Beh qua sopra!! In realtà è un trucchetto di Vissani, letto tempo fa, e sinceramente trovo sia una mera genialata! (poi magari l’ha inventato qualcun altro, ma per quanto mi riguarda ne attribuisco tutto il merito a lui – mai vista da nessun altra parte sta cosa). In sostanza: il ragu va nel fondo della teglietta, il riso con l’impanatura sopra, e il tutto va nel forno. E così, niente frittura, e un piatto che volendo si può anche servire a degli ospiti (non so voi ma per quanto siano buoni gli arancini immagino male servirli a cena…) Ovvimente la versione di Vissani è un pochino più elaborata (se ricordo bene il suo sugo era di lepre e profumato all’arancio), questa qui invece è semplicissima (magari un po’ eretico per i palermitani che leggono – spero che vorranno perdonare la belga che è in me… :-)
Arancini al ragù, in teglia
carne tritata 200g
cipolla 1
passata di pomodoro 200ml
brodo di verdure 200ml
piselli 100g
riso 200g
zafferano 1 bustina
parmigiano grattugiato 70g
mozzarella 100g (opzionale :-)
burro una noce
pane gratuggiato una manciata
Tritare la cipolla e farla appassire con un filo d’olio, in padella. Aggiungere la carne ritata, farla rosolare, poi la passata, il brod e i piselli, aggiustare di sale & pepe e lasciar restringere il sugo per 10-15minuti. Nel mentre far cuocere il riso in abbondante acqua salata, scolarlo e condirlo con lo zafferano, il burro e 50g di parmigiano, mesclare bene. Quanto il sugo sarà pronto, stenderlo in uno srato di 1 cm in fondoalla teglia, dsitribuirci la mozzarella tagliata a dadini, e coprire con 2-3cm di riso. Spolverare con del pane grattugiato, il resto del parmigiano e qualche fiocchetto di burro e infornare a 180° per una decina di minuti, poi passare la eglia per un minuto sotto il grill prima di servire.
Fatto anche io, due volte. Molto buono, bisogna solo stare attenti a non farlo seccare troppo in forno.
:-)
ottimo comunque il risultato.
Fatto, buonissimo!!! tantissimi auguri a te Sigrid e alla tua bimba!!!
ma è un sartù raffazzonato!!!!
Ciao Sigrid, lo farò stasera!
Greetings
AranciOnissimA
Sigrid, le dosi che hai indicato per quante persone sono? Ad occhio direi per 3/4, puoi confermarlo?
Grazie
M.
Caro cavoletto
sono approdata da qualche giorno nel tuo mondo e ho già sviluppato una dipendenza quotidiana. Ieri sera, intorno alle 2, ho detto al mio fidanzato che la mia cucina nn può essere chiamata tale senza il cardamomo. Lui mi ha detto che sono completamente instupidita… sarà ma intanto l’ho convinto a portarCi a Eataly! Sei meravigliosa e nn vedo l’ora di organizzare qualche cenetta per fare un figurone con le tue ricette.
Aidi79
che figata!adoro gli arancini, ma non friggo mai mai mai, tremendo avere la casa che sa di fritto per 2giorni!
la provo di sicuro questa vissanata!
Per il rum a me era stato consigliato il bacardi riserva.
Nelle ricette tedesce viene richiesto lo stroh ma, come ho scritto sul blog, per me era troppo forte e così ho dosato i due “ad occhio” :o)
Per Staximo:
in effetti anche io a volte tendo a fare di testa mia delle ricette e a volte il risultato è stato pessimo, a volte migliore del’originale.
In questo caso mi sembra che la ricetta sia più che buona (somiglia molto alla tua, l’ho letta oggi!) e se tu dici che è buono, mi fido.
Solo che come dici tu, occhio al rum, spero di trovarne uno buono …
Marika
Ma ci mancherebbe, certo che ti passo la ricetta! COn tutte quelle che posti tu e che io ignobilmente ripropongo a casa, è il minimo :)
500 gr di fragole e 250 gr di zucchero
500 gr di albicocche e 250 gr di zucchero
500 gr di amarene e 250 di zucchero
e via così con tutta la frutta estiva. (nespole etc.)
A me 250 grammi di zucchero sembrano troppi e ne metterò 200 o 150.
Si mette la frutta (possibilmente tagliata a tocchi più grandi possibile) lavata e asciugata in una ciotola con lo zucchero, si mescola e si aspetta che lo zucchero si sciolga.
Appena sciolto si mette la frutta nel vaso e si ricopre con del rum scuro che abbia una gradazione alcolica abbastanza alta. Si procede così finché il vaso non si riempie aggiungendo la frutta. Ovviamente ogni volta che si aggiunge la frutta non bisogna rimestare nel vaso, ma solo aggingere e ricoprire con il rum.
Oggi comunque farò un giretto nel laboratorio di ceramiche del mio paesello e se trovo qualcosa inizio!
Ciao!
marika: Per fortuna ti ha risposto staximo (seh, mi manca solo di aprire un forum guarda :-)), che io il rumtopf non l’ho proprio mai fatto!! (buono però, bella idea!!) – intanto grazie, so già che farò ungiro su ebay… (vero che si potrebbe anche vedere nei soliti posti tipo Tervi, ma io non ci ho mai badato!) PS: ao, aparte che non c’è problema di ‘intasare’ i comment con quel che volete, anzì, vi chiederei di peggio: me la date la ricetta del rumtopf??! :-)
il sartù: beh, vero, non ci avevo pensato, però… a me questa cosa qui mi sa tanto di arancino, di palermo, di carta oleata stropicciata :-))) (sarà forse perché il sartù non l’ho mai assaggiato? – si lo so che sono un caso disperato :-)
amarlli: in realtà ho usatoil fior di latte, se vogliamo riservare il termine ‘mozzarella’ a quella di bufala (avevo paura quella l facesse acqua quindi…), però come suggerito sopra, non è sicilianissimo l’uso della mozzarella qui dentro (per questo l’ho segnato come ‘opzionale’:-)
frenci: comunque è da un anno che gira quella puntata di cortesia per gli ospiti (non ricordo chi voleva sapere ma ho perso :-), e che mi dicono ripetutamene che m’han vista, quindi non so quale sia la programmazione ma ho la sensazione che questa non fosse l’ultima replica…:-)
Per Marika:
Le dosi tra le varie ricette si assomigliano… io ne avevo 4 o 5 da confrontare e alla fine non ne ho seguita nessuna! :o)
Il risultato è stato cmq buono.
Fai solo attenzione al rum…
geniale!
Per staximo:
grazie per la dritta della pellicola … l’ho assaggiato con un dolce tipico del nord che mi pare si chiami Mecoulen. Sbirciando tra i foodblog ho trovato una ricetta su cuochidicarta che non vedo l’ora di provare. Spero solo che le dosi del rumtopf che la mia amica mi ha dato siano giuste.
Davvero interessante.
Per Marika: Io l’ho preso da ebay ma non ricordo più il venditore… mi è andato tutto a buon fine.
Cmq il vaso non è importante: basta un qualsiasi recipiente che si possa chiudere con un tappo. La chiusura ermetica non è necessaria: il rumtopf ha un giro di plastica sul tappo (come molti contenitori per zucchero e sale da cucina) o a volte niente. Io sigillavo il tutto con pelliccola trasparente.
Per Sigrid: sarai “costretta” ad aprirti un forum per gestire tutte le domande extra-post :)
Per adina:
grazie mille per il suggerimento ma non mi fido ancora di comprare su e-bay … è che magari mi piacerebbe toccare il prodotto. Soprattutto ho bisogno di sapere quanto è grande, perché in alcuni casi non è specificato.
per antaress:
non voglio intasare i commenti del blog di Sigrid, comunque l’ho assaggiato a natale a casa di una mia amica ed è una composta di frutta zucchero e rum. Si fa “strada facendo” durante l’estate con la frutta estiva appunto, a cominciare da maggio con le fragole …
Marika
P.S. Se qualcuno sa dalle parti di Roma dove posso trovare uno pseudo-recipiente per il rumtopf me lo faccia sapere grazie!
Scusa l’intrusione Sigrid
ma mozzarella o fior di latte?
Ma noooooooooo … vuoi dire che mi sono persa la putnata dove potevo vedere Sigrid all’opera … ma che sfortuna … qualcuno sa se ci sarà una replica? Ma chi ha vinto (domanda scontata???)
frenci
Perdonata! :)
lo fa anche mia zia, palermitanissima doc, quindi, la tradizione ti assolve!
Rumtopf…wow, non sapevo esistesse questa cosa, sembra davvero buonoooo…ma mi spiegate bene il procedimento???
per marika: prova a vedere su ebay per il rumtopf. ho rapidamente guardato e ce n’era uno carino dalla svizzera. scrivi semplicemente rumtopf sulla stringa di ricerca e viene fuori lui, tutto azzurro e decorato. ciao!
E’ vero silvia, il timballo non ha una definizione precisa
Il bello del cavoletto è proprio questo, proporci cose classiche rivisitate in chiave moderna e renderle sempre più appetibili…;-))
E’ vero possiamo definirlo il classico timballo di riso.
Da palermitana però posso garantire che con gli ingredienti Sigrid ci ha azzeccato.
Nel senso che, almeno a casa mia, la concezione del timballo di riso si avvicina molto all’arancina con carne fatta con tritato, zafferano etc…la mozzarella stona un pò, no che non ci stia bene, ma io preferisco dei bei pezzi di primo sale. :-)
Ma il timballo in fondo non ha una definizione precisa lo si può fare in tanti modi diversi.
Un bacione Sigrid.
S.
A me personalmente l’idea del ragù di lepre profumato all’arancia piace parecchio … e poi si può scegliere o la versione tua o quella di vissani a seconda del palato degli ospiti.
Sigrid ho bisogno di una mano. Te che sei sveglia, mi sparesti dire dove trovare un buon recipente per il RUMTOPF? Mio suocero sta sfornando quinatalate di fragole e mi sono un pò stufata di marmellate, crostate, torte, composte e similari … e soprattutto ho circa due kg di fragole che mi guardano minacciose …
Grazie
Marika
E’ un sartù alla napoletana “destrutturato”!;) Gli ingredienti sono proprio gli stessi.
Si mangia con gli occhi!
Bravissima cavoletto.
Maria
Infatti non ho detto che era una rarità, ma che come “costruzione” e condimenti è uguale alle nostre arancine, che non sono altro che un timballo da passeggio. Il sartù è napoletano se non sbaglio, non so neanche se si mettono la malenzane nè se si fa la crosticina finale.
ma è un sartù semplificato!!!!!!!!!!!!!
cioè un semplice timballo di riso! :o)
Bella l’arancinona!!
Io la vedo anche nella versione in bianco degli arancini: besciamella con prosciutto cotto , piselli , mozzarella.
Io le fritture le odio come la peste, e le evito con altrettanta passione! Questa mi sembra un ottimo spunto per fare fuori quello che avanza dalla cena prima senza dover friggere il tutto.
:D E brava la Sigrid!
mi sembra un’idea geniale! generalmente non amo molto le fritture quindi questo mi sembra un modo alternativo per gustare gli ottimi arancini!
ciao
franci
sigrid!
é davvero uuna bella idea!!
Da siciliana ti devo dire che mi sembra comunque buono, di rotondo non ha nulla, ma è il sapore quello che conta.
Mia mamma fa una cosa simile, o meglio,simile come idea di strati, in una padella mette uno strato di riso gia cotto e condito con salsa del ragù, ma deve restare abbastanza compatto, in mezzo matte il ragù, le melenzane fritte, piselli già cotti a parte, parmigiano e formaggio che si sciolie, fette di prosciutto o mortadella e poi chiude tutto con dell’altro riso, sopra e sotto nella padella mette pangrattato con un filo di olio di oliva e gli fa fare una crosticina, girando ad un certo punto per farla anche dall’altro lato. In famiglia lo chiamiamo il timballo, ma in realtà è una maga arancinona un pò schiacciata.Ti assicuro che è buonissima, mi viane voglia anche alle 9 del mattino…
P.S. ieri ho visto la puntata di Cortesie per gli ospiti, mi sei piaciuta molto, e non sarà stato facile stare dietro all’atro concorrente piuttosto originale…
Hai ragione, è una belle idea davvero!