In realtà avrei piuttosto voglia di dirvi di ciò che mi sta occupendo la mente (e, accessoriamente, il frigo, il soggiorno, il congelatore e il forno) da 24 ore, però… sarà per la settimana prossima missà :-) Intanto, vi ricordate di Sadaharu Aoki, il mio fornitore preferito di dolcetti giapponeggianti, vero? Ecco, tra le varie cose, da Aoki, si trovano anche dei tartufi al sesamo, di cui poi ho trovato la ricetta su Elle à table, promettendomi di farla, un giorno. Sinceramente sono ancora meglio di quanto pensavo, con un lieve tocco salato nel ripieno e il croccante del sesamo nell’involucro.
Tartufi al cioccolato bianco e sesamo nero
cioccolato bianco 400g
panna fresca 100g
pasta di sesamo nero 1 cucchiaio
burro salato 20g
sesamo bianco 35g
sesamo nero 35g
Spezzettare 200g di cioccolato, versarci la panna che avrete fatta bollire, lasciar riposare a coperto per 5 minuti poi mescolare bene fino a quando tutto il cioccolato si sarà sciolti. Aggiungere la pasta di sesamo e il burro, mescolare di nuovo finché la ganache sia omogenea e porla al frigorifero fino a quando non sarà soda.
Nella ganache soda, ricavare 20 palline, disporle su un piatto rivestito con della carta da forno e porle al congelatore. Quando saranno dure, far sciogliere i rimanenti 200g di cioccolato a bagnomaria, aggiungere i semi di sesamo bianco e nero e mescolare. Aiutandosi di due forchette, passare le palline di ganache nel cioccolato al sesamo, farle sgocciolare poi rimetterle sul piatto al congelatore. Far riposare finché si siano rassodate del tutto poi conservare al frigorifero.
La pasta di sesamo nero è un prodotto giapponese, si trova negli alimentari specializzati. Non vorrei ipotizzare scemenze ma direi che si possa sostituire con del tahini, a patto poi di aggiungere 50g di cioccolato bianco in più nella ganache (il tahini essendo più liquido rispetto alla pasta di sesamo.
Ciao Sigrid,
la pasta di sesamo nero proprio non riesco a trovarla!!! :-(
L’unica cosa che ho trovato è il Tahin. Nel negozio in cui l’ho comprato ce n’erano di due tipi: Tahin pasta di sesamo e Tahin pasta di sesamo scura.
PErò, benché io abbia preso quella scura, non è tale e quale a quella della foto!
Vorrei cimentarmi questa domenica ed arrivare lunedì in ufficio con tanti bei tartufi!
Qualcuno mi aiutaaaa???
Graizie a tutti
Sissi
Ciao Sigrid,
oggi ho deciso di non mollarti! Ma dopo il mio primo successo, devo subito pensare al secondo. Solo un problema: dove si possono trovare il sesamo bianco e nero?
Non so se conosci qualche rivenditore dalle mie parti (Pavia-Milano) oppure qualche sito online dove si possono fare acquisti di questo tipo.
Intanto ti ringrazio infinitamente
Sissi
Sigrid, grazie mille. Sto setacciando il web per trovare una risposta scientifica al problema e
ti aggiornerò. Per il momento posso solo dire che anch’io, d’istinto, ho pensato ad aggiungere della panna per invertire il processo. Purtroppo non solo non ha aiutato, ma ha reso tutto più giallino. Comunque dal punto di vista organolettico sono riusciti, mentre sul lato estetico il mio fidanzato – a ragione – si è lasciato sfuggire un “sembrano le polpette di spinaci” (retaggio d’infanzia, immagino..).
Ed ecco perchè stasera gli toccherà ordinarsi una pizza ;-) A presto, beatrice
Ciao Beatrice! (chiamatemi e arrivo :-)
Ora, questa cosa qui non te la so spiegare, purtroppo, (c’è mica in giro qualcuno che abbia seguito un corso sul cioccolato, che ho come la sensazione che sta cosa qui si possa spiegare in chiave termica…??) a me è successo una o due volte, mentre cercavo di fare delle prove per altre cose con del cioccolato più o meno scadente (e infatti avevo attribuito il mappazzamento alla scarsa qualità, buttato tutto e non sono sicura che sia successo altre volte dopo). Detto ciò, si potrebbe riprovare, con lo stesso cioccolato, aggiungendo tipo un cucchiaio di panna, e/o un goccio di olio, e assicurandosi comunque che il bagnomaria non diventi mai troppo caldo. Spero andrà meglio al prossimo giro! :-)
Aiuto Sigrid!! ho appena fatto, con tanto amore e puntiglio, i tartufi. Ma all’ultimo momento qualcosa mio malgrado è andato storto. Quando ho fatto sciogliere il cioccolato a bagnomaria per immergere le palline, quest’ultimo è passato da una fase liquida iniziale a una fase pastosa che più si scaldava, più si induriva. Risultato: ho “impanato” le palline con le mani – altro che forchettine – rinuncindo a quell’effetto “gocciolante” (e sensuale) su cui emergono i semini di sesamo. Mi puoi aiutare a capire perchè? Ho usato del cioccolato Lindt, se questo può voler dire qualcosa.
Perdona se il mio grido d’aiuto ha preceduto i miei complimenti per il tuo sfiziosissimo blog che mi sta facendo innamorare del cucinare. Ma mi sa che l’amore, da solo, non basta. Beatrice
Vera libidine…e poi io pure adoro Aoki!
Ottimi! Brava come sempre!
Mmmm li avevo puntati anche io, il numero di novembre-dicembre, vero? Visti “dal vivo” mettono ancora piu` voglia!
io non ho nemmeno mai visto i semi di sesamo nero…li cerco! Sarà l’occasione che mi decido a provare sti tartufi…
questa ricetta mi stuzzica parecchio, anche perchè non so asolutamente che sapore abbia la pasta di sesamo nero. proverò a cercarla in giro!
a presto, apprendistacuoca
Che robina sofisticata!
Juliette G.