo dovrei ringraziare il cane che quel giorno aveva deciso che pure lui aveva il diritto, giustamente dico io, di assaporarsi la sua fetta natalizia) e subito dopo nella spazzatura. Poi capita che ti rechi – cosa che fai circa 200 volte l’anno – nel baretto siciliano sotto casa, a prendere il caffè. E magari tentenni un po’ davanti alla frutta di martorana che in questo periodo ne hanno a tonnellate. E finalmente, il gestore – quello taciturno all’estremo che di regola riesce sì e no a articolare uno scarsissimo buongiorno – ti chiede se hai trovato panettoni buoni quest’anno. E tu gli fai un mezzo ghigno per fargli capire che è meglio evitare l’argomento. E lui però continua e ti dice dei buonissimi panettoni siciliani (??!) che lui ne ha venduto 300 lo scorso mese e infine ti indica, quasi mistico, un paio di soggetti rimasti soli soletti in un angoletto del locale. Aggiungendo Se lo volete ve ne do due al prezzo di uno, tanto io gli affari miei me li sono fatti. 19 euro. E li ti tornano in mente tutti quei panettoni cattivi o, peggio, che non sapevano di nulla, che ti hanno fatto solo perdere tempo e buon umore, e prima che te ne accorgi, in un sussulto di rivalsa e di rabbia, hai pagato e stai fuori con i tuoi due panettoni siciliani (??) ancora stupito, più forse che dall’acquisto (e dalla sua origine geografica) dall’improvvisa logorrea del signor brontolone. E un po’ anche te la ridi sul marciapiede per questa cazzata di inizio anno che hai appena commesso. Poi però più tardi assaggi, e lì davvero per una volta puoi dire che quella di Facci era tutta una scemenza, che questo panettone qui, a 19 euri l’uno due giorni fa, è fragrante e morbido ma non secco, a lievitazione naturale (che quando lo premi e lo rilasci riprende la sua forma originale, provate un po’, a casa), sa lievemente di burro e non di lievito (né di olio di palma, grasso idrogenato e chessò quant’altro), sa di uvetta, di zibbibo e di mandorle (d’avola) che sanno terribilemente di mandorla, insomma, questo è il panettone che stamattina mi ha fatto riconciliare con … il panettone. Quindi, promemoria per l’anno prossimo: Fias-co-na-ro.

27 Commenti

  • Silvia ha detto:

    Molto fuori stagione, ma solo una parola: SCARPATO. Lo producono al mio paesello (Villabartolomea, VR). La pasticceria Scarpato è famosa per i Capezzoli di Venere (deliziosi cioccolatini resi famosi dal film “Amadeus”), ma posso assicurare che il loro panettone è eccezzionale. Ogni Natale faccio un pellegrinaggio rituale allo spaccio per procacciarmi la mia droga natalizia. Si trovano anche a Roma, li ho visti in giro, ma costano un occhio della testa. Vuoi mettere, comprarli a 5 euro dove li producono? :)

  • Raimondo ha detto:

    Per chi non lo sa , purtroppo , mumerose pasticcerie vendono panettoni incartati a mano industriali ( il primo fornitore di queste pseudo pasticcerie e ‘ MAINA ) ecco perche’ sono cosi cattivi ma la gente non lo sa.
    Il costo di un buonissimo panettone e’ di circa 25 Euro a Kilo , ricordo alcune pasticcerie ed i relativi pasticceri con il meglio dei panettoni : Terenzio Busnelli ad Arluno (No) Igino Massari a Brescia , Zaia , a Concorezzo ( Mi) , pasticceria Asperti dei f.lli Asperti a Legnano ( Mi). I panettoni industriali fanno schifo anche perche’ i canditi sono robaccia che sembrano di plastica .
    Raimondo

  • lemoncandy ha detto:

    da palermitana li conosco bene,anzi qui sono praticamente una istituzione,vendono panettone tutto l’anno!

  • Camola ha detto:

    Cavolo, cavoletto! Bastava dirlo. Io sono di Milano, il panettone per noi non può mancare. Ma mai, mai, mai dico MAI lasciarsi tentare dagli sgonfiotti confezionati (e pensa che io lavoro per una grande multinazionale, che vende anche panettoni e potrei averli anche a pochi euro) Insieme col mio compagno abbiamo trovato una pasticceria che in occasione del Natale prepara anche i panettoni: da allora non mangiamo altro, nonostante il prezzo sia allineato al tuo (22 al chilo) non proprio economico. Ma meglio una fetta buona, soffice e fragrante che un dolce intero ma che ti va per traverso. Saluti, Camola
    PS: se ti va posso mandarti l’indirizzo della pasticceria milanese.

  • Anonymous ha detto:

    …vogliamo parlare del panettone sardo di Pula?

  • artemisia ha detto:

    buon anno cavoletta! :D

    aggiungo alla lista il panettone di Gattullo a Milano, una garanzia che torna ottima anche per la colomba pasquale…

  • nini ha detto:

    Hai proprio ragione…certe volte i panettoni sono cosi’ molli che sembrano mollica di pane…!

  • bian ha detto:

    ..io sono siciliana e purtroppo il panettone milanese non l’ho mai mangiato…non voglio abusare del termine “panettone” quindi dico che i dolci di Fiasconaro sono buonissimi..consiglio di riscaldare in forno le fette…da paura!

  • Clio ha detto:

    E’ ottimo anche il panettone della Gentilini! io l’ho comprato in fabbrica: è più caro dei soliti panettoni ma è fragrante, gustoso, profumato!!!
    Buon anno a tutti..

  • Daniele ha detto:

    ciao!!!…buon anno….vedo che anche con l’anno nuovo si parte subito con grandi ricette…brava brava…ti aspetto sul mio nuovo blog…

  • Linn ha detto:

    Buon Anno, Cavoletto.
    Hai ragione. Al posto di tanti panettoni di terza fila meglio uno buono. Anche perchè c’è poi meno da smaltire in palestra :))

  • Maria Giovanna ha detto:

    Bhe Sigrid questo è uno dei motivi per cui da alcuni anni lo faccio io, certo la lavorazione è davvero lunga ma se poi il risultato è un panettone gustoso e soffice sei ripagata della fatica!

  • Roberta ha detto:

    Cara Sigrid,
    non tanto un intervento sul panettone, ma un augurio di buon 2007…..Lo sai che sei diventata ormai una splendida “maitre a penser” della blogsfera?
    Ti seguo ormai da un anno e mezzo e, accidenti, quanta strada hai fatto e quanto hai perfezionato il tuo (ormai imprescindibile!) blog!

  • Elisa ha detto:

    Quando sono stata a Golosaria la Sicilia esponeva proprio un panettone gigantesco che aveva un profumo increbibile (incredibilmente era il periodo dell’olfatto si’) e le mandorle, colomba o panettone che sia, io ce le vedoo bene. I canditi non li ho mai amati, ma perche’ sono quelli industriali che fanno schifo, aromatizzati con chissa’ cosa e non c’e` marca che tenga, nemmeno le tre Marie.
    Quest’anno, proprio perche’ ormai sono un po’ di anni che vivo a Milano, ho voluto portare nella mia Roma il simbolo della citta’ meneghina, ma l’ho comprato in pasticceria, lievitazione natunale, non troppo burroso, non troppo dolce, con ananas candita, a 18 euro al Kg. Ha fatto un successone: anche il suocero di mia sorella che ha nicchiato tutto il tempo sulla quantita’ del cenone, ha fatto il bis. Pasticceria Reina, segnalata pure dal Gambero Rosso.

  • Ludoviko ha detto:

    Questo Blog è stato segnalato su:

    http://www.abbuffone.it
    ” I Nomadi del Gusto “

    nella sezione:

    link Gustosi

  • alemu ha detto:

    mi aggiungo. Tre Marie ottimo, tradizionale, IL panettone di Milano, con tutto che io personalmente trovo quello milanese non il massimo. a chi dice che le mandorle nel panettone non ci vanno, rispondo ok per quello milanese, ma non so quanti piemontesi siano d’accordo. hai mai assaggiato IL mandorlato Galup, magari nella sede storica, la pasticceria di Pinerolo, tutta ori e velluti di inizio novecento? non so se negli altri super si trovi, ma in quelli piemontesi sì ed è stupendo. una goduria. io da qualche anno trovo semplicemente divino uno di una piccola azienda, Albertengo, semi artigianale, credo il panettone migliore mai assaggiato, anche in versione con le uvette non di sultanina ma di moscato. e che dire di quelli di pasticceria? delusione quasi sempre. strapagati, altissimi ma o troppo cotti, quasi bruciati, e crudi dentro, o con sapore di lievito e bon. quindi, evviva il panettone industriale ma con un occhio a quale industria! ancora una chicca: Panarello, originario di Genova con il pandolce, ma presente anche a Milano. da provare assolutamente il pandolce al cioccolato. senza parole e non aggiungo altro. Buon anno

  • Antonios ha detto:

    Facci anche su questo argomento come su molti altri, scrive fesserie. E’ solo uno snob al contrario, che vuole andare a ogni costo controcorrente

    Detto questo, sono anche io d’accordo sul fatto che tra i panettoni industriali il più buono è il Tre Marie
    Ma gli altri sono un disastro

    Quelli di pasticceria sono più buoni di quelli industriali? E’ una condizione necessaria, ma non sufficiente
    NOn basta che il panettone sia di pasticceria, deve essere di BUONA pasticceria, come per tutti gli altri dolci. E così ci saranno panettoni artigianali straordinari, e panettoni artigianali schifosi

    Di certo però il migliore dei panettoni industriali non regge il confronto con un medio panettone artigianale. La differenza è abissale, stratosferica. Se non la si percepisce il problema è il proprio palato, non la pasticceria

  • christian ha detto:

    Sono di Milano ma non mi piace il panettone. In verità non amo canditi ed uvetta quindi acquisto sempre il panettone al cioccolato. So bene che i tradizionalisti non lo amano, ma cosa ci posso fare…, permettetemi questa dolce variazione sul tema.
    Ottimo il pandoro scaldato nel forno e pucciato nel caffelatte a colazione!!

  • margherita ha detto:

    io concordo con frenci: il panettone bassotto Tre Marie (classico milanes) non e’ affatto male, anzi e’ proprio buono!
    E’ molto tradizionale, ovvero non troppo alto, non troppo dolce, con uvette e canditi e nient’altro e va messo a scaldarsi un po’ prima di mangiarlo (tradizionalmente sul … calorifero!).
    Molti panettoni di pasticceria li trovo troppo secchi … oppure troppo briosciati, magari buoni, ma non panettoni!
    Sigrid, la tua descrizione mi ricorda piu’ la colomba che il panettone ….

  • sp qb ha detto:

    Sofistiticata la tua descrizione, così come ogni cosa. Finalmente diciamo le cose come stanno.
    All’arrembaggio per il panettone!
    L’insieme di scatoli colorati uno sopra l’altro e l’imbarazzo della scelta del tipo “Sarà paglia o cartone?” con l’uvetta senza uvetta con canditi senza canditi.
    Per non parlare del panettone mandorlato…dico io pure le mandorle!!! e poi quello al cioccolato, alla crema, udite udite al tiramisù…insomma ragazzi le tradizioni!!!!
    Realismi a parte sono sincera io non amo tanto l’uvetta e i canditi ma una delle cose che mi fa impazzire è la pasta del panettone…quand’è buona naturalmente…a volte capita che passeggiando tra le stradine di Castelbuono incappi davanti un tizio che ti guarda con il suo sorriso smagliante, lo guardi e dici “Sig. Fiasconaro” ed eccola in tutto il suo splendore quella fetta di panettone viva, bella protratta verso di te….lui ti dice “prego assaggi” e non puoi rifiutare, neanche dopo un mega pranzo al “nangalarruni”, la mangi e l’adori. Poi…vai via con il tuo bel panettone sotto braccio lasciandoti alle spalle il sig.Fiasconaro pronto ad accogliere il prossimo passante.

  • Anonymous ha detto:

    ciao cavoletto,
    sarò “commerciale” ma a me il Panettone delle “Tre Marie” piace veramente un sacco … ho provato anche quello che doveva essere il panettone più buono d’Italia di una pasticceria milanese di cui ho rimosso il nome al primo morso … delusione pazzesca … rinsecchito, posso … tristezza infinita …

    Buon 2007 e un bacio anche al mio Olive preferito :)

    frenci

  • golosastro ha detto:

    hihihih…. farli in casa, dice Niah…
    Beh, tentar si puote, che grazie ai suggerimenti di adriano e di gennarino… beh…
    l’altr’anno io ho fatto il panettone gastronomico… un successo! ;-)
    e svelo subito il perchè: i panettoni fatti erano due, ma essendo rimasti un poco bassotti, da due… son diventati uno (fiocchi di complimenti come in piena bufera, salvo poi scoppiare tutti a ridere, svelato l’arcano)

    mmm… panettoni panettoni…
    io quest’anno ne ho magnato solo uno e lo vado a prendere in una pasticceria che visito una volta l’anno,per il panettone, appunto.

    da svenimento, al cioccolato. niente mandorle, niente uvette, niente canditi (tutta roba che gradisco, eh!) niente creme….
    soltanto panettone e cioccolato.

    da chiudere gli occhi per il piacere.
    buon annooooo!

  • orty ha detto:

    Buon Anno!
    Io sono calabrese di nascita ma milanesissima d’adozione: le mandorle nel panettone noncivannoproprio! Non azzarderei mai l’acquisto di un panettone confezionato: o Cova o niente!
    Ma ci saranno anche panettoni calabresi o sono una prerogativa dei siciliani?

  • Niah ha detto:

    Ciao Cavoletto e Buon Anno!
    Promemoria per l’Anno prossimo:perchè non farlo in casa? Per te dovrebbe essere una passeggiata…:-)))
    Comunque c’è un anno davanti per sperimentare!
    Niah

Commenti chiusi.