Un osso in gola


Ovviamente non potevo non divorare questo Bourdain appena tradotto e pubblicato da Marsilio (se non avete letto il suo tremendo Kitchen Confidential, beh, beh, ma cose aspettavate di preciso??!). Dice la copertina: molto noir, molto newyorchese, aggiungerei: molto divertente, davvero (poi non so se cose del genere sono da considerare come inside jokes ma a me poche cose fanno ridere quanto immaginare 3 cuochi sporchi e anche un po’ sfigati, chinati su un vecchio larousse della cucina tutto sgualcito e litigando su questioni spinose quanto ma nel beurre blanc ci va la fecola o meno?… ). La trama è da buon vecchio mafia movie americano, con un protagonista, cuoco, buono, e accessoriamente cugino di un maffioso locale, diviso fra il proprio sano (si fa per dire) amore del mestiere e concetti come famiglia e fedeltà che dovrebbe aver stampati nel dna. Poi, un po’ di funzioni proppiane sparse, nel disordine: boss in accappatoio fingendosi malati mentali, calamari fritti in salsa al pomodoro, spacciatori rintanati in improbabili tuguri, killer nudi, chef tossici, atti sessuali compiuti nella dispensa del ristorante e coltelli da 500 dollari usati a fini impropri, innumerevoli drink al bar e altrettante boccetta di metadone, agenti federali che spuntano mentre uno fa colazione coi pancakes e via dicendo di dettaglini molto molto americani. Vabbe’, continuerò senz’altro a fare la snobbinarde e a menarmela col fatto che il giallo – o il noir – difficilmente si può considerare ‘grande letteratura’, però, ecco, un osso in gola rimane una lettura veloce, simptica, grintosa, divertente e nel contempo costituisce un ironico documento – da prendere con le pinze ma dopotutto, romanzo è – su cosa potrebbe (anche) essere la vita in cucina (okay, ‘in alcune cucine’, no, vabbe, ‘in alcune cucine diventate terreno di gioco di mafiosi che poi a volte ci uccidono anche delle persone’…??!). A completare questo alluccinato racconto di quotidiana (spericolata) vita di cucina e altri (numerosi) sballi, una buona dose di suspense, di emoglobina e di ricette e cibo raccontato (sembra quasi casuale ma bisogna saperlo fare, e bourdain lo fa molto bene, quindi en passant capirete anche come si fa la demie-glace o il brodo di pesce). Leggetelo! :-)

Un osso in gola, Anthony Bourdain. Marsilio, 336p., 17 euro

19 Commenti

  • Anonymous ha detto:

    Anthony Bourdain, l’ho scoperto su Sky…la cosa che mi ha incuriosito è l’immagine che da di sé ossia non è un cuoco fissato con i prodotti bio o supersalutari piuttosto un vizioso decadente festaiolo e raffinato…è poi ha quel certo distacco che lo rende più sopportabile…avete mai visto Jamie Oliver, tutti gli ingredienti che usa sono fresh, fantastic, juicy, wonderful..a me mi da sui nervi soprattutto quando ambienta le puntate in italia, sempre quei luoghi comuni sull’italia…ohh pittoresco!!!

  • Anonymous ha detto:

    di nuovo su simenon…

    “non capisco, è come dire che, in italia, chiunque abbia studiato lettere debba essere anche uno fan sfegatato di camilleri? boh… per me la letteratura è come la cucina, son gusti, i gusti miei fanno si che il giallo non è, fra tutti i generi, il mio preferito, né simenon rappresenta il mio ideale di scrittura”

    ehm forse ho stuzzicato in maniera troppo lapidaria…

    anch’io trovo molto deprimenti alcuni romanzi del nostro nonostante ne ammiri lo stile, e ne cesso la lettura

    ma fra “piacere” e “rappresentare l’ideale di scrittura” e asserire “il giallo – o il noir – difficilmente si può considerare ‘grande letteratura’”

    e tra il “gradire” e “valutare la qualità letteraria di un autore”
    penso che ci siano differenze (anche se non so quali siano)

    cioè, per restare in tema, il preferire il sapore di una semplice bruschetta non mi porta a ignorare il mestiere, la ricerca e l’attenzione presenti in alcuni piatti di “nouvelle cuisine” :o)

  • Gloricetta ha detto:

    Nella mia libreria di fiducia “un osso in gola” era esaurito, così mi sono comprata “Kitchen Confidential” che ho già iniziato. Non credo sia male iniziare con il primo scritto di un autore…solitamente ha una marcia in più. Grazie per la segnalazione! Glò

  • Sigrid ha detto:

    ‘A neve ferma’ non l’ho leto ma mi state proprio stuzziccando… (quindi, grazie della dritta! :-)
    Del resto, gloricetta: non credo abbia importanza l’ordine delle letture, direi a secondo dele voglie: un osso in gola è sopratutto un noir, kitchen confidential invece atobiografico, e la parte culinare è quindi più ampia :-)
    simenon: non capisco, è come dire che, in italia, chiunque abbia studiato lettere debba essere anche uno fan sfegatato di camilleri? boh… per me la letteratura è come la cucina, son gusti, i gusti miei fanno si che il giallo non è, fra tutti i generi, il mio preferito, né simenon rappresenta il mio ideale di scrittura (questo ovviamente non toglie che di scrittori belghi che amo moltissimo ce ne siano ‘na marea – rollin, harpman, maeterlinck, rodebach, gevers, emmanuel, buys, savitskaya, blasband e tanti tanti atri..) Poi del resto, mi pare evidente che uno che studia lettere perché la cosa gli appassiona, approffondisca l’argomento e non rimane fermo ai due tre autori best seller che tutti conoscono… (senza alcuna offesa a simenon :-)
    ps: a proposito, delle voste che pensavate che la produzioneletteria belga si fosse esaurita con maigret e tintin, date un’occhiatina qui (e non è neanche esauriente…)

  • Anonymous ha detto:

    io “a neve ferma” l’ho letto cosi’ come “solo pane” tutti e due carini leggeri e simpatici…ora provo con gli altri che mi consigliate qui…
    grazie…. emanuela

  • Anonymous ha detto:

    @buon weekend che ha scritto:

    […] non inorridire, perchè da un lato, è detto a titolo personale e, dall’altro lato, è detto da chi si è laureata in letteratura […]

    nessuna diatriba, per carità!
    de gustibus poi…
    anche l’orrore era provato a titolo personale, comunque il fatto che una letterata “schifi” simenon mi fa inorridire vieppiù, quasi mi passa l’appetito ;-)

  • SenzaPanna ha detto:

    Riesci sempre a stupirmi, carissima Sigrid
    :-)))

  • eli ha detto:

    Qualcuno ha letto l’ultimo di Stefania Bertola “A neve ferma” (il titolo si riferisce ai bianchi d’uovo montati a neve)? A me è piaciuto tantissimo, tanto che da lì ho letto tutti gli altri.
    Nei suoi libri ho trovato humour, femminilità, “sorellanza”, inoltre essendo quasi sempre ambientati a Torino, le storie sono incorniciate da verde, fiori e giardini e… -soprattutto l’ultimo- tanta art pâtisser.
    Se qualcuno l’ha letto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa.

  • Hummingbird ha detto:

    Sto leggendo “Avventure agrodolci. Vizi e virtù del sottobosco culinario” e oggi ho comprato “un osso in gola”.. per gli appassionati su Discovery Travel and living c’è anche “Viaggio di un cuoco” in lingua originale. grande sottofondo in orario serale durante la preparazione della cena.
    luisa

  • buon weekeeeend! ha detto:

    @ last anonimous: ahem… non dovrei forse essere io a dirlo, ma per trattenermi dovrei tagliarmi le dita… (e poi la Padrona non è tipo da vanterie)
    non inorridire, perchè da un lato, è detto a titolo personale e, dall’altro lato, è detto da chi si è laureata in letteratura…

    quindi…. nessun bisogno di riscattarsi e le ricette… ahahha, le potresti trafugare tu in libreria, nooo???? buon weekeeeend!!!! ;-))))

  • Anonymous ha detto:

    “Vabbe’, continuerò senz’altro a fare la snobbinarde e a menarmela col fatto che il giallo – o il noir – difficilmente si può considerare ‘grande letteratura’”

    ehm detto da chi viene dalla patria di simenon mi fa inorridire

    un’occasione per riscattarti?

    una o più ricette ispirate dal suddetto autore ;-)

  • Anonymous ha detto:

    marikaaaa “chepesaadocchio” dove sei ? che fai?
    che mi prepari di buono ?

    francesco

  • Silvia ha detto:

    …Grande Bourdain!!! Era ora che lo pubblicassero in italiano! Ho già divorato tutti gli altri…appena finisco la pila sul comodino corro a prenderlooooo! :-)

  • Vale ha detto:

    Ho letto sia “Kitchen Confidential” che “Il Viaggio di un Cuoco” e li ho apprezzati moltissimo. Metterò anche questo libro nella lista dei prossimi acquisti. Grazie per la segnalazione!!!

    …e approfitto anche per il complimenti al golosissimo blog, dato che è il mio primo post :-)

  • arancionissima ha detto:

    KITCHEN CONFIDENTIAL???
    SIIII! io l’ho letto! e l’ultimo capitolo sul Giappone è quello che mi è piaciuto di più!!!

  • Gloricetta ha detto:

    Noir e cucina…tra le mie letture preferite. Ma come ho fatto a perdermi “Kitchen Confidential”? Che dici, parto da questo o passo tranquillamente ad “un osso in gola”?

  • chiara ha detto:

    “Kitchen Confidential” mi è piaciuto moltissimo così come “Viaggio di un Cuoco” (che ho segiuto anche su sky!) …questo dalla tua descrizione sembra interessante e poi i noir sono sempre appassionanti…vado subito a comprarlo!
    Grazie per il consiglio!
    Chiara

  • Anonymous ha detto:

    Ciao Sigrid,
    è un pò che ti scrivo….. vorrei sapere come fare a ricevere le tue
    newsletter. Ho fatto l’iscrizione gia 2 volte… ma nulla!!!
    avresti qualche dritta da darmi?????

    nb. Sono sommersa dal cioccolato dellle uova non consumate (eran troppe!) che ne dici di qualche ricetta al cioccolato??? Sarebbe carina l’idea di qualche dolce . o crema, o biscotti a lunga coservazione (se riescono a resistere alle nostre mani golose!) un qualcosa che ce lo faccia gustare per gradi per ebvitere inutili scorpacciate!!!!
    Grazie e kiss
    VaVa

  • eli ha detto:

    Grazie Sigrid, sembra un buon consiglio; in questo periodo c’è bisogno di qualcosa di veloce e leggero. Domani farò un salto alla Feltrinelli.

Commenti chiusi.