Bagnacauda?! E dove?

bagnacauda_s.jpg

Piccolo esercizio di scopiazzamento improvisato. Un po’ di tempo fa, pranzando a Eataly da Guido per Eataly appunto, ci avevo assaggiato la mia prima bagnacauda in assoluto (beh, si, non è che a roma te le tirino in testa, le bagnacaude…), solo che… era presentata a strati multicolor in un bicchiere (martini, mica come questa cosa rozza e arlechinesca che ho fatto io). Ed era anche francamente buona. Ovviamente, l’ho voluto provare pure io, ‘inventandomi’ peraltro una ricetta che non avevo. (ed è venuta com’è venuto, buona sì ma non uguale, ovvio, anzi meglio, è un’altro buon motivo per tornare a fare la spesa a torino :-))

Ah, già che ci penso, questa è la versione originale della cosa, bella eh? :-)

bagnacauda2.jpg

Bagna cauda nel bicchiere

peperone rosso 1
carote 5
zucchine 3
finocchio 1
patate (medie) 3
barbabietole precotte 2

aglio una testa
acciughe 100g
olio d’oliva 1 bicchiere
latte

Grigliare il peperone, eliminare pelle e semi, frullarlo e mettere da parte. Lessare il finocchio tagliato a pezzi insieme a una patata, scolare e frullare. Lessare le carote tagliate a pezzi con una patata, scolare e frullare. Lessare le zucchine con un patata, scolare e frullare. Tagliare le barbabietole a pezzettini, agiungere un goccio di latte e frullare. In ogni caso, salare pochisismo l’acqua di cotture delle verdure e usare il mixer à immersione. (l’omnipresenza delle patate si spiega dal fatto che le creme devono essere un po’ dense – ma non troppo, e così, imnvece di usare della gelatina ci ho messo le patate… :-) Infine preparare la bagna cauda prima scaldando l’aglio pulito in 1dl di latte per 15 minuti, senza far bollire. Scolare gli spicchi e schiacciarli. Poi scaldare l’olio, aggiungere aglio e acciughe e mescolare bene finché tutto si sia sciolto e che la salsa risulti densa.
Versare le creme a strati nel bicchiere, completare con un cucchiaio di salsa e un po’ di erbetta del finocchio.

Stampa la ricetta

26 Commenti

  • Bruno Carlo Giordano ha detto:

    Bagna cauda vegetariana con le acciughe?

  • salechesale ha detto:

    …cari amici, avendo assaggiato la pietanza originale nello stesso ristorante di cui parla Cavoletto, garantisco che è squisita e che non ha bisogno di alcuna variazione. STREPITOSA!

  • Sigrid ha detto:

    Sinceramente neanche io non starei a discutere molto su bagnacauda/nonbagnacauda… certo, l’originale è diverso, va bene per il freddo, ha il suo charme che nessuno sta a discutere, rimane che messo così è divertente e anche buono (in infatti neanche tanto pesante…), io l’ho servito a t° ambiente :-)

  • le franc buveur ha detto:

    la ricetta è bella e buona cosa si vuole di più?
    è anche molto visivamente estiva!!!
    Un saluto a tutti!
    lefranc buveur

  • Antaress ha detto:

    Anche a me ispira un sacco :) Dicevo che mi sembrava pesantuccia perchè in questi giorni a Milano ha fatto tanto caldo che ho vissuto praticamente a insalate ;) ..quindi in effetti mi sembrerebbe pesante qualunque cosa eheh
    Sigrid, sono contenta che sei tornata :))
    PS: ma ti è arrivato il pacchettino che ti ho mandato secoli fa?

  • Nico ha detto:

    Certo che la bagna cauda è un’altra cosa, lo dice il titolo stesso! Ma il bicchiere è invitante e coloratissimo e la ricetta a me sembra adatta alle sere estive! Si tratta poi di verdura lessata insaporita da un cucchiaio di bagna: tutta sta pesantezza non la vedo! Ancora una volta complimenti!

  • Tommaso Farina ha detto:

    Tanto di cappello all’inventiva, ma sono d’accordo con alemu: la bagna caoda è altro. Oltretutto, metti pure l’aglio nel latte per 15 minuti: variante entrata nell’uso, ma che non incontra il mio favore.

  • Tulip ha detto:

    Ciao Sigrid, mi fai venire una voglia di andare ad Eataly!!
    Complimenti per il nuovo blog, è molto cool!

    ciao

  • Carlotta ha detto:

    Ciao Sig,
    siccome mi è venuta voglia di gelato e stavo dando 1 occhiata all tua ricetta all’ananas e zenzero,mi chiedevo: 1.se sostituisco l’ananas con altra frutta devo cambiare qualcosa nelle dosi? e 2. se non ho la gelatiera ma lo metto direttamente in freezer? (dirai:allora perchè vuoi fare il gelato ;-)))Grazie cmq

  • Anti ha detto:

    la bagnacauda è una di quelle preparazioni nordiche che mi spaventa un pò, tipo la cassoela, che non si capisce tanto cosa sono ed evocano subito pesantezze immani ed imbarazzi di stomaco…ma la tua mi ha fatto proprio venir voglia!W le reinterpretazioni!!!

  • Marika ha detto:

    Sigrid scusa il dubbio: l’aglio nel latte ne attenua il forte sapore? In effetti volevo provare la ricetta e unire la gelatina al posto delle patae, ma visto l’aglio ho pensato che in effetti le papate smorzano molto.
    Solo che se basta il latte a spegnere il sapore allora si può anche provare solo con la gelatina.
    Grazie
    Marika

  • Filippo ha detto:

    Per tutti quelli che vogliono cambiare il nome della ricetta..
    Vorrei spezzare una lancia in favore di SIGRID che giustamente ha messo un titolo giustissimo..bagnacauda?! E DOVE? il titolo se lo interpretate bene dice tutto..a buon intenditore poche parole..
    ciao ciao
    Filippovanni@libero.it

  • barbara ha detto:

    ciao, in effetti chiamarla bagna cauda…sono d’accordo sul fatto che si snatura il RITO, potresti chiamarla in un altro modo ed è perfetta!!!

  • ferrigno ha detto:

    Vado matto per queste rielaborazioni di ricette tradizionali, mi pare fantastica e per niente pesante, la proverò FREDDA ;)

  • Filippo ha detto:

    MAIALE UBRIACO,
    piacere di conoscerti..
    dato che non è proprio la ricetta originale ma una bella e validissima rielaborazione, permettimi di fare qulache piccola modifica altrimenti si possono avere dei piccoli inconvenienti come dice anche STEU… :-P (dai poi dipende dai gusti)
    Sono daccordo con te per la temperatura di servizio, tiepida dovrebbe essere veramente ottima.
    PS:il mio intervento non voleva essere accusatorio ma un semplice consiglio
    ciao ciao
    Filippovanni@libero.it

  • steu ha detto:

    Sconsiglio l’uso del latte. Ma in questo caso prevedete di non incontrare nessuno nei 2 giorni successi…

  • loris ha detto:

    Conosco Guido per Eataly, ma la bagna cauda la preferisco mangiare nel contenitore in coccio e comunque non tiepida, ma bella calda calda.

  • Marta ha detto:

    belle tutte quelle verdure colorate, ma di salsa solo un’ombra? e si sente?

  • Agnez ha detto:

    Carinissima, ma se puoi cambiale il noma, che se no noi piemontesi ci rimaniamo male…

  • Antaress ha detto:

    Anche a me sembra un po’ pesantuccia per il periodo, ma sembra una costante della mia vita in questi giorni: ieri sera gnocchi spinaci e salmone con un sugo di pomodoro, fettazze di cipolla e…mascarpone!!! Non inorridite: pare che in Argentina (la cuoca è di lì) si usi moltissimo il mascarpone con il sugo di pomodoro per la pasta…fatto sta che l’insieme era gustosissimo ma tremendo da digerire…Quindi proverò anche la tue BAGNA TIEPIDA…e comunque anche a me piace di piu’ la tua versione :)

  • Giorgio ha detto:

    Temo anch’io che il modo migliore per degustarla sia “tiepida” (in mediumm …), ma parliamo di ricetta tradizionalissima e che nel suo stesso nome vuol dire “salsa calda” (sic).

  • maiale ubriaco ha detto:

    Ciao Sigrid,

    Bentornata. Complimenti per la nuova impostazione grafica del sito…
    Mi associo ai commenti sopra. Buona idea, sopratutto fresca e nutriente. Immagino il modo migliore per degustarla sia “tiepido”
    Filippo, non diminuirei l’aglio!

    Saluti

    Re

  • Filippo ha detto:

    Ricettina un pò pesantina per questo periodo.. la proporrei in una serata uggiosa ma festosa con amici diminuendo l’aglio e acciughe giusto per non far scappare tutti subito…comunque bella idea, colorata e nutriente..Sigrid che ne dici meglio servila tiepida??
    ciao ciao
    Filippovanni@libero.it

  • alemu ha detto:

    bello, assolutamente. finissimo, elegante. ma trovo che snaturi il rito della bagna cauda. il contenitore in coccio messo a scaldare sulla fiammella, la tavolata di amici festanti e un po’ rozzi, il trionfo di verdure al centro del tavolo a cui tutti possano prendere ciò che piace: il peperone, il CARDO!, la patata cotta sotto la cenere insieme alla barbabietola, il topinambour, il cavolo verza.. tutte le vedure autunnali. dato che è un piatto di novembre! magari a luglio è meglio evitare. questa versione forse va in tutte le stagioni, ma LA bagna cauda è un’altra cosa. :)

  • Loste ha detto:

    A me della ricetta della bagnacauda (ricordi di un anno passato a Torino), ha sempre fatto paura quella “testa”, mica spicchi ma tutta la “testa”. Comunque buona, e comunque, senza ruffinaggine ;) mi piace più la tua.
    Ciao Signorina.
    Loste

  • Giorgio ha detto:

    Che bella idea! Ma si mangia calda, o fredda?

Commenti chiusi.