Pesto di acciughe scappate


(Colatura di alici e il pesto alla cetarese, con olive, noci e colatura)

Credo di aver già detto, tempo fa, della mia simpatia per sughi finti, chiocciole e lumache scappate e in generale per tutti i piatti nati da quel raro genio popolare (prettamente italiano) che trova la sua massima espressione nell’arte dell’arrangiarsi o, piuttosto, in quello di suggerire, nel piatto, degli ingredienti che non ci sono. Vero che io questa cosa la trovo divertente mentre di divertente non ha proprio nulla (in fondo, stiamo parlando di fame), però ecco ho pensato di fare lo stesso esercizio con la colatura di alici, più che altro perché ne volevo capire il sapore e a questo fine accostarlo a del pesce mi sembrava un po’ ridondante. Per il resto, pesto perché mi ci sono intrippata – beh si è vero mi sono accorta solo l’altro giorno che la pasta fredda con il pesto sta benissimo in questo periodo di caldo :-)


(Linguine con il pesto alla cetarese)

Pesto alla cetarese (remasterizzato da cavoletto:-)

olive nere snocciolate 150g
capperi dissalati 2 cucchiai scarsi
basilico una manciata abbondante
prezzemolo una manciata abbondante
noci 2 cucchiai
pinoli una manciata
limone (amalfi) 1, la buccia
aglio 1 spicchio
piment d’espelette macinato 1 punta
olio d’oliva extravergine
colatura di alici 2 cucchiai


(Crostini con il pesto alla cetarese)

Nel recipiente del mixer, frullare le olive, i capperi, la buccia del limone grattugiato, l’aglio degermato, il basilico e il prezzemolo, il piment d’espelette, le noci e i pinoli. Aggiungere a filo quanto basta di oliod’oliva per ottenere un pesto dalla consistenza desiderata (non so voi ma io li faccio spesso piuttosto liquidi). All’ultimo, aggiungere la colatura, un cucchaio per volta: assaggiatelo, il pesto, e aggiustatelo secondo le vostre preferenze personali.
Utilizzare questo pesto per condire delle linguine scolate e passate sotto l’acqua fredda, e servirli con degli spicchi di limone da spremere sopra la pasta, se piace (a me, molto :-). Oppure spalmarlo su dei crostini, da decorare con delle buccia di limone.

(la colatura di alici ci è gentilmente stata fornita da Esperya)

28 Commenti

  • loste ha detto:

    Raccontami la storia dell’ “espellette” che ho comeparata in terra di Francia, e che uso con piacere…
    Grazie
    Loste

  • silvia ha detto:

    …e la pasta con “le sarde a mare” la conosci Sig?…il senso è quello….acciughe scappate, sarde a mare, insomma erano tempi duri!!!

  • albert ha detto:

    Gnam, che belle ricette, sembrano davvero buone. Complimenti per il sito, molto carino.

    Ciao

    Albert

    http://www.lafebbre.ch

  • cherry ha detto:

    Grazie per la segnalazione, non sapevo nemmeno che esitesse la colatura!
    Perchè la pasta non sia troppo asciutta io preferisco aggiungere un pochino d’acqua di cottura quando condisco e fare il pesto sodo, usando giusto il minimo indispensabile di olio.

  • LuVAz ha detto:

    Si sigrid, ajo ojo e pep ma crudi non cotti, insaporisci gli ingrdienti in una ciotola e poi ci butti la pasta dentro…!tutto qui poi alle varianti più originali ci pensi tu. MAgari del coriandolo fresco (se lo trovi) visto che quello tagliuzzato da un odore e un sapore di lime…insomma fa’ tu, io lo spunto te l’ho dato!
    p.s. ti piace la mortadella?lo so è grassa, ma quella bouna con i piastacchi se condita con limone e pepe può diventare una buona soluzione per un aperitivo casalingo….
    ps2 per anonima che non vuol essere anonima scrgli l’identità altro e inserisci solo il nome….
    have a nice week end!

  • Sigrid ha detto:

    aidi79: certo, io l’ho fatto freddo, sciacquando la pasta sotto l’acqua fredda prima di condirle :-)

    violacea: certo, sempre scambio intendo, però spiega meglio perché il connubio ti lascia perplessa?(quella su cetara ovviamente era una tipo – qua si lavora – ad altro :-)

    B.: questa sì che è una buona domanda. Però temo di no… Cioè, la colatura funziona come una specie di sale liquido, poi ha un sapore (di pesce) molto intenso e, sale a parte, non credo che l’olio di conserva possa raggiungere questo grado di intensità… a meno di non metterne molto di più… Sinceramente la cosa (cioè l’uso dell’olio delle alici) non è che mi entusiasma, però sarebbe da pro vare… se lo fai fammi sapere :-)

  • violacea ha detto:

    sigrid, la mia non era una critica era solo un punto di vista personale,e soprattutto uno scambio dal momento che conosco la tua passione e curiosità per il cibo. La mia perplessità è relativa al pesto alla cetarese in generale, che conosco bene, non al tuo pesto di “cetara” (non cetraro), che come ben dici rispecchia abbastanza l’originale.

  • Anonymous ha detto:

    questa pasta la posso fare anche come piatto freddo?
    Aidi79

  • Anonymous ha detto:

    sono riuscita a postare!!!!!!!!!!!!!!
    Ricetta semplice e fantastica proprio come te … Sigrid!

    Ps! qualcuno mi aiuti non voglio essere anonima ma mettere il mio nome non riesco, mi chiede una pagina web

  • Anonymous ha detto:

    Ciao Sigrid!!

  • Anonymous ha detto:

    Mio suocero fa lui le alici sottolio, posso usare l’olio delle alici al posto della colatura??
    e e no, per cosa posso usare quell’olio che sa di mare?
    grazie
    B.

  • Sigrid ha detto:

    luvaz: insomma, una ajo ojo peperoncino col limone? :-P (comunque grazie dello spunto, mi hai fatto pensare agli spaghetti ‘torno a surriente’, che prima o poi devo prova’:-)

    violacea: non ho capito bene cos’è che non ti convince in ‘questo connubio’ essendo il pesto, pressoché, identico a quello che si usa fare a cetraro…

    senzapanna: ma cos’è oggi, la giornata mondiala della gentillezza ?! :-P (by the way ma noi non dovevamo andare a pzza vittorio?!)

    VaVa: e come si dice il belgio… ‘Bon weeeeeekeeeeend!!!’ :-))

  • vava ha detto:

    Ciao bimbaaaaaaaaa….. tra 5 minuti prendo la macchina e scendo giù dalla mia mamma!
    (mi faccio 700km)
    EH, la mamma è sampre la mamma!!
    Ci si sente lunedì….
    Non fare troppi pasticci in cucina altrimenti sarò in dietro con le lezioni e mi toccherà studiare di notte! :-)
    Kiss
    Vava

  • violacea ha detto:

    La colatura di alici l’ho provata in vari modi, a dir la verità questo connubio mi lascia un po’ perplessa..Sul pesce sta benissimo, una variante è un filino di colatura su una semplicissima zuppetta di farro. se ti capita provala e fammi sapere.

  • SenzaPanna ha detto:

    Vero che io questa cosa la trovo divertente mentre di divertente non ha proprio nulla (in fondo, stiamo parlando di fame)”

    Devo dire che anche io ho notato subito questa frase, ma non mi sei diventata più simpatica per questo. Lo eri già. So che dietro quell’aspetto freddo in realtà c’è un cuore che batte. :-)
    Complimenti!!

    :-))))

  • luvaz ha detto:

    Ciao Cenzì, ieri anche io ho mangiato linguine al pesto fresco….sarà il caldo???:)
    ho letto che ti piace tanto il limone premuto sulla pasta, ho una semplicissima ricetta di spaghetti con condimento fresco senza cuocere fatto di succo di limone, olio di oliva, aglio, peperoncino ( o pepe?)e prezzemolo. Volendo si può aggiungere anche la buccia di limone tagliata a julienne. Spero ti piaccia l’idea se non ti era già venuta in mente na cosa del genere….Buona giornata a tutti!

  • vava ha detto:

    Buondì….
    ma lo sai che è tradizione della mia famiglia fare una pasta del genere durante il periodo di natale? Si chiamano però Spaghetti con le vongole “fujute” (trad: fuggite). Ingredienti simili ma senza limone…. proverò anche la tua versione! Riuscirò a prevaricare sulle tradizioni??? Ti farò sapere a Natale! :-)

    Buon lavoro e ricordatevi che il sole è dentro!!!

    Vava
    nb. Volevo ringraziare anche Marika per i consigli sul rumtopf!

  • Anonymous ha detto:

    Apprendista tu sei molto più brava di cavoletto, parola di esperto

  • apprendistacuoca ha detto:

    uh! ancor più sbalordita! ho visto che tommaso mi ha linkato in un commento qui sopra!
    ri-ciao!

  • apprendistacuoca ha detto:

    ciao!
    sono rimasta sbalordita quando ho visto il tuo post! abbiamo mangiato e postato quasi la stessa cosa oggi!
    interessante la tua versione del pesto cetarese, visto che ho dato fondo alla dispensa per la pasta di oggi penso proprio che proverò la tua remasterizzazione!

  • Sigrid ha detto:

    monica: se ti piace puoi usare anche il peperoncino in polvere che si trova comunemente, quello di espelette invece è più sfumato, delicato (siccome non sono fanatica di piccante molto piccante, mi sono innamorata di questo peperoncino francese), e si trova o negli alimentari molto forniti, o nei negozi tipo ‘comptoir de france’, pure in rete (ce l’ha senz’altro il simpaticissimo Bruno, dell’ épicerie de bruno, a parigi (non è che dovete andare li, si può ordinare in rete:
    http://www.lepiceriedebruno.com/

  • Anonymous ha detto:

    Ciao Sigrid, bellissima ricetta ma…mi potresi x favore suggerire dove trovare il pimet d’espelette o come sostituirlo? Grazie! Monica

  • Tommaso Farina ha detto:

    Due cose:
    1) Ho trovato la ricetta promessa, la pasta con l’aglio fresco. E’ molto semplice, quasi banale. Domani vedo di postarla.

    2) In merito alla ricetta di oggi, ti segnalo il blog di un’amica, che ha fatto una pasta ai sapori cetaresi e lascia pure un altro indirizzo ove acquistare online colatura &c.

  • Sigrid ha detto:

    euhm, beh, in realtà la mia fissa per i baratoli a chiusura ermetica è sopratutto… estetica :-) Detto ciò, certo, questo pesto qui si può conservare, olio aiutando, come un qualunque altro pesto fatto in casa. Personalmente non andrei oltre 2-3 giorno, se invece se ne prepara tanto e lo si vuole conservare a lungo, credo che la congelazione sia il miglior metodo…

  • Anonymous ha detto:

    Noto che c’è un barattolo ermetico….. ma non è che si può anche conservare per quei giorni in cui ci va tanto di cucinare?
    Saluti.

  • massimo ha detto:

    Vero che io questa cosa la trovo divertente mentre di divertente non ha proprio nulla (in fondo, stiamo parlando di fame)

    con questa frase hai guadagnato tutta la mia simpatia. la stima per le ricette e le foto e’ molto piu’ antica.
    baci
    massimo

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