Qualcuno di recente mi chiedeva se faccio dell’art pour l’art. Beh, ecco, delle volte lo faccio anche per soldi. E stata una settimana incredibile e intensa, piena di sorprese, tutte bellissime, di tensioni, di concentrazione, una di quelle settimane in cui ci si sente terribilmente vivi. Ed è finita, ieri sera, in una villa alla periferia di Roma, dove una ventina di ‘relazioni di lavoro’ (di tutte le nazionalità tranne che italiana) erano ospiti di una coppia belga, desiderosa di far scoprire un po’ di sapori nazionali. Featuring ai fornelli: moi.
D -2
mattina: 2 litri di crema pasticcera, 1kg di ganache, torta al cioccolato di 2kg
12h: ho comprato 24 uova la mattina. E sono già finite. Uhps?
pomeriggio: fra una distrazione e l’altra, impasto frolle, brisé, pasta per quiche, tutto in doppia o tripla quantità rispetto al solito, ma mi sto ancora divertendo.
20h30: ché, bisogna cenare?? … vabbe’ mangiamo insalata e mozzarella? (No, non c’è dell’altro, perché??!)
21h: medito sul fatto che una mousse al cioccolato con 18 uova e mezzo chilo di cioccolato fondente abbia fondamentalmente qualcosa di spaventoso.
23h: scopro con sorpresa di aver accumulato, fra tutte le basi della pasticceria, qualcosa come 40 albumi. Mi metto a fare delle meringhette, con neanche metà degli albumi mi ritrovo col recipiento del kitchen aid (= 4 litri!) pieno di meringa…
D -1
7h30: apro il forno e ci trovo tante meringhette. Strana sta cosa, pensavo l’avessi sognato.
8h30: in cui scopro che chi mi vende cavoletti e ravanelli tutti i santi giorni oggi non ne ha. E subito dopo che non li ha nessuno. Sostituisco con verza e indivia belga (coltivata in francia, non è un controsenso?)
pranzo: carboidrati!
pomeriggio: fra una spadellata e un’altra, vari giri pedestri (fichi secchi di qua, birra belga di là, carta paglia chi ce l’ha?) in cui elimino subito i carboidrati di prima
21h: non faccio che cucinare ma alla cena non ci ho pensato, quindi pizza al taglio plasticcosa che mastico davanti alla tv. Mi accorgo che ciò che viene detto non penetra il minimo mio neurotrasmettore.
01h: finite le basi di tutti i finger food, non sento più la mia schiena, o piuttosto, sento di avere anche una spina dorsale, cosa inabituale quanto inquietante.
Day D
6h: suona la sveglia
6h45: mi trascino fuori dal letto
7h00 affilamento coltelli, caffè, e 2kg di manzo da tagliare a bocconcini.
10h: decorando la crostata di frutta, mi becco a disporre le susine rosse a forma di cuoricini. Mi chiedo seriamente se non è che stia uscendo di testa. Per rassicurarmi del contrario aggiungo anche un bel nastro rosso intorno alla teglia.
11h: esco la torta cioccolato farcita di 3cm di mousse al cioccolato dal congelatore. 40 minuti dopo non ha ancora manifestato la benché minima intenzione di crollare. Che fosse il mio giorno fortunato questo?
12h: taglio 2,5kg di zucchine, porri e carota a julienne. Al coltello. In un momento di lucidità mi chiedo com’è che non ho mai acquistato l’apposita macchina per tagliare la julienne? Già.
13h30: vado a prendere i pani ordinati. Il bancomat dalla fornaia non c’è.
13h40: il bancomat più vicino è fuori servizio. Non se ne trova un’altro.
13h50: sull’orlo della crisi di nervi, convinco la fornaia a darmi la roba lo stesso (che si fosse impietosita davanti al mio faccino pallido e la mia mise imbrattata?)
pranzo: no pranzo
14h30: faccio pile di scatolette ikea, casse okea piene di scatolette, ripeto la lista con tutto quello che devo portare manco fosse una mantra. Infatti lo stato è pressoché estatico.
15h27: confeziono, in 2 minuti 38 secondi, 22 cornetti di carta paglia per contenere le patatine fritte (ma chi è che ha avuta sta idea del cavolo che le patatine fritte era più carino servirle in sti c*** di coni di carta?! ah già, io…)
15h30: lotto con il cane che non vuole farmi uscire e faccio qualcosa come 10 andate ritorno fra cucina e macchina. Penso che fra un po’ crollerò.
16h: prendo Françoise (amica/vittima) alla metro, fumo 4 sigarette in 25 minuti di tragitto, rischio 2 incidenti più o meno mortali, e prometto solennamente almeno cinque volte che dopo questa serata, mai più farò una cosa del genere
17h: sistemo i miei mattoncini lego
19h30: Françoise comincia a riempire i primi calici di bollicine, miracolosamente i finger food si sono allineati da soli sui vassoi. La padrona di casa ogni tanto fa capolino in cucina, meravigliata di quanto ‘ste robine stiano piaccendo. Che stia andando bene?
cena: no cena
21h30: Continuo a stare da sola in cucina, in un viavai di bottiglie e bicchieri, a sfornare e infornare, riscaldare, legare, impiattare, mandare.
22h: Vado a servire i dolci. Nessun commento iniziale. Solo dei mmmmh :-)
23h: in cui cavoletto scopre che in effetti, di fronte a chi applaude perché è stato bene, beh, non c’è davvero nient’altro da fare che inclinare il capo, sorridere e accontentare le richieste di bigliettini (voglio sperare che nessuno avrà la buona idea di richiamarmi prima, bah, almeno prima di…)
23h20: E finita. Mi siedo. Mai stata così contenta di potermi sedere. Trasloco di casse, scatolette e recipientini vari. E bello traslocare recipienti vuoti :-)
23h30: in macchina con Françoise, mezze morte, mettiamo bonny taylor a palla e canticchiamo, stappiamo due leffe brune salvate dalle carbonnades mentre stiamo incodate in mezzo all’eur. Cavolo quanto è buona la leffe bruna tiepida a quasi mezzanotte quando stai in fila all’eur!
01h: casa, tutte le tensioni sono scivolate via non so come ne quando. Mangio un’insalata di frutta. E non ho neanche più sonno :-)
Le bilan des courses
30 rotolini di frittata con crema di asparagi
35 miniquiches porri e pancetta
35 crostatine mascarpone gorgonzola con fichi secchi al balsamico
64 ravioloni di pasta sfoglia ripieni di pollo e funghi (bouchée à la reine)
22 zuppette di barbabietola, mele e pancetta croccante
12 piccoli cake con verza, parmigiano e nocciole
40 prugne ripiene di caprino e pancetta
30 crostini con caprino pepato e indivia caramellata
50 microtramezzini con crema di indivia e senape
50 biscottini con cumino gratinati al gouda
4,5kg di carbonnades à la flamande
2,5kg di patatine fritte
22 piatti di rotoline di sogliola, patate al prezzemolo, verdure a julienne e salsina mer du nord (= waterzooi rimasterizzata)
3kg torta di cioccolata farcita di mousse fondente e glassata al caffè
3kg di crostata crema al limone e frutta del mercato
1 crostata ganache
60 tartufini al cioccolato, latte e bianco
Alors, heureuse?
Stanca ma soddisfatta? Più che altro, ho fatto una serie di tabelle (spesa, tempi) che ho rispettato, quindi si sono felice che sia andata bene ma visto l’impegno, ci mancherebbe :-) Ciò che ha sorpreso chi osservava e un po’ anche me, è che sono stata concentrata e calma fino alla fine (!). L’altra cosa curiosa è che non ho mangiato né assaggiato nulla di ciò che ho servito (vabbe forse giusto una mezza goccia qua e là, di verifica). Perché erano tutte cose che conoscevo bene, di cui sapevo come dovevano venire e perché dell’olfatto ci si può decisamente fidare. Comunque, vorrei finire con un enorme saluto a chi queste cose assurde le fa per mestiere. Perché è fico di parlare di cibo, di gironzolarci intorno, è divertente pasticciare a casa, ma quando ci capiti ti rendi conto che la cucina stessa è un mondo ignoto e tosto, che ci vuole forza ed energia, e che chi lo fa tutti i giorni, a parte dei nervi ben saldi, deve avere un tasso di generosità e di pazzia decisamente sopra la media :-)
ho letto tutto d’un fiato, commenti inclusi… e ne ho concluso che prima o poi scendo a Roma e mi tatuo il tuo autografo!
bravissimaaaaa!! :D
Non sapevo che la cucina belga fosse così appetitosa, anzi non avevo mai pensato ci fosse una cucina belga. Immagino vagamente come deve essere stato cucinare per così tante persone, una volta ho preparato 50 arancine grosse come una arancia per 9 persone in due giorni, ovviamente da sola, se ci penso tremo, però hai ragione i complimenti ripagano parecchio!
Gea
—
geakaren.splinder.com
Carissima cavoletto mi fa piacere che una foodblogger come te si sia resa conto cosa c’e’ davvero dietro il mestiere di cuoco. io l’ho fatto per un anno, 10 ore in piedi, nervi saldi, sempre tutto programmato, vita sociale a zero, per via degli orari ovviamente, niente piu’ piscina…gambe gonfie, la cellulite che aumenta, le rughe si accentuano, la pelle sempre lucida, i piedi ti si fanno quasi piatti e ruvidi…Non ci si trucca oiu’, non si indossano piu’ gioielli o bijoux ed alla fine i meriti sono del proprietario o del jefe de cocina, i soldi che ti danno fanno schifo e quando dico sul mio blog che ho detto basta alla cucina professionale la gente si domanda il perche… Baci Daniela
Una domanda…
Ma c’avevi un budget stabilito a disposizione? E per i vini? Hai dato tu indicazioni?
paola
rileggendo il tuo post noto che gli ospiti della serata erano “di tutte le nazionalita’ meno che italiani”. che peccato … o no?
mi fa ridere pero’ perche’ anche qui capita di fare delle serate e di essere di tutto il mondo meno che inglesi !
WOW!
Non ci sono altre parole!
Brava Cenzì!
Mi fai venire una voglia matta di cucinare….
Passato Carnevale cercherò di convincere il gruppo a provare la tua carbonnade flammande, perchè a noi la birra piace e pure assaje!
Grazie per i suggerimenti che dai con le tue ricette e le tue splendide foto.
Luvaz
Brava Cenzì!
Mi fai venire una voglia matta di cucinare….
Passato Carnevale cercherò di convincere il gruppo a provare la tua carbonnade flammande, perchè a noi la birra piace e pure assaje!
Grazie per i suggerimenti che dai con le tue ricette e le tue splendide foto.
Luvaz
Tanto di cappello! Io non sono mai andato oltre le 15 persone (sì ma per tutti i 10 mesi di servizio civile) ed è un’esperienza che ho deciso da tempo di non ripetere. Tanto è vero che le mie cene in compagnia sono al massimo per 6 persone (e solo se non ne posso fare a meno, se no 4 e non di più).
Vedere la tua organizzazione e gli incredibili risultati… mamma mia! Complimentoni Oni Oni!!!!
ciao!sono l’anonima con il piede rotto!mi chiamo monica,sono di ferrara,la settimana prossima sarò di nuovo a roma all’assalto di pizzarium( e speriamo di trovare….),dei carciofi della sora margherita e alla garbatella!
sono stata brava?ho studiato tutto!
mi hai fatto una marea di compagnia in questi giorni di immobilità forzata!
continua a deliziarci con sapori e colori!
sigrid, una domandina ina ina.
ma dove trovi a roma la carta gialla quella per i fritti?
sono anni che la cerco.
le tempistiche: Già, m’ero scordata di rispondere su questa cosa.. (a parte che risponderebbe meglio un cuoco su questa cosa :-) cmq, credo sia tutto solo questione di buon senso. Per esempio, la pasticcera essendo cotta può tranquillamente stare un po’ lì senza andare a male, poi ovviamente la crostata la si farcisce per ultimo. Idem per tante cose: in realtà per i finger food ho portato le ‘basi’ pronte, tutte separate, assemblando poi in loco le cose (chessò, per esempio, per le crostatine con gorgonzola e fichi, ho portato le formine di brisé cotte il giorno prima, la crema di formaggio fatto il giorno prima e i fichi al balsamico preparati il giorno prima, e ho assemblato le tre cose all’ultimo). Tante cose non reggerebbero bene già assemblate a una notte al frigo, ma i singoli componenti si. Le quiches erano del giorno prima, le frittate pure (portati li a rotoloni poi tagliati all’ultimo), per la pasta sfoglio in effetti, ho portato il ripieno pronto, la sfoglia, e mi sono messa a ritagliare e cuocere i ravioloni sul posto (perché anche quelli, cotti prima e riscaldati, sarebbero tremendi. Poi ovviamente ho scelto di fare delle cose che si prestavano a una preparazione del genere, per cui appunto non è esattamente il mio opranzo di babette, nel senso che ho dovuto comporre con ciò che volevano i padroni di casa, ciò che avevo voglia di fare io, e ciò che era praticabile fare :-)
incredibile!!!Io sarei andata nel pallone…
Anche io ho lo stesso dubbio di un altro commento sopra…come ci si regola su cosa si può preparare prima e cosa si “rovina”?
Per una torta so che non ci sono problemi perche’ diventa ancora più buona ma ho sempre pensato al max il giorno prima…
Per gli antipasti con pasta sfoglia come ci si regola?
Ciao e complimentoni veramente!!!!
Astasia
Sigrid ciao.
Ma veramente si può cucinare a partire da 72 ore prima senza che la crema e altro si rovinino?
Ciao
Ti faccio i miei più “gustosi” complimenti, credevo fossi solo un appassionata di cucina e che questo fosse solo un modo per divertirti, ora è diventato un lavoro? Ti auguro di continuare con la stessa energia dell’inizio e lo faccio per puro egoismo perchè il tuo blog è il primo consulto della lista quando non so come cucinare un ingrediente che mi ritrovo per le mani. Salutoni Mgc
Hihhi, grazie a tutti! :-) Oggi finalmente sono ressuscitata… Per chi voleva le ricette, ho linkate quelle pubblicate altrove sul blog (spesso sono adattazioni, basta sostituire), qualcun altra la posterò nei prossimi giorni.
piccolacuoca: per 100? Manco morta!! ;-) (… e che polibox sia, hum :-)
macaronsaddict: ci ho pensato ma non mi sentivo il corraggio :-))
elisa: e missà che ho perso 2kg in 3 giorni :-) (mo li riprendo :-)
matrimoni & trasferte: no grazie :-) (più che altro non sarei assolutamente capace… Detto ciò, già ieri, stranamente, sentivo la voglia di ricominciare :-) (però semmai su cene sedute e preparate in loco, più babettianamente insomma :-)
mi associo a tulip…
insomma cavoletto dopo tutto sto cucinare due persone in più imbucate alla festa.. al massimo dicevamo che eravamo invitati da parte dello sposo un vassoio de paste alla verdone e un brindisi cordiale..che te frega :)hihihi a parte gli scherzi complimenti davvero sei bravissima!!!
semola
Sigrid!!!
Quanto lavoro!! MA sopratutto… le cose che si intravedono nelle foto, fanno venire una gran voglia di essere stati presenti!!
Bacio
io dopo aver letto…mi sento solo di dover fare i miei complimenti.
sarà banale.
ah se proprio devo dirla tutta la leffe mi ha portato lontani ricordi belgi.
a leuven e alla sua bellezza…allora preferivo la blanche.
Scusa, qui sopra ho dimenticato la firma… :-)
Daniela
Ciao Sigrid, super complimenti, hai fatto delle cose stupende!
Io ricordo come un incubo quando ho fatto un lavoro del genere (sempre per 40-60 persone)… il ricordo sarebbe anche bello, se non fosse stato che rientravo dal lavoro alle 7 di sera, e finivo per stare in cucina fino alle 3 di notte!
La soddisfazione e’ grande, vedrai che ti arriveranno tante richieste, io alla fine ho smesso perche’ ho un lavoro che mi stanca tanto e non riuscivo a conciliare le due cose. Poi bisogna anche attrezzarsi… insomma, sei stata veramente brava, soprattutto nel mantenerti concentrata fino alla fine!
:-)
Sei stata bravissima! Complimenti!
Quel courage ! en tous les cas bravo pour tes recettes
Sigrid,
bravissima e coraggiosissima dall’inizio alla fine, perche’ mi pare che anche la bevuta della Leffe in macchina richieda coraggio (o sara’ che vivo in America da troppo tempo ormai? in quel caso, mi si perdoni lo straniamento…). In aggiunta ai complimenti, volevo ringraziarti perche’ questo fine settimana ho fatto la tua quiche perfettissima (quella di Christophe Felder) e, dopo avere stupito i commensali, ho incorniciato la ricetta sul frigorifero, e ti ho benedetta segretamente.
Marilena
Mi associo al sorriso amorevole di Giovanna. 3 ore dico che con un briciolo di organizzazione possono bastare. Ma è vero quello che facciamo noi tutti i giorni è un pò rock and roll, si come quello che fa l’autista dell’autobus per 6 ore, o il tassinaro nel traffico, che dire poi del imbianchino, del montatore, dell’operaio in fabbrica o di chi mentre tutti sono a letto è al mercato di notte a scaricae camion e molti di loro non lo fanno per diletto. Beh un miliardo di esempi ci sarebbero ancora, ma va bene cosi Sig.
una giornata intera, no pranzo, no cena…no cibo, tranne che per il ‘dopo’, per il momento meritato di relax, senza assaggiare nulla (da vera professionista).
Mi sono capitate certe mattinate in cui non ho pensato ad altro che ad eseguire la procedura che mi ero stampigliata nel cervello, senza staccare mente e occhi da pentole, teglie, forni e fornelli…sono state le ore più intense e belle della mia vita. Pura meditazione. Puro divertissement.
La cucina vera, quella fatta con “un tasso di generosità e di pazzia decisamente sopra la media”, è a livelli siderali da quelle poche mattinate di full immersion. Ma la tua cucinata ci si avvicina assai, e mentre ti leggevo provavo anche io un po’ della tua frenesia/estasi.
Un po’ come scrivere un articolo di giornale in cui le 360mila cose che vorresti dire devono entrare in 30 righe, con il capo che ti tartassa dicendo “hai finito? Sbrigati, che dobbiamo andare in stampa!” e tutta la redazione intorno che urla, canta, sbraita, ride, si incazza…
Chi si ferma è perduto.
ma un servizio catering in trasferta lo faresti???
cmq avrei voluto essere lì a fare mmmmh, mi hai ricordato il pranzo di babette ;)
ciao a te e alla tua voglia di creare…complimenti alla tua energia e alla tua fantasia!
al momento sono bloccata da un piede operato e da rioperare..poi,se il dolore persiste,insulterò il medico.
non vedo l’ora di potermi rimettere ai fornelli!!ciao ragazza in gamba!!
Complimenti… mi ricordi mio padre e mia madre quando si mettono a fare (a tempo perso) rinfreschi per 100….
Anche nello stile devo dire che ricordi molto mia madre…
Brava ancora!
brava sigrid ottimo lavoro!!
PS tutte le persone che parlano di cibo/ristoranti e affini dovrebbero fare come hai fatto tu
cosi’ da rendersi conto di cosa significa lavorare con il cibo
un saluto
roberto
Sigrid, accipicchia!! Complimentoni.. e posso aggiungere anche qualche sbav sbav per il menù che mi sembra davvero bello? :-)
Con i 40 albumi avanzati però potevi fare una tempesta di Macarons, no? ;-P
Saluti,
Stefano
Sigrid, dopo questo resoconto come puoi pensare che non fiocchino richieste…anche dai tuoi lettori!!! Avrei un matrimonio per le mani….
Sara
Non so a te, ma a me cucinare rilassa da morire…
immagino quante persone ti abbiano detto “sigrid, ma perchè non apri un localino o un catering? se non lo fai tu…!” anch’io ho sempre pensato che chi lo fa per mestiere debba avere un’ottica molto diversa da chi si diverte a casa o con gli amici (per quanto numerosi). quello che è lampante è che ti diverti parecchio e questo è l’importante. complimenti!
…e dire che io lo faccio tutti i santi giorni, smontare e rimontare la cosa che più detesto, il resto un divertente gioco…di abilità e organizzazione.
Ciao Sig !
Complimenti, bellissimo resoconto. Adesso preparati, cominceranno a fioccare le richieste di lavoro dagli avventori della serata ! :-)
Brava Sigrid!!
Anche la mia schiena è a pezzettini.. :)
Non 22 ma 14… il mio impegno in numero di piatti per la sera di San Valentino è stato meno “pesante”.. ma le sensazioni sono le stesse:super attenta e concentrata per tutto il tempo,non ho assaggiato nulla nemmeno io… ;-D
brava,brava,brava!!!
COMPLIMENTI
UNA DOMANDA:ma la crema ( ed il resto in genere) fatta 2 giorni prima (se ho capito bene) non si rovina? O l’hai congelata?
Ti prego rispondiiiii
Ops…dimenticavo…ma fumi davvero o solo occasionalmente per scaricare la tensione? Non ti ho mai vista fumare!
Ecco perche’ ieri sera non ti ho trovata a casa! Ti volevo parlare di cosucce salaci ;) Comunque:
brava, bravissima per tutte queste cosine che fanno venire l’acquolina in bocca solo a guardarle, per il racconto in cui e` facile immedesimarsi, per il pensiero a chi fa un mestiere non certo semplice.
P.S. beata te che ti puoi fidare dell’olfatto, io spero ancora :(
P.P.S. ora, a chi ti chiede come fai a cucinare sempre dolci, che sono un attentato alla linea, etc. etc. rispondi che sei gia’ magrissima e che in tre giorni hai mangiato poco e niente :)
come ti capisco!
Quando ho preparato 70 bicchierini di mousse al cioccolato con arancia candita e zenzero cristallizzato….stavo per vomitare….24 tuorli….!una roba mai vista! complimenti! mi verrebbe voglia di chiederti quanto ti sei fatta pagare….ma so che non è politicamente corretto!;-)
p.s.: interessanti questi tuoi clienti…come te li sei procurati?!?
brava, brava, brava, brava….
ecco perchè nn rispondevi alle mail!
Complimenti, nelle foto vedo cose magnifiche.
grandiosa…
M-I-T-I-C-A Sigrid!!!!
caspita!
complimenti, complimentissimi :-)
posso chiederti come fai le “prugne ripiene di caprino e pancetta” e cos’è ” carbonnades à la flamande”?
ovviamente, con calma, quando ti sarai riposata!!
Sigrid, ti devo fare i complimenti per tanti motivi! Sei simpaticissima, e leggerti è davvero piacevole! A volte mi dico “Cavolo! (appunto..) Mi piacerebbe essere sua amica!”. Poi, ma che lo dico a fare?, sei eccezionale per fantasia e capacità! Questo ultimo resoconto è davvero brillante e fa crepare di invidia verso i commensali che hanno goduto del tuo lavoro!!
fallo per 100 e poi me la racconti Sigrid…ho molto sorriso (non d’indulgenza nè di superiorità) ma parlare di cibo e fare cibo sono due storie diverse.
… Sigrid ci sono i POLIBOX per il trasporto cibi e NON usare le cassette ikea (normative igieniche ecc.ecc.) ekkekkazzo anche tu!! :-))))