Il post idiota del venerdì

Continuo le sperimentazioni un po’ strampalate e faccio peggio di ieri. Il tema della puntata odierna cerca di dare risposta all’ineluttabile questione cosa ci fate voi col risotto che avanza? (la stavate proprio aspettando questa vero?). Lasciamo stare il riso al salto, per il weekend proporrei invece il seguente laboratorio pasticciario: col risotto del giorno prima, a parte farvi una riflessione sui vostri meriti culinari (perché se fosse stato buono, perché è avanzato? eh? e che quello che non ha mai affrontato questa brutta domanda mi tiri il primo dado star…), provate un po’ a fare dei simil maki rolls. Maki rolls per dirla con parole fighette perché in realtà questi rotolini, che poi diabolicamente propinerete alle vostre povere vittime (quelle là che non hanno avuto il coraggio la sera prima di tenersi il mammachebuono-sorriso stampato in faccia fino all’ultimo chicco di vialone nano) non hanno proprio nulla di asiatico.
Il procedimento: sbollentate un paio di fogli di pan di zucchero (grandi, le foglie), lasciatele asciugare su un panno, poi trasferitele sulla stuoietta giap, disponete un paio di foglioline di basilico e coprite il tutto con uno strato di risotto (nella foto, al parmigiano, semplice), lasciando in alto 3cm di bordo. Spalmate una striscia di pesto, sul riso, vicino al bordo inferiore, disponeteci sopra un po’ di sottili bastoncini di zucchina cruda (la parte con la buccia – per inciso, piccolo ps a chi si riconoscerà: si lo so che non è stagione ma già che c’ero che facevo, ci mettevo i crauti??!) e arrotolate il tutto. A questo punto avvolgete i salsicciotti con della pelicola alimentare e metteteli al fresco per un paio di ore. Poi tagliateli a tronchetti e fateli tornare a temperatura ambiente prima di servire, con delle gocce di balsamico ridotto sul lato (si, quello là cattivo del supermercato a due lire va benissimo, basta farlo bollire finché ne rimanga la metà, anche meno). I rotolini forse vi veranno un po’ storti, poi qualcuno vi farò probabilmente notare che sono storti. Dopodiché qualcun’altro dirà che se sono storti sicuramente c’è un motivo, e che forse il fenomeno trova origine in alcuni vostri ricordi, rimossi, della prima infanzia. Non ci far caso e provate un rotolino. Che son buoni :-)

20 Commenti

  • rosalbaf ha detto:

    Buoni…
    ma tu pensa che proprio stamane ho visto un programma sul sushi e m’erano venute delle idee tipo la tua, anche xche’ qui non trovo l’alga nori.
    Pero’ non so cosa sia il pan di zucchero…
    In tutti i modi ho pensato che vorrei provare a farli a lavoro, sai come, ad esempio con dei filetti di peperoni arrostiti farciti di riso e dentro un bastoncino di petto di pollo arrostito e sfumato con la salsa di soia.
    Oppure pensavo a delle melanzane grigliate o fritte sempre col riso e poi entro forse con un bastoncino di provola fatta alla piastra su foglie di limone.
    Insomma cose cosi’, che ne dici?

  • Heidi16 ha detto:

    hellO!
    io ho un’amica rumena, la cui mamma prepara abitualmente involtini di verza ripieni di riso e carne…e quando avanza del riso [che non abbia ingredienti nettamente contrastanti] finisce lì dentro! ^___^

  • Anonymous ha detto:

    ho voglia di fare le mules frites questo prossimo fine settimana….ma non so da dove cominciare…..mi daresti una mano grazie claudia

  • Anonymous ha detto:

    Che idea! Allo stesso modo potrei confezionare dei maki con grandi foglie di verza privati della costola centrale farciti di paniscia vegetariana e miso.
    Però mi sa che la paniscia devo metterla da parte appena cucinata… perché a casa mia non avanza mai.
    Grazie, Nico.

  • chiara ha detto:

    Ih che idea carina…io ho provato una volta a fare un riciclo del riso avanzato con delle foglie di bietole e radicchio sbollentate, si mischia il riso con del caprino e un pò di pepe, si fanno i rotoli e poi si tagliano a tronchetti…è un’ idea simpatica da presentare perchè i rotolini vengono di 2 colori diversi…ma la tua ricetta mi sembra decisamente più saporita!! :)
    Una domanda: non è la prima volta che sento parlare di “riduzione” (in questo caso di aceto balsamico)…credo di averne intuito il significato, ma me lo puoi spiegare precisamente? Grazie!!

  • Betty Moore ha detto:

    che bella idea sigrid, strampalata ma bella (e bella perché strampalata), ma non ho capito: va bene con qualunque tipo di riso? eh? uhm: ma il titolo della foto è fantastico, sigrid, mi sono ribaltata.
    ma, uhmmm, credo che tu abbia urtato la suscettibilità dell’anonimo due commenti fa, poverino, se l’è presa :-(

  • Kja ha detto:

    Carini. Io li avevo fatti con la polenta sempre sull’onda del riciclo.

  • Anonymous ha detto:

    Mooolto simpatica, peccato che a casa mia il risotto non avanza mai

  • SenzaPanna ha detto:

    sei troppo simpatica!!!

  • golosastro ha detto:

    a proposito di riso…. alla trattoria pegaso staranno suonando a tutti le campane a festa nelle orecchie….
    che domenica c’hanno i meglio risi d’italia per un menu strepitoso! Io, ahimé, salto…

    la riduzione dell’aceto a due lire mi fa molto toxico… non vorrei dire (mannaggia, sto accumulando domande per l’amico chimico) ma l’anidride solforosa che (mi par di ricordare, magari è una stupidaggine!!!) è ivi contenuta… evaporerà o si concentreràààà???

    mah… sono proprio fissato!
    ciaociao

  • Leli ha detto:

    Carinissima quest’idea e divertente il post!
    Ma ho commentato più che altro perché anche io mi chiamo Elisa, e siamo a quota 3 nei commenti di un solo post, un record ;)
    Ciao!

  • anna ha detto:

    Ciao io ci faccio una frittata o delle polpette con il riso avanzato…comunque hai sempre delle belle idee.

  • Marco Barisione ha detto:

    Io con il risotto avanzato faccio delle polpette (con aggiunta di carne, uova, aromi vari), peccato che avanzare il risotto è sempre difficilissimo!

  • Livia ha detto:

    Cara Sigrig ma dove trovi la strepitosa posateria e le tanto bistrattate (ieri) e meravigliose tovagliette di cui immagino possiedi una collezione da fare invidia a Busatti e Bellomo ?? Legno metallo ceramica, spatolette, cucchiai/ini di tutto di più e sempre troooppo belli.

  • Elisa ha detto:

    Toh, un’altra Elisa :)

    “se fosse stato buono, perché è avanzato? eh?” LOL.

    Carina questa idea dei maki, a me sarebbero venuti in mente solo i suppli’ :)

    P.S. letto il commento su blogger, ma ora sono in “prigione” :) Ne parliamo con calma poi, ma spero che non ti faccia lo scherzetto che ha fatto a me. Cmq le img sono tornate a posto, forse un problema momentaneo.

    Baci!

  • Tulip ha detto:

    il post strambalato del venerdì è troppo carino…
    eh sì, sono un pò storti….

    lol!!!

  • Vale ha detto:

    Ma che bell’idea!!! e poi mi hai fatto morire dal ridere:) complimenti!

  • Elisa ha detto:

    Che veloce!!sempre precisissima, grazie 1000 ;)

  • Sigrid ha detto:

    Celisa: hihhi, ma quale paese? :-) Allora, un cucchiaio di bicarbonato (magari non abbondantissimo però sempre un cucchiaio), non devi togliere nessuna buccia, basta davvero coprire i ceci con tanta acqua, lasciarle stare per una notte (12 ore), scolare e frullare. La salsa al yoghurt è scemissima: io frullo 250g di yoghurt (non zuccherato eh! :-) con 1 spicchio di aglio, il succo di un limone (a piacere), un filo di olio e una manciata di foglioline di menta, poi aggiusto sale e un po’ di pepe (puoi anche fare la stessa cosa con del coriandolo fresco).

  • Elisa ha detto:

    Simpaticissima questa rivisitazione dei maki rolls!!mitica:)
    Domande: per i falafel va 1 cucchiaio o 1 cucchiaino di bicarbonato? bisogna togliere le buccie ai ceci? l’ammollo quante ore deve durare? c’è la ricettina per la salsa di yogurt e menta? mandami pure a quel paese ma vorrei farli stasera e mi sono venuti mille dubbi XD

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